Questo sabato tornerà la Serie B e la Salernitana ospiterà il Pisa, in settimana, però, gli ultras toscani hanno espresso il loro malcontento contro il Mondo del calcio. I tifosi nerazzurri hanno annunciato che resteranno al di fuori della farsa messa in atto sulle riaperture degli stadi.
Qui Pisa: gli ultras diserteranno il rientro sugli spalti
Nemmeno il tempo di tornare in campo che i tifosi del Pisa, tramite un comunicato, hanno espresso il loro malcontento sulla parziale riapertura degli stadi. A riportare la notizia sono i colleghi di Pisatoday.it che hanno ripreso alcuni virgolettati (riportati più in basso), diffusi dalla tifoseria organizzata della Curva Nord.
I tifosi hanno preso la decisione poiché, a detta loro, le istituzioni calcistiche stanno prendendosi beffa del rischio epidemiologico. Ecco di seguito un breve virgolettato del comunicato diffuso dagli ultras del Pisa.
Comunicato della Curva Nord contro la riapertura degli stadi
In un precedente comunicato avevamo già manifestato il nostro pensiero riguardo ad una eventuale riapertura degli stadi. Sapevamo che sarebbe stata graduale, e ci siamo espressia favore, così come per la ripresa generale delle partite, pur rimarcando da subito che fisicamente saremmo rientrati solo con lo stadio aperto al 100% e con la possibilità di vivere il tifo come prima […] Grazie all’industria calcio, infatti, non mangiano solo allenatori e calciatori, ma tutto un indotto formato da famiglie e persone, che vi gravitano intorno e che vivono di quello. Avevamo anche anticipato che non avremmo mai ostacolato o criticato chi avesse deciso di entrare e andare a vedere le partite, cosa che confermiamo adesso. Questi 1000 biglietti, però, ci fanno riflettere; non capiamo la logica per cui è stato messo in vendita lo stesso quantitativo di biglietti a Pisa (dove lo stadio contiene 15000 persone) e in altre città con impianti che potrebbero contenere molti più spettatori (senza citare per forza l’Olimpico di Roma o il Meazza di Milano). Aprire uno stadio per 1000 persone è quasi sicuramente anti-economico per società già in difficoltà.
“Le partite senza tifo e pubblico sono meno appetibili. Anche per chi le guarda in televisione. Non hanno senso. Il ‘sistema calcio’ se ne è accorto adesso.”