Ennesima domenica da dimenticare dell’anno solare per i colori granata. La Salernitana perde il sentitissimo derby contro la Juve Stabia ed è stata sonoramente fischiata e contestata dal proprio pubblico.
Salernitana, i tifosi non ci stanno
La Curva Sud Siberiano ha continuato la sua protesta nei confronti dell’attuale proprietà ed è entrata con 15′ di ritardo anche nella giornata di ieri. La contestazione, iniziata prima della gara interna contro la Carrarese, è proseguita sulla falsariga di quanto accaduto quindici giorni e fa continuerà anche nel prossimo futuro. Terminata la protesta, i tifosi sono entrati cantando il coro “solo per salerno“, hanno sostenuto la squadra e al termine della partita hanno contestato con il coro “liberate la salernitana”, “fuori le palle” e “noi vogliamo gente che lotta”.
Gli striscioni
Prima dell’inizio dell’incontro, i sostenitori della Salernitana si sono schierati in favore dei rivali stabiesi con uno striscione contro la repressione e il divieto di trasferta ai sostenitori di Napoli e provincia. Con un altro striscione, è stato invitato Aniello Aliberti (ex presidente della Salernitana fino al 2005 e atteso allo stadio “Arechi ndr) a rinunciare alla sua presenza allo stadio.
Lo striscione odierno
Nella mattinata di oggi, nei pressi del “Mec Paestum Hotel”, è stato apposto uno striscione non appartenente alla curva che recita la seguente frase: “Non c’è un cazzo da festeggiare, da Salerno te ne devi andare”. Chiaro il riferimento al presidente Iervolino, così come è chiaro che parte della tifoseria non ha gradito particolarmente l’organizzazione degli auguri di natale nell’immediato post-partita dell’ennesima sconfitta cocente di un 2024 nero per il sodalizio granata.