Problemi in attacco per Gian Piero Ventura e la Salernitana. Sterile, o quasi, l’efficacia degli avanti granata in questo primo scorcio di stagione. L’ex CT della Nazionale studia le contromisure da adottare.
L’attacco sterile dei granata…
Infortuni e ritardi di condizione a parte, anche in questa stagione la Salernitana sta incontrando non poche difficoltà nell’andare in gol con i suoi attaccanti. Fatta eccezione per Lamin Jallow, autore di 4 reti in 7 partite disputate, gli avanti granata faticano, e non poco, a trovare la via del gol.
Niccolò Giannetti, fino ad ora, ha disatteso le aspettative che in molti riponevano sul suo conto. Partito fortissimo, con due gol in Coppa Italia e uno, meraviglioso, all’esordio stagionale contro il Pescara all’Arechi, è andato via via spegnendosi sotto il profilo del rendimento. A sua discolpa, però, ci sono i due infortuni muscolari subiti negli ultimi mesi che hanno inevitabilmente inciso sulle sue condizioni fisiche. Assente nelle ultime 3 gare di campionato, è rientrato nella lista dei convocati per la gara di Cremona. Mister Ventura, che lo ha fortemente voluto quest’estate, crede nelle potenzialità dell’ex attaccante del Cagliari, con la speranza che arrivi, finalmente, la definitiva consacrazione in termini realizzativi.
Nulla di nuovo, invece, per Milan Djuric. Il panzer bosniaco, nel corso della carriera, non è mai stato un bomber di razza. Il suo compito è, principalmente, quello di giocare al servizio della squadra grazie alla sua imponente fisicità. Ad inizio stagione, l’ex prima punta del Cesena, per l’idea di calcio di mister libidine, sembrava partire molto dietro nelle gerarchie. Pian piano però, anche sfruttando alcuni infortuni dei suoi compagni di reparto, è riuscito a ritagliarsi il suo spazio e, soprattutto, a conquistare la fiducia del tecnico, che lo ha utilizzato molto spesso in questo primo scorcio di stagione. Il gol vittoria a Livorno, per ora, resta l’unico gol segnato dal bosniaco. Chissà che non possa diventare determinante nella seconda parte di stagione, proprio come accaduto l’anno scorso.
Buon impatto con la Serie B per Cedric Gondo. Il dinamico attaccante ex Primavera della Fiorentina, sembra essersi calato alla perfezione nella nuova realtà del campionato cadetto. Nell’ultima gara casalinga, giocata per intero, ha mostrato una buona intesa con il compagno di reparto, Lamin Jallow. La sensazione è che mister Ventura sia deciso a lanciarlo di nuovo dal primo minuto anche a Cremona, proprio in coppia con il gambiano. Chissà che non possa rappresentare un’occasione per affinare l’intesa tra i due e, magari, che possa sbloccarsi proprio in terra lombarda.
Discorso a parte per Alessio Cerci, vero e proprio oggetto misterioso di questa prima parte di stagione. Arrivato a Salerno, colpevolmente, nel mese di agosto dopo 6 mesi di inattività vissuti ai margini dell’Ankaragücü, l’ex attaccante dell’Atletico Madrid non è ancora riuscito a ritrovare una condizione fisica, quantomeno, accettabile. Fin qui, pochi scampoli di partita per lui, in cui ha chiaramente fatto fatica. Un calciatore che sembra il lontano parente di quello ammirato a Torino proprio con Ventura in panchina. Non convocato per la gara di Cremona, è rimasto a Salerno ad allenarsi in attesa di tempi migliori. L’auspicio è che possa ritrovare lo smalto perduto di un tempo con la consapevolezza che, anche al 60% delle sue possibilità, potrebbe diventare l’arma in più della Banda Ventura.