La Salernitana vince la complicata sfida con il Crotone. Attraverso la rubrica Top e Flop scopriamo chi si è distinto in un verso o nell’altro tra i granata allo stadio “Tombolato”.
Top e Flop tra i granata
Con il pagelle di SalernoSport24 possiamo risalire al migliore e al peggiore nella partita che ha visto la Salernitana vincere per 3-2 in casa. Un occhio di riguardo a Gondo, l’ex Juventus autore della doppietta decisiva.
Cedric Gondo – C’era andato vicino in altre circostanze e anche nella partita con il Crotone la porta avversaria sembrava stregata. Ancora un gol annullato, questa volta giustamente rispetto alla partita con l’Ascoli. Poi la parte superiore della traversa sembrava nuovamente chiudere ogni possibilità all’attaccante ivoriano. Poi il secondo tempo nel quale mette la freccia per ben due volte consegnando di fatto i tre punti alla Salernitana. Con Dziczek la più bella nota lieta di una serata da indimenticabile per tanti aspetti.
Dalle pagelle di SalernoSport24: “L’unica nota davvero lieta di questa serata colma di tensione. Due reti di testa, le prime stagionali, che ricordano quelle di Oliver Bierhoff ai tempi di Udinese e Milan. Oltre ai gol, mette lo zampino sull’espulsione di Golemic, costretto ad atterrarlo al limite dell’area mentre sta per involarsi verso la porta difesa da Cordaz, 8“ – TOP
Lamin Jallow – Il migliore e il peggiore, tutti e due nell’attacco della Salernitana. Ma questa volta non c’entra nulla un gol sbagliato. Semmai l’atteggiamento. Il gambiano entra e spacca la partita, trovando la zampata giusta. Va sotto la Curva Sud Siberiano e… inizia il putiferio. Esultanza di sfida con tanto di gesto di mandata a quel paese. Palla al centro e mima il gesto di zittire i suoi stessi tifosi. Per tutto il resto della partita è una continua pioggia di fischi dai tifosi che lo hanno sempre sostenuto anche quando la palla non ne voleva di entrare. Da sempre a Salerno ha cercato più la giocata che, scusate il gioco di parole, il gioco di squadra. Da quel gol qualcosa si è rotto nell’idillio, e forse anche la sua storia a Salerno. Se un giorno sarà il calciatore che il suo talento gli concede, ciò avverrà solo quando avrà capito che il calcio è un gioco. La Salernitana gli paga lo stipendio ma il suo datore di lavoro, quello che giudica il suo comportamento in campo, sono i tifosi.
Dalle pagelle di SalernoSport24: “Onestamente c’è poco da dire, il suo comportamento in campo parla da sé e non c’è alcuna motivazione che tenga. Un professionista, degno di tale nome, non deve permettersi di assumere determinanti atteggiamenti nei confronti dei tifosi che lo hanno sempre sostenuto dal suo approdo in granata nonostante, spesso e volentieri, abbia offerto prestazioni scialbe e, a tratti, indecorose, 0“ – FLOP