La Salernitana dopo il pareggio contro lo Spezia è in una condizione di classifica che si fa sempre più tragica, per Colantuono la partita di domenica contro il Genoa è da dentro-fuori.
Salernitana, con il Genoa ultima spiaggia per Colantuono
Oggi pomeriggio riprenderanno alle ore 15.00 gli allenamenti al “CS Mary Rosy”, a dirigerli sarà ancora Stefano Colantuono. Nonostante si sia vista una Salernitana diversa contro lo Spezia, con 7 titolari arrivati dal mercato di gennaio, non sono comunque arrivati i tre punti. Granata che hanno sì subito due gol su calcio di rigore, ma hanno comunque messo a segno anch’essi solo su calcio da fermo, con due punizioni di Verdi. Il tempo per amalgamare questi nuovi elementi al gruppo è poco, perché domenica si va a Genova e contro i rossoblù che precedono i granata in classifica non sarà una gara banale. Questa infatti potrebbe essere l’ultima rampa di lancio per una corsa salvezza disperata, oltre che l’ultima spiaggia per Colantuono: la vittoria o l’esonero.
Da Pirlo a Ranieri, i possibili sostituti di Colantuono
Con Stefano Colantuono appeso ad un filo, Sabatini inizia già a guardare tra i papabili sostituti. Un piccolo messaggio è stato lanciato anche dal presidente Iervolino, che fino ad ora mai si era rifiutato di esprimersi su un argomento, ma ieri ha deciso di non rispondere alle domande sul tecnico.
Si punterebbe, quasi sicuramente, su un allenatore italiano. Gattuso e Pirlo arrivano da esclusioni per fare spazio ad allenatori di calibro ed esperienze con squadre importanti come Juventus e Napoli. Sulla lista potrebbe esserci spazio anche per Ranieri, la cui ultima esperienza in Premier League per la salvezza del Watford non si è conclusa nel migliore dei modi. Anche Castori, già sul libro paga granata, resta alla porta. Quest’ultimo quasi sicuramente sarebbe un traghettatore per ultimare la stagione, a suo vantaggio oltre al risparmio economico anche la conoscenza dell’ambiente e dei calciatori.
Tra i candidabili anche Nicola, esperto del campionato italiano e anche soprannominato “lo specialista della salvezza”. L’anno scorso ha traghettato il Torino fino al porto sicuro della salvezza, ricalcando questa qualità.
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