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Buon compleanno Salernitana: le emozioni di tre ex in campo domenica

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Per la Salernitana, compleanno in grande stile domenica 19 giugno allo stadio “Arechi”. In vista del grande evento, abbiamo avuto il piacere di intervistare tre ex granata per scoprire come si stanno preparando.

Salernitana, compleanno tra festa e ricordi

Domenica 19 giugno, il cavalluccio festeggia 103 anni. Allo stadio “Arechi” sarà disputata una gara amichevole celebrativa tra le vecchie glorie granata e la Nazionale cantanti. Scenderà in campo anche Rocco Hunt insieme all’amico Clementino e tanti altri artisti. C’è attesa per l’evento che avrà anche una finalità benefica: il ricavato infatti sarà devoluto alla Lilt di Salerno. Per l’occasione, la nostra redazione ha rivolto tre domande a tre ex storici granata per scoprire le loro sensazioni. Si troveranno nuovamente in uno stadio che ha significato tanto nella loro carriera e che quest’anno in particolare, è stato teatro di momenti indimenticabili.

Ferrarese, Di Napoli e Bombardini: le loro dichiarazioni

Tre domande, le stesse per tre figure di spicco nell’universo granata: Claudio Ferrarese, Arturo di Napoli e Davide Bombardini.

  • Cosa significa per lei la Salernitana?
  • Come sarà rientrare allo stadio Arechi col cavalluccio stampato sul petto?
  • Cosa ha provato la sera del 22 maggio?

Claudio Ferrarese

«La Salernitana è un ricordo che sarà sempre nel mio cuore. Ho trascorso dei momenti bellissimi, tante persone a cui ho voluto bene e che mi hanno voluto bene. Torno volentieri ogni anno per le vacanze; è stata un’esperienza importante e non sarei mai andato via. Farà uno strano effetto entrare allo stadio dopo tanto tempo, pensare al mio amico Nicola, alla salvezza; farà effetto e sarà un’emozione forte. La sera del 22 maggio ho visto la partita: è stata una cosa pazzesca, credo di aver perso dieci anni di vita. Una cosa del genere è davvero un evento più unico che raro».

Arturo di Napoli

«A Salerno non è stata sempre facile, ho avuto dei problemi ma fa parte del gioco, della vita. Questa città però mi ha sempre abbracciato, mi ha dato la forza di ripartire nei momenti difficili. Mi gratifica ogni volta l’affetto della gente, per l’uomo in primis e poi per il calciatore. Domenica sarà un intreccio di emozioni dopo un epilogo del genere. Iervolino ha ragione, non si tratta di un miracolo, è stato un lavoro duro e costruito. Mi piacerebbe rivivere quell’adrenalina rientrando allo stadio “Arechi”, magari segnando un gol: sarebbe fantastico! La sera del 22 maggio non l’ho vissuta benissimo, pensavo al Venezia, ma la Salernitana doveva salvarsi così, con la paura di fallire».

Davide Bombardini

«Per me la Salernitana è stata una piazza che ho voluto fortemente. Volevo sentirmi importante per una squadra, una tifoseria e una città. A Salerno ho trovato tutto questo, mi sono sentito apprezzato e valorizzato. Rientrare allo stadio, che già vuoto fa una certa impressione, con gli spettatori sarà ancora più bello. Non avrei mai creduto alla salvezza. Ho guardato la partita ma soffermandomi più sul Cagliari quel giorno. Sono stato molto contento; il pubblico e la città meritano la Serie A dopo anni di calvario».


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