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Nicola e Sabatini: delusioni nel post gara col Cagliari

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Nella lotta salvezza per la Salernitana Nicola e Sabatini esprimono emozioni e dichiarazioni contrastanti nel post gara contro i sardi. Ci sono state delle divergenze nelle loro esternazioni che hanno delineato due quadri distinti e ben chiari circa il modo di gestire questa lunga e sofferta fine di campionato.

Salernitana, Nicola lotta

Il Cagliari di Alessandro Agostini, ha raggiunto i granata al 99′ nel match che avrebbe potuto garantire la salvezza, o almeno, un sospiro di sollievo in più al team campano. Il tecnico del cavalluccio in conferenza ha insistito sul grande lavoro fatto, elogiando come sempre le prestazioni dei suoi ragazzi.

«Non si può giocare a calcio con la paura di perdere qualcosa», è questo il suo mantra da quando è giunto nel club, portandosi sulle spalle il peso di aver già salvato una squadra vicinissima alla zona retrocessione. Nessun paragone col Crotone però, ogni situazione è differente. La forza sta nel mantenersi lucidi e proiettati verso gli ultimi 180′; saranno loro a definire e stabilire il futuro dei granata. Lo stato d’animo del tecnico sembra essere quello di sempre dunque: focalizzato senza far trasparire emozioni e sensazioni negative.

Sabatini non ci sta

Chi invece non riesce a nascondere l’amarezza per quella rete segnata al 99′, è il direttore sportivo Walter Sabatini. Parole amare le sue ai microfoni di DAZN, al termine di un match che ha fatto correre, soffrire ma anche sperare la rosa in campo e il popolo granata, sempre più presente allo stadio ”Arechi”. Lo ha chiamato infatti ‘incidente’, non nascondendo una delusione profonda nello sguardo e nelle parole.

Ha continuato poi con sarcasmo commentando il gol del pareggio, giunto ”quasi al ”120”’. Evidente quanto tutto si riferisca al largo recupero concesso dall’arbitro Di Bello. Sabatini ha però concluso elogiando l’allenatore della Salernitana Nicola, definendolo ‘straordinario’. L’obiettivo comune di questi due uomini, lontani nel modo di esprimersi e agire ma tanto vicini nell’entusiasmo e la voglia di riuscirci, è quello di dar soddisfazione e orgoglio ad un popolo intero.

«Sono molto felice, ma non mi interessa niente della gratificazione personale. Io voglio che la Salernitana si salvi, lo voglio per tutta questa gente. E questo è l’obiettivo della mia vita attualmente».


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