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Salernitana, Emanuele Belardi: “Salvezza passa da compattezza e fisicità. Castori lo sa”

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Intervistato dal quotidiano salernitano La Città, l’ex portiere della Juventus Emanuele Belardi è stato interpellato in merito alla Salernitana. L’ebolitano ha espresso la sua opinione sul prossimo torneo di massima serie e su come i granata potrebbero raggiungere la salvezza, a suo modo di vedere comunque difficile.

Salernitana, Belardi: “Castori ha identità ben definita”

Belardi non nega che sarà un campionato molto difficile per i granata che dovranno per forza di cose adeguare la rosa al torneo che andranno a disputare. Secondo l’ex estremo difensore, buona parte delle chance di salvezza passano dalla compattezza e dalla fisicità del gruppo. Doti che l’attuale tecnico dei campani, Castori, sa trasmettere alle proprie squadre.

«Non è più la serie A di un tempo, prima c’erano le famose “sette sorelle” ed era praticamente impossibile fare punti contro le big […]. Invece ora con un po’ di problemi economici che hanno colpito il calcio, la qualità è calata, e vengono sempre più predilette squadre con struttura fisica, con gamba, e con grande organizzazione.
La stessa tipologia di squadra che ha in mente per sua stessa ammissione Fabrizio Castori.
Tecnico esperto, ha capito che le chance di salvezza vanno giocate sulla fisicità, sulla compattezza. […] In questi dettagli è un professore e l’abbiamo visto anche nella scorsa stagione. È riuscito a mascherare alcune problematiche dalla sua rosa, con un’identità ben definita, capace di sfruttare anche le poche palle gol che creava […]. E poi parliamoci chiaro, ai tifosi interessano i punti, non i passaggi in orizzontale o il possesso palla, quando c’è stato un obiettivo da raggiungere nessuno più, me compreso, pensava al tipo di gioco».

Da portiere a portiere

Dopodiché si sofferma sul “collega” Belec. Sulla titolarità e l’importanza del gigante di Maribor non ha dubbi, i campani devono puntare su di lui: «Sì, assolutamente. La serie A è diversa, ma potrà disimpegnarsi in maniera buona, perché ora ci arriva con più esperienza. Non vale solo per lui, ma per tutti, sembrerà tutto un po’ più difficile, ma non credo che sostituirlo oggi sia così semplice. E poi l’ha già assaporata in passato, ci ritorna dopo un anno da protagonista assoluto in serie B, al momento è uno dei pochi punti fermi della squadra partita per il ritiro».

Infine due parole sul ritardo dei granata sul mercato: «Il discorso della multiproprietà e poi quello dell’iscrizione hanno portato dei ritardi sulla tabella di marcia, ma credo che dirigenza e allenatore abbiano già le idee chiare su come muoversi, quantomeno su che tipo di giocatore andare a ingaggiare».


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