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Un anno in un giorno per la Salernitana di quel 31 dicembre 2021

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Scoccherà questa notte alle 23.58 il primo anno ufficiale del nuovo corso targato Danilo Iervolino per la Salernitana. Un anno di emozioni, ansie e quel leitmotiv che lega i tifosi di oggi a quelli di ieri: se non si soffre non è salernitani.

Un giorno della Salernitana in un giorno non comune

Raccontiamolo quel giorno, sono le 23:58, niente di meglio per incominciare un racconto drammatico, proprio in quell’orario dove tutto ebbe inizio, fine, continuità, tutto lì, a due minuti dalla fine. Il 31 dicembre scorso, a due minuti dal gong finale, il trustee trasmetteva la Pec con cui formalizzava l’accettazione della proposta di acquisto formulata dal presidente originario di Palma Campania, appunto, Danilo Iervolino. Questa data, tanto attesa, segnò l’inizio di una nuova era sportiva per il Cavalluccio, reduce da sette mesi tormentati.

Dopo la sofferta e meritata promozione del 10 maggio 2021, la US Salernitana 1919 era caduta in un baratro sotto il profilo societario. Il vincolo dell’art. 16 delle NOIF pesava come un macigno poiché la multiproprietà, come noto, non era e non è ammessa nella stessa categoria.

Lo smarcamento di Lotito e Mezzaroma fece sprofondare le sorti granata in una situazione di abbandono, che causò tanta preoccupazione tra la tifoseria e tutto lo staff tecnico. L’affidamento della cessione societaria a due trustee, con annessa iscrizione al campionato sub iudice, rappresentarono una mazzata enorme sotto il profilo finanziario e, di conseguenza, sportivo. Gli investimenti nel mercato di rafforzamento latitavano, a fronte della necessità della squadra di innalzare il tasso tecnico, da compagine matricola del campionato.

Un nuovo inizio, il fuoriclasse Sabatini

Il Capodanno del 2022 consentì al sodalizio di via Allende di iniziare il processo di rinascita. L’azienda Salernitana cominciò il processo di rifondazione mettendo sul piatto ben 40 milioni di euro per migliorare l’organico, affidato dopo poche settimane alla guida di Davide Nicola. Le operazioni di mercato furono delegate all’esperienza ed al carisma di Walter Sabatini, ex DS di Inter e Roma.

Media e addetti ai lavori davano, tuttavia, la Salernitana tra le sicure candidate alla retrocessione, dopo un girone d’andata a dir poco fallimentare (con soli otto punti racimolati ma anche una gara in meno, a Udine).

Sabatini e Nicola lavoravano con fiducia e abnegazione per tentare il miracolo sportivo, che il dirigente nativo di Marsciano attestava fattibile con il famoso 7% di possibilità. Una percentuale davvero minima, ma pur sempre esistente e non azzerata.

Proprio dal recupero in terra friulana iniziò la riscossa granata con la vittoria di misura al 93’, poi la lunga cavalcata verso una salvezza all’ultimo respiro. Il poker rifilato al ritorno dai bianconeri all’ultima giornata gettò inizialmente nello sconforto i trentamila dell’Arechi. Ma il Venezia compie l’impresa contro uno spento Cagliari, i sardi retrocedono per un punto, Salernitana incredibilmente salva. Pianti di gioia, caroselli, festeggiamenti per un traguardo storico: arriva la prima salvezza in massima serie, il secondo campionato di A consecutivo nella storia della gloriosa Bersagliera. Il contributo è da attribuirsi a tutti gli attori, anche a chi aveva combattuto strenuamente nella prima parte della stagione tra tante difficoltà.

La nuova stagione, un altro DS

La nuova società a guida Iervolino riesce in breve tempo a strutturarsi, a costruire e rafforzare il progetto aziendale e tecnico. Le scaramucce con Sabatini portano all’avvento di De Sanctis sulla poltrona di DS, con Nicola confermato in panchina.

Il gruppo viene notevolmente rafforzato in estate, restano dei pilastri come Fazio, Sepe, Lassana Coulibaly e Bohinen, mentre calciatori del calibro di Piatek, Dia e Candreva sbarcano in riva al Golfo di Salerno. L’ex lagunare Mazzocchi rappresenta il primo fiocco azzurro per un tesserato della Salernitana, grazie alla convocazione di Mancini in Nazionale. Il gruppo è unito, nonostante la non sempre stabile posizione di Nicola, i granata chiudono a 17 punti prima della sosta per il Mondiale in Qatar.

L’ambizione del club è sempre più visibile e concreta, attesa ora alla resa dei conti in termini concreti in ambito di calciomercato. Il 31 dicembre i salernitani hanno ora un motivo in più per festeggiare, una data che segnerà per sempre l’inizio di una nuova prospettiva di vita calcistica.

Squadra e tifosi attendono con ansia la ripresa del campionato, che vedrà gli uomini di Nicola ospitare il Milan all’Arechi. Una sfida complicata, viste anche le assenze, ma anche stimolante, che la tifoseria onorerà anche con una maestosa e spettacolare coreografia in Curva Sud. L’auspicio per il 2023 è che la Salernitana possa confermarsi ad alti livelli e far sognare ancor di più la propria gente. Macte animo.

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