La Salernitana e il Frosinone si dividono la posta in palio allo stadio “Arechi”. L’incontro che ha aperto la 5ª giornata del campionato di Serie A si è concluso con il risultato di 1-1.
Salernitana-Frosinone, l’analisi della partita
Attacco leggero, quello scelto da Paulo Sousa, che in assenza di Dia e con un Ikwuemesi non ancora pronto per giocare dal primo minuto ha bisogno di nuove soluzioni per trovare la via del gol dopo due partite a secco. Di Francesco, orfano di Harroui, si affida a Brescianini in mezzo al campo. Alla rete di Romagnoli nel primo tempo risponde quella di Cabral nella ripresa: Salernitana e Frosinone non vanno oltre il pari.
Primo tempo
La Salernitana si mostra propositiva e in controllo del gioco nei primi 10 minuti, con Cabral chiamato a fare il falso nueve. Il capoverdiano non dà riferimenti alla difesa degli ospiti e spazia su tutto il fronte d’attacco. Particolarmente in palla Martegani, che fa gioco e smista cambiando spesso campo, dando aria e spazio alla manovra granata. Il partner di reparto dell’argentino, Maggiore, è incaricato a dare quantità al centrocampo.
Nonostante un avvio in cui i granata sembrano particolarmente vivi, è il Frosinone a passare in vantaggio (alla prima conclusione del match) con Romagnoli, che incorna di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Non perfetto Pirola in marcatura. Saranno diverse le occasioni da palla inattiva avute dalla squadra di Di Francesco.
Ancora sfortunato Cabral, che colpisce il terzo legno in tre gare. I granata perdono un po’ di brio dopo lo svantaggio, anche se il Frosinone non si rende praticamente mai davvero pericoloso, tolta un’occasione di Cheddira, sempre da calcio d’angolo e con un Ochoa reattivo. Uno dei problemi manifestatosi in queste prime uscite stagionali, e che non è mancato affatto – anche – questa sera, riguarda la mancanza di soluzioni offensive negli ultimi metri. In questa partita gli uomini di Sousa sono stati bravi a controllare il gioco soprattutto a centrocampo, ma non sono riusciti a pungere, se non in poche occasioni.
Secondo tempo
Nella ripresa il match si presenta come più combattuto e nervoso. Entrambe le squadre hanno occasioni, ma è la Salernitana a trovare il pareggio con Jovane Cabral, alla prima gioia con la sua nuova squadra. I granata continuano a giocare abbastanza bene in fase di impostazione, soprattutto con un Martegani in forma e sempre più al centro del gioco.
Il centrocampo granata salta senza molte difficoltà quello avversario, ma continuano a mancare soluzioni in attacco: ad assumere il ruolo di terminale offensivo è spesso Antonio Candreva, che si fa fermare più volte da Turati o dagli interventi della difesa frusinate. Al numero 87 segue Cabral, che tenta diverse azioni personali.
Sousa, nel finale, decide di dare più peso all’attacco. Ecco che entra, così, Ikwuemesi, che prende il posto di Mazzocchi. A scalare sulla fascia è, dunque, Kastanos. Il nigeriano prova a portare più fisicità, riuscendoci a tratti, ma al Cavalluccio continua a mancare lo step decisivo negli ultimi 16 metri.
Nonostante un timido forcing nel finale, il match termina in parità. Guardando le occasioni avute (19 tiri a 9 in favore della Salernitana), e tenendo conto della traversa colpita da Cabral nel primo tempo, si può dire che i granata continuino ad avere un periodo no. Certo, ci sono tante cose da aggiustare, ma nelle ultime partite la sfortuna non è mai mancata.
Anche in questa serata gli avversari sono passati in vantaggio alla prima occasione creata, alla prima conclusione nello specchio, mentre la squadra di Sousa non è riuscita ad incidere. Nel dato riguardante gli Expected Goal, la Bersagliera è avanti 1.14 a 0.73 sugli ospiti. Questi ultimi, quindi, hanno raccolto più di quanto seminato.
Va sottolineata la prova difensiva, in questo caso, della Salernitana: non sono state lasciati molti spazi su azione. Le lacune si sono notate, come già accennato, sui calci piazzati, vera croce della formazione di casa in questo avvio di stagione.
Il tabellino del match
Salernitana [3-4-2-1]: Ochoa; Lovato (dall’85’ Daniliuc), Gyömbér, Pirola; Mazzocchi (dal 67′ Ikwuemesi), Martegani (dall’85’ Legowski), Maggiore (dal 77′ Bohinen), Bradaric; Candreva, Kastanos; Cabral (dall’85’ Botheim). A disp.: Costil, Fiorillo, Fazio, Bronn, Sambia, Sfait, Tchaouna. Allenatore: Paulo Sousa.
Frosinone [4-3-3]: Turati; Oyono, Okoli, Romagnoli, Marchizza; Mazzitelli, Brescianini (dal 62′ Garritano), Barrenechea (dal 91′ Bourabia); Caso (dal 62′ Baez), Soulè (dal 77′ Kvernadze), Cheddira (dal 77′ Cuni). A disp.: Cerofolini, Frattali, Lusuardi, Monterisi, Lulic, Reinier, Ibrahimovic, Kaio Jorge. Allenatore: Eusebio Di Francesco.
Marcatori: 12′ Romagnoli (F), 52′ Cabral (S).
Corner: 8-6
Ammoniti: 30′ Caso (F), 34′ Okoli (F), 49′ Mazzocchi (S), 81′ Lovato (S).
Arbitro: Marco Piccinini di Forlì
Assistenti: M. Bottegoni (sez. Terni) – M. Politi (sez. Lecce)
IV uomo: Federico Dionisi (sez. L’Aquila)
VAR: Paolo Mazzoleni (sez. Bergamo)
AVAR: Rodolfo Di Vuolo (sez. Castellammare di Stabia)
Spettatori: 16.217