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Intervista al doppio ex Davide Moro: “Salernitana squadra compatta e con personalità”

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In occasione del match tra Salernitana e Cremonese, la nostra redazione ha intervistato il doppio ex Davide Moro. Ecco le parole dell’ex centrocampista.

Davide Moro: “Salerno piazza calorosa”

Tra poche ore andrà in scena la partita tra Salernitana e Cremonese, valida per la 13ª giornata del campionato di Serie A. In esclusiva, la nostra redazione ha intervistato il doppio ex Davide Moro. Ex centrocampista, con ben 325 presenze nell’Empoli, squadra alla quale ha legato maggiormente il suo nome. Importanti anche gli anni passati tra Salerno e Cremona, anni di promozioni importanti.

Con i granata 62 presenze tra Lega Pro (girone C, con promozione in serie cadetta conquistata appena arrivato, nel campionato 2014-2015), Serie B, Coppa Italia e Supercoppa di Serie C. Poi il passaggio ai grigiorossi, di nuovo in Lega Pro (stavolta girone A), con i quali conquistò un’altra promozione, un altro campionato vinto. Con la Cremonese, in totale, le presenze furono 23.


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Da doppio ex, quali sono i ricordi che la legano maggiormente a Salerno e a Cremona?

«A Cremona sono stato un anno, conquistammo la promozione. A Salerno sono stato circa due anni, l’esperienza è stata diversa: ero andato via da Empoli e dovevo ritrovarmi come giocatore. Salerno, che è una piazza calorosa, mi diede una botta di entusiasmo e di vitalità, di emozione. Venivo da Empoli, dove avevo finito un ciclo e avevo trovato questa nuova sfida, una nuova avventura. A Cremona arrivai quando andai via da Salerno, la città è un po’ più tranquilla, ma anche lì i tifosi e la città ci tengono alla squadra. Sono state due belle parentesi importanti».

Si incontrano due squadre che stanno vivendo momenti completamente diversi: cosa pensa del campionato di Salernitana e Cremonese fin qui?

«È un campionato difficile per la Cremonese. È difficile fare punti in Serie A, soprattutto quando inizi a perdere. Però il calcio ci ha dimostrato che si possono ribaltare situazioni impossibili. Penso che la Cremonese debba fare il suo campionato e debba provare ad innescare una miccia che le possa far fare qualche risultato. Il morale e l’aspetto psicologico dei ragazzi contano tanto. Devono continuare a lavorare e sperare di far punti. La Salernitana, invece, è una conferma. È un’ottima squadra e sta facendo ottime cose. Penso che l’obiettivo sia la salvezza il prima possibile, stanno lavorando e lavoreranno per questo».

Qual è il giocatore, tra i granata, che l’ha colpita di più?

«Candreva. È un ottimo giocatore, ma ce ne sono tanti… Coulibaly. Lui è devastante. Come aspetto fisico, tecnico. È una squadra che al di là dei singoli lavora e gioca bene. È molto compatta e ha molta personalità. Ad esempio, a Roma sei sotto 1-0 e poi la ribalti vincendo 3-1. Vuole dire che la squadra non si abbatte, la squadra c’è».

Il suo nome è legato in particolare all’Empoli, altra squadra in corsa per la salvezza e che i granata hanno già incrociato. Come vede la formazione toscana?

«L’Empoli sta facendo il suo campionato. L’obiettivo è la salvezza, ovviamente. Sta facendo buone cose, in linea con quello che deve fare. Ovvio che le gare sono tutte toste, non ci sono partite facili. Oggi gioca contro il Sassuolo e sarà una gara difficilissima, poi andrà a Napoli, poi ci sarà la Cremonese in casa. Il campionato è tosto, ma è così per tutti. Non devono mai abbattersi, anche se dovesse arrivare qualche risultato negativo. Anche perché le classifiche sono sempre corte, quindi bisogna sempre mantenere punti di vantaggio sulla terzultima. L’obiettivo è raggiugere la salvezza il prima possibile».

Adesso di cosa si occupa e quali sono i suoi progetti per il futuro?

«Adesso sono allenatore dell’Under 18, qui a Empoli. È una categoria che hanno messo da due anni, tra la Primavera e gli Allievi, gli Under 17. Sono al primo anno e sono contento, poi vediamo in futuro. Sicuramente mi piace ed è questo che vorrò fare. Poi dipenderà da me e da tanti fattori».

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