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Il giornalista Eugenio Marotta: “Scontro Iervolino-agenti? Non è la prima volta”

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Nel corso del consueto appuntamento con Punto Nuovo Sport Show riguardante le novità in casa Salernitana, è intervenuto il giornalista de “Il Mattino”, Eugenio Marotta. Ecco le sue parole.

Salernitana, le parole di Eugenio Marotta

Ai microfoni di Radio Punto Nuovo si è espresso il giornalista Eugenio Marotta, che ha parlato prima della situazione che ha visto Sousa protagonista di una trattativa con il Napoli, poi della battaglia tra Iervolino e gli agenti. Infine, c’è stata anche una riflessione sulla struttura dello stadio “Arechi”.


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«Polemiche sulla trattativa Sousa-De Laurentiis? Rischio di essere impopolare, ma non sono d’accordo. Il presidente della squadra rivale? No, è il presidente della squadra campione d’Italia. Sul livello professionale bisogno riconoscere questo e non mettere la testa sotto la sabbia. Se la squadra campione d’Italia, il Barcellona, il Real Madrid ti chiamano, è normale che sei interessato. Dovresti esserne inorgoglito perché si interessano a te, vuol dire che hai lavorato bene. Dal punto di vista dei tifosi e della piazza bisogna guardare le cose da un punto di vista diverso: la squadra campione d’Italia ha messo gli occhi sul tuo allenatore perché è di livello. Vale anche per i giocatori, forse è sfuggito che lo stesso Dia ha suscitato l’interesse del Napoli. A me pare più che normale una cosa del genere. Dal punto di vista contrattuale, poi, Sousa era legittimato da una finestra di tempo che club e allenatore si erano concessi. Scaduto quel tempo, è rimasto l’allenatore della Salernitana. Il rischio è che possano tornare a galla queste reminiscenze al primo scricchiolìo. Ma secondo me bisogna essere orgogliosi di tale interesse del Napoli per l’allenatore».

«Onestamente ho apprezzato il fatto che la Salernitana non abbia fatto nessun comunicato. Mi aspetto che Sousa dica la sua, e poi si volti pagina. Per me non ci sarebbe neanche da voltare pagina. Mi auguro che il tecnico possa migliorare quanto di buono ha fatto da quando è arrivato a Salerno. Con un campionato che cominci dall’inizio e con un mercato nel quale puoi dare indicazioni puoi fare bene. Non va dimenticato che Sousa è arrivato a mercato chiuso eppure ha rivalutato tanti giocatori aumentando il loro valore».

«Scontro Iervolino-Giuffredi? C’è da fare un passo indietro. Iervolino, da neofita, si è trovato a fare i conti con dinamiche imprenditoriali ma legate al calcio, quindi un mondo a parte. L’anno scorso ci fu il terremoto che portò all’addio di Sabatini, proprio per uno scontro per le commissioni agli agenti. Ci sono gli interessi di una parte e dell’altra. È chiaro che uno cerca di portare acqua al suo mulino».

«Stadio ristrutturato? L’Arechi è purtroppo fatiscente. Il concetto dell’impiantistica sportiva in Italia e a Salerno andrebbe rivisitato. Si parla di giganti di cemento che vengono usati solo due volte al mese. Poi vengono rovinati dall’usura del tempo, ma non vengono sfruttati a 360 gradi. Bisogna fare riflessioni importantissime. Poi ci sono i concerti, ma ci possono essere centri commerciali, musei. Devono essere strutture utili per la gente ma non solo per le partite».

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