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Salernitana COLA-brodo con l’Empoli: le pagelle

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Molto male l’esordio per Colantuono sulla panchina della Salernitana in serie A. Disfatta casalinga per i granata che subiscono quarto gol nel primo tempo e ne siglano due nell’anticipo ripresa. Queste le pagelle del match:

Belec 5 – Esce in maniera opportuna sul primo gol, non impeccabile sul secondo e terzo. Subisce anche il “cucchiaio” sul rigore.

Aya 4 – Mossa a sorpresa di Colantuono, si rivela infausta. Un disastro per incapacità di posizionamento, sempre in ritardo sull’uomo. Colantuono lo sostituisce all’intervallo.

Dal 46’ Zortea 5.5 Prova a dare linfa alla manovra sugli esterni ma non riesce a confezionare assist preziosi

Strandberg 5 – Anche lui finisce nel marasma generale di un aspetto difensivo da horror nel primo tempo. Di rende protagonista anche di autorete in occasione del terzo gol. Alza il baricentro nella ripresa ma non basta: la frittata ormai è fatta.

Jarosynski 5 – Perde la bussola nella prima frazione assieme ai compagni di reparto, non riesce ad arginare gli avanti empolesi. Meglio quando l’assetto passa a 4, ma

Kechrida 4 – Ancora una prestazione negativa dall’esterno tunisino. Indisciplinato tatticamente, inadeguato tecnicamente. Colantuono è costretto a toglierlo dalla mischia a fine primo tempo.

Dal 46’ Obi 5.5 – Si fa sentire in mediana e ringhia sugli avversari, conferisce maggior sostanza al centrocampo senza però incidere in fase offensiva. Andava proposto forse nell’undici titolare.

Di Tacchio 5 – Perde la fascia di capitano a favore di Ribery e questo gli toglie forse personalità. In balia delle onde, nel primo tempo vaga in mezzo al campo a rincorrere gli agguerriti avversari. Nel secondo tempo migliora giocando in maniera più scolastica ma non riesce a dare la marcia in più in mezzo al campo.

Kastanos 5.5 – Anche per lui insufficienza assoluta nella prima frazione. Molle, disattento, incapace di tenere le distanze e pressare gli avversari che ripartivano sempre per vie centrali. Migliora proponendosi maggiormente nella ripresa ma senza riuscire nel guizzo o nel passaggio illuminante.

Ranieri 5.5 – La valanga Empoli travolge anche lui nella prima parte ma è il meno peggio del pacchetto arretrato. Cerca di proporsi in offensiva e trova il gol che tenta di riaccendere le speranze.

Ribery 6 – Si prende la fascia di capitano ed è l’univo ad accendere la luce nel buio pesto. Porta palla, la nasconde, si danna e prova ad inventare qualcosa. Predica nel deserto e non è accompagnato spesso dai compagni. Suo l’assist del primo gol, cala alla distanza per sfinimento.

Simy 4 – Colantuono lo preferisce a Djuric inizialmente ma l’ex Crotone non risponde presente. Un passo indietro netto rispetto a La Spezia. In attacco appare statico e spaesato, i centrali toscani riescono quasi sempre ad anticiparlo, non la vede mai. Non riesce a rendersi pericoloso nelle poche chances capitate.

Dal 67’ Djuric 6 – L’arirte granata fa sentire il suo peso in avanti molto più di Simy ma l’Empoli è arroccato a difesa del risultato è non riesce a trovare l’incornata giusta. Manca il gol per questione di centimetri e lotta di sponda su ogni pallone, difficile chiedergli di più.

Gondo 5.5 – Il più pericoloso dei granata nel disastro del primo tempo, calcia debolmente tra le braccia del portiere. Tanta buona volontà ma la qualità talvolta latita.

Dal 46’ Bonazzoli 6 – Riesce a fornire più brio e qualità alla manovra col suo ingresso ad inizio secondo tempo. Anche Colantuono lo lascia inspiegabilmente in panchina all’inizio. Lotta fino alla fine nonostante le legnate prese.

All. Colantuono 4.5 – Ritorna a Salerno dopo tre anni ma il secondo esordio diventa un incubo. Deve sostituirei l’esonerato Castori, autore di un miracolo calcistico, e finisce col fare peggio. Cambia il modulo e schiera una difesa a tre letteralmente impresentabile. I primi 13 minuti sono da film horror, prova a correggere passando a 4 in difesa e limitare i danni. La squadra è molle, senz’anima, senza idee. Riesce a dare la scossa nella ripresa con i cambi ma non bastano a raddrizzare la barca che affonda. Ci sarà da lavorare e da pregare, perché la salvezza passa solo dal compimento di un miracolo in questo momento.

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