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Salernitana, “due lampioni” non bastano: anche con la Samp è buio pesto

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Ennesima sconfitta per la Salernitana, ancora una volta all’Arechi contro una Sampdoria reduce da un momento di grande difficoltà.

Granata mai in partita, capaci di subire due gol in pochi secondi a fine prima frazione.

Salernitana in balia di trustee, disponenti, luogotenenti e generali

I numeri dicono che l’organico e semplicemente impresentabile per giocare a questi livelli. Sono stati tesserati calciatori purtroppo totalmente inadeguati per giocare a questi livelli, ma che in fondo non hanno nessuna colpa per tale inadeguatezza. La responsabilità dello scempio è certamente da ascrivere alla società più impresentabile mai passata per Salerno, quella che si nasconde vigliaccamente dietro un generale senza arte né parte e dei trustee adibiti a parafulmine con il placet dell’altrettanto vile FIGC. Questi ridicoli e squallidi personaggi, che solo pochi mesi fa pretendevano ringraziamenti ufficiali per le loro gesta epoche, stanno uccidendo una forte passione ogni giorno, stanno esponendo una piazza al pubblico ludibrio nazionale mediante apparizioni calcistiche a dir poco imbarazzanti. Quella contro la Sampdoria non è una gara disputata, è una prestazione umiliante offerta, una ferita alla dignità dei sostenitori granata. E oggi si discute ancora sulle proroghe della cessione e sui documenti mancanti da parte delle cosiddette cordate interessate all’acquisto del giocattolo. Date e procedure stabilite in maniera unilaterale, senza alcun controllo degli organi federali. Uno squallore che calpesta la dignità e l’immagine della gloriosa Bersagliera, derisa in ogni dove per tutte queste situazioni semplicemente allucinanti. Le mortificazioni continueranno finché qualcuno, avvolto dallo scorno, non si desterà dal torpore e rinuncerà al menfreghismo, andando contro i poteri forti esercitato nelle secrete stanze da certi signorotti della provincia romana.

L’immagine di Colantuono sdraiato è rassegnato sul finire di partita la dice lunga sullo stato mentale del gruppo che dovrebbe condurre il Cavalluccio alla salvezza. Non conquistare alcun punto nemmeno contro una Samp in un momento poco felice non lascia margini di speranze concrete per poter preservare la categoria.

Nemmeno il nuovo trainer è riuscito a dare una sterzata all andamento negativo, probabilmente perché il materiale umano è tecnicamente molto limitato. Si continua a giocare con il lancio lungo sperando nell’illuminazione dei lampioni in avanti (Djuric è uno spento Simy), diventati due in corso d’opera. Non ci sono idee, non si è vista la giusta verve, la squadra ha affrontato la gara senza il piglio di chi sta con le spalle al muro e deve lottare per la sopravvivenza. Appena si subisce una rete i granata vanno in confusione e si abbattono senza riuscire a reagire. E così è notte fonda.

La classifica si è definitivamente complicata, le concorrenti a turno racimolano punti e venerdì si va a Cagliari. Salerno non merita tali mortificazioni così profonde, lo tengano bene a mente i due disponenti, i signori Lotito e Mezzaroma, il luogotenente Fabiani e il generale “Marchette”, ultimamente finito in silenzio dopo le infelici uscite contro il buon Castori. La gestione di un club non significa solo disporre in maniera ignobile le tariffe delle partite casalinghe in base alla risonanza della squadra ospite. I numeri dei prezzi parlano di costi da Champions League, quella della classifica raccontano di prospettive da serie B.

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