Contattato dalla redazione de “Le Cronache di Salerno“, Stefano Cuolantono ha parlato del suo addio alla Salernitana. Il tecnico romano, dimessosi nel dicembre del 2018, ha espresso il suo rammarico per l’aver terminato, troppo presto, l’avventura in granata.
Colantuono: “Un rammarico l’addio alla Salernitana”
A quasi un anno e mezzo dal suo addio ai granata, Stefano Colantuono torna a parlare della sua esperienza alla guida della Salernitana. Dimessosi nel dicembre 2018, con la squadra che stava cominciando ad accusare il mal di quota dato dal buon inizio, il tecnico è ancora alla ricerca di un nuovo club.
Nell’intervista rilasciate a “Le Cronache” ha parlato del suo presente e del suo futuro professionale. Spazio anche ad una previsione post Coronavirus ma, soprattutto, tanto sulla sua esperienza alla Salernitana terminata, a suo dire, con molto rammarico.
Ecco un breve estratto.
Sulla sua esperienza in granata?
«Un peccato lasciare il lavoro a metà […]Abbiamo cominciato alla grandissima la seconda stagione ed è stato bello far sognare i tifosi granata, peccato le cose non siano andate nel verso giusto».
Che ricordi ha di Salerno?
«I ricordi sono molti e positivi. La piazza, la città, lo stadio, c’è però molto rammarico nell’epilogo. La Salernitana merita il meglio e Lotito e Mezzaroma sapranno accontentare la piazza […] Occhio a Ventura, un allenatore così non si accontenta di ben figurare in Serie B».
Previsioni per il rientro post Coronavirus?
«Bisogna assolutamente ripartire e vorrei ricordare al ministro Spadafora che i soldi del calcio aiutano anche molte altre discipline».
E per il suo futuro, che previsioni ha?
«Sono in attesa di una chiamata ambiziosa, ho bisogno di riassaporare il campo».