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A nove anni dal “derby farsa”: l’assurda partita tra Salernitana e Nocerina

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Era il 10 novembre 2013 e per il campionato di Lega Pro sarebbe dovuta andare in scena la partita tra Salernitana e Nocerina allo stadio “Arechi” di Salerno. Accadde, però, un qualcosa di assurdo.

Salernitana-Nocerina, a nove anni dal “derby farsa”

Nove anni fa ci fu il famoso derby tra Salernitana e Nocerina. Derby che, in realtà, non si giocò del tutto. Le due squadre, che militavano nel campionato di Lega Pro, sono protagoniste di una rivalità molto accesa e sentita. Proprio per questo motivo il Comitato di Analisi per la Sicurezza di Manifestazioni Sportive (CASMS), parte del Dipartimento di pubblica sicurezza del ministero dell’Interno, dichiarò il match come manifestazione ad alto rischio. Ai tifosi rossoneri non fu permesso, inoltre, l’acquisto di biglietti. Per venire loro incontro, si decise di trasmettere la partita in chiaro su un canale RAI (nella sola provincia di Salerno).


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La mattina della partita, davanti all’hotel dove si trovava la Nocerina, circa duecento tifosi rossoneri si riunirono per protestare contro la scelta del prefetto. I calciatori subirono minacce e fu chiesto loro di non giocare. Nonostante qualche timore, i giocatori ospiti vennero convinti dalle autorità competenti (grazie alla disposizione di più di trecento poliziotti in totale, dentro e fuori lo stadio) e scesero – inizialmente – in campo.

Programmata in origine alle 12:30, l’incontro cominciò alle 13:10 circa, con i giocatori della Nocerina che non svolsero nemmeno la fase di riscaldamento. Sopra lo stadio, pochi attimi dopo l’inizio, passa un aereo che porta con sé la scritta “rispetto per Nocera e gli ultras”. Ma è in campo che accade l’incredibile: dopo meno di un minuto l’allenatore rossonero effettua subito i tre cambi. Dopo un paio di minuti il centrocampista Remedi si infortuna e abbandona il terreno di gioco, lasciando la squadra in dieci a causa della mancanza di sostituzioni disponibili (prima del Covid si potevano effettuare al massimo tre sostituzioni). Subito dopo un altro infortunio, che lascia la Nocerina in nove. Al 13′, al 15′ e al 19′ altri tre giocatori abbandonano il campo.

Sul rettangolo di gioco restarono solo sei giocatori della Nocerina (il minimo consentito per regolamento è di sette). L’arbitro, Juan Luca Sacchi, si vide costretto a fischiare la fine del match, cosa che causò anche degli scontri tra i calciatori. Insomma, un pomeriggio da incubo. Al termine della ‘sfida’, il DS degli ospiti, Pavarese, si presentò in conferenza stampa giustificando quei cinque infortuni dichiarando: «I ragazzi sono andati in campo senza effettuare alcun riscaldamento, da qui gli infortuni». Pavarese comunicò, subito dopo, anche le dimissioni di tutti i dirigenti della squadra, e il silenzio stampa di tutti i tesserati.

La vicenda si concluse con l’esclusione dal campionato alla 22ª giornata della Nocerina, che fu così retrocessa a tavolino in Eccellenza. Per tutte le partite rimanenti venne assegnato il 3-0 a tavolino.

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