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Il presidente Iervolino: “La Salernitana deve essere un centro di riferimento per i giovani”

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Il presidente della Salernitana, Danilo Iervolino, ha rilasciato una lunga intervista a Tuttosport, toccando diversi temi. Tra i più caldi sicuramente gli investimenti sui giovani calciatori e il progetto stadio, con l’obiettivo di avvicinare sempre più le famiglie.

Salernitana, Iervolino: “L’Arechi va rimodernato”

Ecco uno stralcio dell’intervista del presidente Iervolino rilasciate a Tuttosport.

Sugli obiettivi di medio-lungo termine

«Ci sono due progetti in uno. Il primo è quello di puntare alla squadra cercando di dare stabilità per una permanenza lunga in Serie A, puntando anche sui giovani e sullo scouting. L’altro progetto invece è per la città: stadio e infrastrutture sportive, creare un hub per lo sport in osmosi con la città, aperto non solo al calcio. E poi un progetto che implica una trasformazione nel digitale. Stiamo lavorando nell’industria 4.0, creando una serie di esperienze che i tifosi potranno vivere».

Sullo stadio Arechi

«L’Arechi va rimodernato, nei servizi, nelle aree hospitality, dobbiamo riportare le famiglie allo stadio in un luogo godibile due ore prima e due ore dopo la partita. […] La Primavera è un progetto fondamentale anche perché è un progetto sociale per il territorio. La Salernitana deve essere un centro di riferimento per i giovani che vogliono provare a diventare calciatori, quindi anche residenza e opportunità di studi. Stiamo lanciando anche un progetto di misurazione delle performance sportive con Technogym. La Campania è una tra le regioni più prolifiche per i giovani calciatori».

Sul rapporto con gli agenti

«La cosa peggiore che realmente mi disgusta è il rapporto con gli agenti. Si deve assolutamente normare, deve essere una priorità per l’industria del calcio. Sono intermediari che invece di svolgere un lavoro con tariffe giuste come un agente immobiliare, ormai diventano quasi i proprietari dei cartellini, viaggiano a cifre anche superiori al 10%. Questo è uno dei nei che può far degenerare il mondo del calcio».


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