La Salernitana targata Roma va incontro al suo ottavo Natale. Questo è un periodo dell’anno che non sempre ha portato doni ai granata, quello tra girone d’andata e di ritorno.
La Salernitana formato Natale
I granata sono tornati da Empoli con un buon punto che in verità sta un po’ stretto alla truppa di Ventura. Sarà comunque un buon Natale visto come si stavano mettendo le cose fino alla partita con il Crotone.
Il Natale di Serie D 2011-2012
Nel 2011 Claudio Lotito e Marco Mezzaroma ristabilirono il calcio a Salerno, vincendo il bando di concorso indetto dall’allora sindaco Vincenzo De Luca. La prima squadra messa in campo, si sa, era il Salerno Calcio. La squadra schiacciasassi, affidata a Carlo Perrone, non ebbe gran difficoltà, e il giro di boa lo fece il 18 dicembre (Monterotondo-Salerno Calcio 0-1 , ndr). La ripresa giusto venti giorni dopo con il pareggio a Palestrina.
Lega Pro Seconda Divisione 2012-2013
Nel successivo campionato torna il granata, torna il cavalluccio sul petto ma i primi fuochi con Galderisi non si vedono. Lotito interviene e restituisce il manico nelle mani di Perrone. Tanti regali sotto l’albero. I granata girarono l’angolo a cavallo di sette vittorie consecutive che diedero poi il là alla vittoria del torneo.
Lega Pro Prima Divisione 2013-2014
La Salernitana ritorna lì dove si era persa per strada, in Serie C, dopo l’indimenticabile vittoria-sconfitta nella finale play-off per la Serie B con il Verona. Torna, ma non è un bel vedere. Tre cambi di allenatore non danno la giusta postura ai granata in campionato, alla fine Gregucci è un traghettatore che porterà i granata all’ultimo posto utile per disputare i play-off, il nono posto. In campionato, in questo periodo dell’anno, va abbastanza male: sconfitta a Perugia, pareggio in casa con la Paganese, e alla prima di ritorno ancora una sconfitta, questa volta a Lecce.
Nota a margine: il 12 gennaio Angelo Fabiani divenne il direttore sportivo del club.
Lega Pro Prima Divisione 2014-2015, la Salernitana festeggia
Per il nuovo campionato si fanno le cose per bene: panchina a Somma. Il tecnico, ex calciatore della Salernitana fa la squadra, ma poi a ferragosto, in contrasto con la dirigenza, viene esonerato. Viene chiamato Menichini che, con una squadra ben equipaggiata, compie un gran torneo, raggiungendo l’obiettivo prefissato dalla società: la Serie B. Il giro di boa però non va molto bene. Le feste di Natale sono un brodino riscaldato per la Salernitana. Dopo la vittoria interna con il Messina che fa passare un buon Natale, arriva la sconfitta di Caserta con un rigore dubbio al 95′.
Serie B 2015-2016, il peggior Natale per la Salernitana
Il primo campionato in serie cadetta della Salernitana dopo il fallimento del 2011, è amaro di soddisfazioni. In panchina viene chiamato il cetarese Vincenzo Torrente il quale però dura fino a febbraio. A mercato concluso la dirigenza richiama Menichini. I granata si salvano comunque attraverso i play-out. L’unica soddisfazione sono i 15 gol (+2 nei play-out) in campionato di Massimo Coda. Il periodo natalizio è forse il peggiore a memoria d’uomo: dal 18 dicembre tre sconfitte fino al 27 dicembre. Per i granata niente doni sotto l’albero di Natale.
Serie B 2016-2017, amara vigilia
Decisa a svoltare, la dirigenza cambia ancora. Arriva Sannino, ma anche questa volta la quadra non torna, e al suo posto arriva Bollini. La Salernitana si salva con un mesto decimo posto. Dopo la sconfitta interna con il Carpi, c’è il derby in Irpinia la vigilia di Natale, un 3-2 che lascia più di un malumore in casa granata. Una settimana dopo, è il 30 dicembre, i granata si riscattano in casa con il Perugia.
Serie B 2017-2018, ancora un brutto Natale per la Salernitana
La Salernitana ricomincia da Bollini, ed è una squadra caparbia, in grado di riprende avversari anche in situazioni ampiamente sfavorevoli di risultato. Sette rimonte fin quando c’è lui, una su tutte è il derby di Avellino, con i granata sotto di due reti fino al 72′, quando Rodriguez dà il via alla rimonta. Ma le cose non vanno sempre bene, e il 12 dicembre c’è un nuovo cambio: via Bollini, arriva Colantuono dopo il pareggio interno con il Perugia. Dopo il buon esordio a Chiavari, arrivano due sconfitte con altrettanti 0-3 con Foggia e Palermo. Un Natale da ricordare per molto tempo.
Serie B 2018-2019, vittoria con il Foggia prima di Natale
Si ricomincia da Colantuono. L’obiettivo appena velato è la partecipazione ai play-off per poi tentare l’assalto alla Serie A. L’avvio è incoraggiante, in autunno inoltrato la Salernitana sembra detenere un buon terzo posto consolidato. Ma a fine torneo e dopo un cambio tecnico, si sfiora la retrocessione. I granata si salvano attraverso la roulette dei rigori nei play-out con il Venezia. Senza la penalizzazione inflitta al Foggia, la Salernitana sarebbe retrocessa direttamente. Nel periodo natalizio agro-dolce: nelle tre partite che caratterizzano il periodo, c’è prima la vittoria sul filo di lana con il Foggia il 23 dicembre. Poi il 27 c’è il pareggio di Cosenza. L’anno solare si chiude con la sconfitta interna con il Pescara.