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Salernitana-Empoli, intervista al collega avversario Alessio Cocchi

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Come di consueto, insieme al turno di campionato, torna la nostra rubrica riservata all’intervista al collega avversario. Le opinioni del giornalista Alessio Cocchi in vista della gara di domani tra Salernitana ed Empoli.

Qui Empoli, intervista al collega Alessio Cocchi′

Grande attesa per la gara di domani sera tra Salernitana ed Empoli. Una gara da dentro o fuori, specialmente per i toscani. I granata, con una vittoria, blinderebbero l’accesso ai play-off portandosi a più 6 proprio sugli azzurri. Una distanza che, a quel punto, diventerebbe irraggiungibile per gli uomini di Marino, anche in virtù dell’eventuale vantaggio negli scontri diretti.

L’intervista

Di seguito, le opinioni di Alessio Cocchi, giornalista di Pianetaempoli.it, molto vicino alle sorti degli azzurri.

Torna Salernitana-Empoli, una partita che negli ultimi anni ha regalato sempre diverse emozioni. Qual è il precedente All’Arechi al quale sei più legato?

«Onestamente non c’è un precedente che mi sia rimasto particolarmente nel cuore tra le gare giocate a Salerno. L’Arechi per l’Empoli non è mai stato un campo semplicissimo. Basti pensare che, nelle ultime due gare, sono arrivate altrettante sconfitte. Forse solo il successo per 1-0 nella stagione 2008-’09 è l’unico che ricordo con piacere, soprattutto perché quella fu la prima volta che venni a Salerno da giornalista. Ricordo che vincemmo grazie ad un gol dell’ex Vannucchi poco prima della fine della prima frazione. Non fu una gara particolarmente entusiasmante, ma la ricordo per questo particolare aneddoto personale».

Domani entrambe le squadre si giocheranno un’importante fetta di stagione. Secondo te, per l’Empoli, è necessaria una vittoria, oppure andrebbe bene anche un pareggio?

«Credo che se per l’Empoli dovesse andare male, potrà soltanto pregiudicare un piazzamento più dignitoso all’interno della griglia play-off. Per gli azzurri, le ultime due gare saranno, tra virgolette, piuttosto agevoli, specialmente se il Cosenza dovesse giungere al Castellani già da retrocesso. Certamente è una gara spartiacque, ma non da dentro o fuori».

La squadra di Marino arriva da una settimana piuttosto tormentata dopo la sconfitta interna contro l’Entella. Come sta dal punto di vista psicofisico?

«In questo periodo in cui gli allenamenti sono a porte chiuse a causa dell’emergenza COVID, è difficile cogliere quelle sfumature che, in tempi normali, sarebbero state più visibili. La sensazione è che c’è molta rabbia. Una rabbia che vorrà essere trasformata in energia positiva. C’è la convinzione di essere più forti, anche della stessa Salernitana, e quindi c’è voglia di dimostrarlo sul campo. A dire il vero, la squadra azzurra non sta dimostrando il suo valore. A livello di nomi, ritengo l’Empoli anche più forte dello stesso Benevento che ha stravinto il campionato, ma è una squadra che non ha mai dimostrato grande carattere. Sarà curioso vedere come arriverà alla gara di domani dopo una settimana travagliata».

La Salernitana dovrà fare a meno di Lombardi, tra l’altro autore del gol del pareggio dell’andata, fino a fine stagione. Certamente un bel vantaggio per i toscani…

«Se l’Empoli, per vincere contro la Salernitana, deve attaccarsi all’assenza di Lombardi, può anche rimanere a casa e non giocare nemmeno la partita. Credo che l’assenza di Lombardi sia inferiore a quella che si porta dietro l’Empoli, con Fiamozzi e Henderson squalificati e con Zurkowski a rischio convocazione. Con tutto il rispetto per la Salernitana e per il calciatore, la sua assenza non può e non deve essere considerata un vantaggio».

In conclusione, che partita ti aspetti?

«Mi aspetto una gara tosta sotto tutti i punti di vista. É chiaro che se dovesse terminare in parità, farebbe comodo molto di più alla Salernitana che all’Empoli, anche solo per il mantenimento delle distanze. Ad esempio, Il Chievo dovrà vedersela con il Cittadella, L’Entella giocherà contro un Perugia che rischia grosso. Per cui, alla fine dei conti, ai granata il pareggio andrebbe bene, ma è una gara dove non si potrà scendere in campo facendo calcoli. Mi aspetto un avvio importante della Salernitana, che proverà a far valere, al netto dell’assenza del pubblico, il fattore campo. E forse, soltanto nel finale, i granata potranno permettersi una gestione se il risultato dovesse essere bloccato sul pareggio. Sarà una partita molto intensa e giocata a viso aperto, anche perchè un risultato negativo non comprometterebbe nulla ad entrambe le squadre. Vincere, invece, vorrebbe dire trovarsi con un piede e mezzo all’interno dei play-off. Testa e cuore saranno i due fattori che faranno la differenza».

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Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Le Cronache, TuttoSalernitana, Granatissimi e SalernoinWeb ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa e RCS75 e attualmente è corrispondete di Radio Punto Nuovo per lo Sport salernitano. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.
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