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Salernitana: la società mette chiarezza sulla vicenda Grassadonia

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La Salernitana ha subito messo chiarezza, tramite un comunicato sul proprio sito ufficiale, sulla vicenda che ha reso protagonista il salernitano Grassadonia e la sua famiglia.

La Salernitana chiarisce la sua posizione

Nella settimana che porta i Granata nell’ultima partita di campionato, in casa del Pescara, la famiglia Grassadonia ha denunciato un’aggressione. Obiettivo era la figlia dell’ex calciatore della Salernitana, oggi tecnico degli abruzzesi. Una eventuale vittoria allo stadio “Adriatico” escluderebbe dalla corsa tutte le altre pretendenti.

Il comunicato dei granata

L’U.S. Salernitana 1919 stigmatizza e condanna i comportamenti intimidatori ed offensivi messi in atto in queste ore da qualcuno nei confronti dei familiari dell’allenatore del Pescara Calcio, il signor Gianluca Grassadonia. Una partita di calcio, pur se importante e decisiva, resta tale e non può scatenare simili manifestazioni di violenza verbale. Tutto deve restare nell’ambito della vicenda sportiva e sul rettangolo di gioco. Purtroppo, questa è anche la conseguenza di un clima costruito ad arte per generare odio da personaggi di basso calibro che puntualmente pubblicano sul web false notizie. Ci risulta, infatti, da fonti certe che il signor Grassadonia nella sua conferenza stampa non abbia mai fatto alcun riferimento alla Salernitana né parlato della gara in programma lunedì. Purtroppo, mentre l’U.S. Salernitana 1919 compie il suo massimo sforzo per provare a raggiungere uno storico obiettivo e regalare un’immensa gioia ai suoi tifosi c’è ancora chi infanga il nome del club e della città con manovre subdole ispirate da interessi meramente personali.

Non è la prima volta

È così, non è la prima volta che un Grassadonia finisce nel mirino di persone malintenzionate. Già in passato, infatti, lo stesso Gianluca fu aggredito nel parcheggio di casa sua. Le frizioni con la piazza salernitana in passato non sono mancate nonostante il trainer sia un ‘prodotto’ della Salernitana. Nato a Salerno nel ’72, in quattro occasioni è tornato a vestire la maglia della sua città e, dopo aver appeso gli scarpini al chiodo ne prese in mano il settore giovanile. Dopo l’esperienza alla Primavera subentrò a Marco Cari alla guida della prima squadra nell’autunno del 2009, salvo poi essere esonerato nel marzo successivo.

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