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La Salernitana nelle mani di Christensen: che impatto con l’Arechi

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Il calciomercato della Salernitana ha regalato alti e bassi e, tra gli alti, c’è sicuramente Oliver Christensen. Il portiere danese, migliore in campo in assoluto nella partita vinta contro la Cremonese, ha infiammato il pubblico dell’Arechi con parate fantascientifiche.

La Salernitana e Salerno si coccolano Christensen

La prestazione di Oliver Christensen contro la Cremonese è finita sulla bocca di tutti, anche di chi non ha assistito alla partita dell’Arechi.


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Le parate sfoderate dal portiere danese nel corso del secondo tempo contro i grigiorossi hanno lasciato a bocca aperta sia i giocatori che gli addetti ai lavori, oltre che gli spettatori. I riflessi disumani del portiere ex Fiorentina sono valsi la seconda vittoria della Salernitana in questo girone di ritorno e ha fatto avvicinare i granata alla zona salvezza diretta, ora distante solo tre punti.

Certo, il primo impatto con la realtà granata non è stato esaltante: quell’esitazione in uscita sul gol-partita del Pisa e la respinta difettosa che poteva valere il raddoppio dei nerazzurri avevano fatto sorgere dei dubbi ai tifosi. Purtroppo sono le conseguenze dell’assenza del ritmo partita, cosa molto comune per chi viene da un lungo periodo senza giocare come successo all’estremo difensore danese, posto ai margini della rosa della Fiorentina dopo l’arrivo di De Gea.

Il giocatore non si è perso d’animo, è tornato a difendere i pali della Salernitana in un match delicato contro una Cremonese in corsa per i play-off e ha tirato fuori una prestazione che ha ricordato l’Ochoa dei tempi migliori.

Le migliori parate di Christensen contro la Cremonese

Lo show personale di Christensen nell’assolata domenica pomeriggio dell’Arechi è iniziato al minuto numero 55: Vazquez gioca un pallone filtrante in area a premiare l’inserimento sulla destra di Collocolo. Il centrocampista della Cremonese, da distanza ravvicinata, fa partire un diagonale molto forte con la punta del piede a mezza altezza e il portiere granata si fa trovare pronto con un grande intervento in allungo per mettere la sfera in angolo. Dal susseguente calcio d’angolo, la Salernitana avrebbe trovato in contropiede la rete del vantaggio con Raimondo. Una parata, quindi, che è valsa letteralmente un gol.

I grigiorossi, sotto nel punteggio, si rifanno sotto all’80′: spunto di Azzi sulla sinistra e cross a trovare pronto Vazquez a colpire di testa in tuffo a centro-area. La conclusione non è molto forte, ma è decisamente angolata. Christensen, con un balzo, riesce ad allungarsi fino a toccare la sfera e metterla in angolo. Ancora un pericolo scampato. Il livello si alzerà ulteriormente all’87′: Vandeputte mette un altro pallone invitante dalla sinistra a liberare lo stacco perentorio di Johnsen sul primo palo. Il colpo di testa del norvegese è forte e indirizzato sotto l’incrocio dei pali, ma Christensen, ben posizionato, trova un riflesso disumano con la mano destra a togliere la sfera dalla porta. I giocatori della Cremonese sono increduli, mentre quelli della Salernitana esultano con il proprio portiere.

Nei minuti di recupero, c’è tempo per ancora altri due pezzi di bravura dell’ex Hertha Berlino. Al 91′, Vazquez prova a pescare il jolly con una conclusione mancina dal limite dell’area a togliere la ragnatela dal sette. Christensen, seppur coperto dai giocatori davanti, riesce a vedere apparire la sfera all’ultimo secondo e la smanaccia in corner. Questa, a detta del portiere granata, è stata la parata più difficile della partita. Lo show si concluderà al 92′, con il riflesso ravvicinato sulla conclusione volante di Nasti indirizzata sotto la traversa. Quest’ultima parata è stata il preludio dell’abbraccio finale e dell’esultanza sotto una Curva Sud in festa

E pensare che il portiere era destinato al Paderborn, ma il trasferimento non si è potuto concretizzare a causa degli slot di prestiti all’estero esauriti da parte della Viola. Una storia quasi da film quella che ha guidato l’estremo difensore scandinavo verso Salerno.

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