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Un altro passo… è una Salernitana che dà fiducia

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La Salernitana mette in ghiaccio il quinto punto del campionato in quattro partite. Lo scorso anno, a questo punto, erano ancora zero i punti. Con il pareggio di Bologna, i granata confermano di essere in crescita.

La Salernitana assimila il credo tattico di Nicola

In costante crescita: questa è la sensazione che sta regalando la squadra di Nicola, così come il suo condottiero si auspicava. Quasi una certezza, ma tali non sono mai mera sintesi di una logica quando si parla di variabili. E nel calcio queste sono all’ordine del giorno.

Si può mantenere tutto sotto la più stretta attenzione, poi… quando sembra che manchi poco per segnare, l’avversario fa tre cambi azzeccati e ti rigira la partita. Un po’ quello che è successo al “Dall’Ara”, dove la Salernitana stava vincendo ‘ai punti’ la gara con il Bologna. Ma ai punti, ai fini della classifica, non si vince che la coppa del nonno. Infatti Mihajlovic indovina i tre cambi dagli spogliatoi, mettici poi che una farfalla pesi quanto un elefante sull’avanbraccio di Sansone… e cinque minuti bastano per girare le sorti di una partita.

Poi serve altro, servono nervi tesi come il miglior violino di Stradivari. Servono pazienza, e serve anche avere gli uomini giusti al posto giusto. Come lo è Boulaye Dia per la seconda volta consecutiva. L’attaccante senegalese, col vestito buono della ‘domenica’, quello granata, ha sottopelle le caratteristiche dell’attaccante d’area di rigore. Nicola gli dice “stai là”, e gli mette dietro uno ‘spacciatore’ di palloni come Candreva. L’ex Inter cambia la partita, avanti e indietro, si prende tutti i palloni della fascia destra, e mette in mezzo in continuazione.

Quando vede che non c’è continuità, allora prova a mettersi in proprio e impegna Skorupski con tutta la forza che ha sul sinistro (quanto ne aveva più o meno Maradona sul destro). Il portiere polacco è sorpreso, Dia è pronto, e la palla è nel sacco. È l’88’, e la gente di fede granata è contenta? No, qualcosa di più.

Un punto che vale più di uno

Sempre ai fini della classifica, quella ‘megera’ che divide i vincitori dai vinti. La Salernitana aveva un penoso e depressivo zero lo scorso anno in classifica; oggi un cinque, che se non si sta attenti può diventare pretenzioso. Nulla era deciso lo scorso anno, nulla si è già fatto ora. Però un punto che vale più di uno quando c’è quella certezza che, vada come vada, questa non sarà una stagione, e neanche mezza, da vivere come spettatori dei vincitori.

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