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Salernitana-Lecce, le pagelle dei granata: Pirola e Bradaric gli ultimi a mollare

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Salernitana e Lecce si sono affrontate all’Arechi per la ventinovesima giornata del campionato di Serie A. Di seguito, un breve riassunto della partita e le pagelle dei granata.

Salernitana-Lecce: un autogol condanna i granata

Tante incognite nell’undici iniziale per due squadre in crisi quali sono Salernitana e Lecce.

Liverani modifica difesa e centrocampo rispetto alla trasferta di Cagliari: Costil, Basic, Gyömbér e Pirola dall’inizio al posto di Ochoa, dello squalificato Kastanos, Fazio e Zanoli. Gotti risponde per la sua prima con il Lecce con un 4-3-3 atipico, vista la presenza di due punte vere come Krstovic e Piccoli dall’inizio.

I granata partono forte e hanno con Tchaouna e Pirola due ottime chance per passare in vantaggio: nella prima, il francese alza troppo la mira da buona posizione; nella seconda è decisivo Falcone sullo stacco ravvicinato del difensore granata. Dopo un inizio difficile, il Lecce inizia a farsi vedere dalle parti di Costil con un destro di Piccoli terminato largo, ma è troppo poco per impensierire la difesa dell’Ippocampo.

Infatti, al 17′, il Lecce inizia a fare sul serio e trova il vantaggio con un autogol di Gyömbér sul tentativo in area di Krstovic. La Salernitana non si fa scoraggiare e, al 21′, sfiora il pari con il colpo di testa di Pirola uscito fuori di un soffio su assist di Bradaric.  Il terzino croato è ispirato e, infatti, al 24′, trova un altro pallone fantastico per la conclusione volante di Tchaouna respinta con molta fatica in angolo da Falcone. Il Lecce prova a rispondere e, alla mezz’ora, Almqvist ha la palla buona per il raddoppio al volo sul cross di Gallo dalla sinistra, ma Costil sventa la minaccia. La Salernitana è in palla e, al 34′, Basic sfiora il pari con una punizione magistrale che dà soltanto l’illusione del gol, con il pallone che sbatte sul paletto di sostegno della porta.

Al 42′, nuova prodezza di Falcone a salvare la porta del Lecce: Maggiore ha la palla buona da posizione ravvicinata sulla sponda di Manolas, ma il portiere salva tutto in uscita. Prima dell’intervallo, c’è giusto il tempo per una rovesciata fuori di poco di Krstovic che poteva portare al raddoppio salentino.

Nella ripresa, il Lecce prova a gestire il vantaggio con gli ingressi di Dorgu e Sansone per Oudin e Gallo, mentre la Salernitana si gioca il tutto per tutto con gli ingressi di Simy, Zanoli, Vignato, Gomis e Martegani al posto di Weissman, Gyömbér, Tchaouna, Coulibaly e Maggiore. Proprio Simy e Gomis hanno due grandi occasioni: il primo si fa fermare in uscita da Falcone, mentre il secondo tenta una conclusione improvvisa dalla distanza che il portiere riesce a respingere.

Gotti avverte la minaccia e chiude ulteriormente le fila con l’ingresso di Joan Gonzalez al posto di Krstovic. La Salernitana prova a cingere d’assedio la porta di Falcone, ma a parte un colpo di testa di Manolas e un tiro-cross di Gomis salvato da Baschirotto, i granata non creano particolari pericoli. Al 96′, il Lecce può festeggiare una vittoria preziosissima in chiave salvezza (la prima in trasferta della stagione), mentre la Salernitana affonda sempre più, contestata dai propri tifosi.

Le pagelle dei granata: Gyömbér decisivo in negativo. Bene Bradaric e Pirola

Costil – Incolpevole sul gol, ha tenuto in piedi la baracca quando chiamato in causa. Non molto lavoro, visto che il Lecce ha creato poco, ma il suo lo ha fatto. 6.

Gyömbér – Rientro in campo nell’inedita posizione di terzino destro, lo slovacco non è ancora brillante e si vede. Non che abbia sofferto particolarmente Piccoli, ma diverse imprecisioni in fase di appoggio e di chiusura, oltre che la deviazione decisiva sul gol di Krstovic, ne hanno minato la prestazione. 5. Dal 65′ Zanoli – Qualche cross e poco altro. Propone di più rispetto a Gyömbér, ma nulla di particolarmente pericoloso. 5,5.

Manolas – Con Pirola ha una buona intesa, viste le caratteristiche complementari con il collega di reparto. Buone chiusure, soprattutto di testa, anche se il buco sul gol di Krstovic è una macchia indelebile sulla partita. 5.

Pirola – Rientro veemente il suo dal 1′. Nel primo tempo ha due buone occasioni per segnare, ma Falcone prima e la mira poi lo fermano sul più bello. Per il resto, una prestazione incoraggiante. 6,5.

Bradaric – È in palla e si vede: scende bene e con continuità, mettendo palloni preziosi che i compagni non riescono a sfruttare. Nel secondo tempo cala un po’, ma nel complesso una buona partita da parte del croato. 6,5.

Basic – Sfiora il gol nel primo tempo con un bel calcio di punizione, ma per il resto non è riuscito a dare vivacità alla manovra. Troppo lento e compassato. 5,5.

Maggiore – Manca un gol clamoroso da posizione ravvicinata, trovando in Falcone un muro insormontabile. Per il resto, molti errori di misura a livello tecnico e poco dinamismo in mezzo al campo. 5,5. Dal 71′ Martegani – Ingresso impalpabile. 5.

Coulibaly – Un giocatore praticamente in vacanza: statico, spaesato e nervoso, sembra un corpo estraneo rispetto al resto della squadra. 5. Dal 53′ Gomis – Volenteroso il centrocampista francese. Un paio di spunti interessanti, più un tiro insidioso da fuori area che ha fatto tremare Falcone. Si è visto di peggio, ultimamente. 6.

Candreva – Poche invenzioni quest’oggi per Mast’Antonio. Prova a farsi coinvolgere nella manovra dai compagni, ma raramente riesce a creare veri e propri pericoli dalle parti di Falcone. 5,5.

Tchaouna – Spaventa in un paio di circostanze Falcone ad inizio partita, poi sparisce. Talento fin troppo intermittente. 5,5. Dal 65′ Vignato – Pochi palloni e nemmeno uno spunto degno di nota. Fin troppo timido. 5.

Weissman – Per rendersi conto della sua presenza bisognava leggere le formazioni. Evanescente è dire poco e i fischi che lo hanno accompagnato all’uscita dal campo sono stati eloquenti in tal senso. 4,5. Dal 53′ Simy – Non era difficile fare meglio di Weissman e, infatti, il nigeriano qualche pericolo lo ha creato, anche se avrebbe potuto sfruttare meglio le occasioni avute. 5,5.

Liverani – Oggi la squadra ha creato molto, ma concretizzato molto poco. La manovra resta sempre farraginosa e la tenuta difensiva è ancora precaria, vista la mole di gioco scarsa proposta oggi dal Lecce. Non una prestazione memorabile, rispetto a Cagliari è un passo avanti. 5,5.

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