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Salernitana, Di Gianni: “Cessione quote possibile anche senza bilancio”

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Il Dott. Fabrizio Di Gianni si esprime in merito alle voci su un presunto rallentamento riguardo la cessione della Salernitana dovuto alla presentazione del bilancio.

Di Gianni: “Cessione quote sempre possibile”

Il Dott. Fabrizio Di Gianni, iscritto all’albo dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Salerno, titolare della Di Gianni & Partners, ha parlato delle voci che riguardano un eventuale rallentamento della cessione della Salernitana a causa della pubblicazione del bilancio.

Si è parlato di un possibile rallentamento della cessione a causa della presentazione del bilancio. C’è davvero questo rischio?

«Si è detto in questi giorni che la mancata approvazione del bilancio sia la principale causa ostativa della cessione delle quote. In realtà non è proprio così. Va specificato che la presentazione del bilancio è comunque in capo alla vecchia gestione. Magari avrebbero potuto esserci problemi prima dell’avvenuta trattativa finale, ma così non è stato. All’interno della nota integrativa si scrive della continuità aziendale, che non ci sarebbe stata qualora la società non fosse stata venduta. Ora che c’è la certezza della cessione il bilancio può essere tranquillamente approvato. Piuttosto mi preoccuperei, dal punto di vista fiscale, della regolare redazione e presentazione dei dichiarativi».

Sul rallentamento della presentazione del bilancio

«Qualora il bilancio non venisse ancora presentato per vari motivi dovuti, ad esempio, alla difficoltà di riunire l’assemblea per via dell’emergenza sanitaria, la cessione delle quote potrebbe, comunque, essere tranquillamente effettuata. Sia chiaro, non sto dicendo che la presentazione in CCIA del bilancio non sia cosa fondamentale. Semplicemente non è causa ostativa: le due cose viaggiano su binari differenti. Le società di calcio professionistiche, a differenza delle normali imprese, presentano il bilancio d’esercizio relativo alla stagione sportiva terminata il 30 giugno anziché il 31 dicembre. Quindi, il bilancio che vedremo è quello che si riferisce all’esercizio terminato il 30 giugno 2021».

Nessun vincolo tra la presentazione del bilancio e la cessione di quote

«All’interno del bilancio, più precisamente nella nota integrativa, scriveranno che ci sarà una continuità aziendale, in quanto la società è in procinto di essere venduta e si ha, in data d’approvazione, questa certezza. Ritornando alla cessione delle quote: questa può avvenire sempre, poiché la caparra versata dal promittente acquirente ed il prezzo d’acquisto sono dovuti ai numeri che sono già stati resi disponibili all’acquirente. Di conseguenza, i numeri che saranno all’interno dello stato patrimoniale e del conto economico del bilancio d’esercizio, dettagliato all’interno della nota integrativa anche con le relative tabelle, sono gli stessi di cui sono già a conoscenza Iervolino ed i suoi consulenti».

Gli ultimi (possibili) ostacoli

«Il rallentamento dell’operazione può arrivare dal controllo da parte degli enti, come la Covisoc, che devono accertarsi della solidità finanziaria dell’acquirente. Un altro problema in caso di cessione prima della presentazione potrebbe essere il firmatario del bilancio, ovvero generalmente l’amministratore. Ma se si conoscono già i numeri e la nota integrativa manca solo del ‘piccolo’ paragrafo in cui è citata la continuità aziendale, che problema ci sarebbe nel farlo firmare alla nuova proprietà? Visto e considerato che è stata fatta la ‘due diligence’ (diligenza dovuta: cioè l’attività di investigazione e di approfondimento di dati e di informazioni relative all’oggetto di una trattativa, ndr) e si conoscono tutte le posizioni debitorie e creditizie dell’azienda».

La responsabilità dell’amministratore

«Bisogna specificare, inoltre, che se la cessione dovesse avvenire oggi, domani o un altro giorno, la responsabilità dell’amministratore partirebbe dal giorno in cui avviene la cessione. Qualora decidesse di eseguire la cessione senza l’avvenuta presentazione del bilancio, potrebbe essere sempre lui a firmare lo stesso bilancio. Quest’ultimo viene presentato al dettaglio con tutto quello che è successo nella precedente gestione. Il nuovo proprietario non ha responsabilità, poiché la data della cessione di quote è successiva alla gestione. Ho l’impressione che si stia costruendo un polverone su questa vicenda per cercare di creare polemiche con la vecchia proprietà che, ormai, è fuori. Vedrete che il CdA si riunirà a breve e il bilancio verrà presentato nei tempi che permetteranno al Dott. Iervolino di insediarsi e di mettere mano sul mercato, principale preoccupazione per i tifosi. In fondo credo che la stagione possa ancora essere salvata».


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