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Poker alla Carrarese, la Salernitana ritrova vittoria e sorriso

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La Salernitana torna a conquistare i tre punti in casa imponendosi per ben 4-1 sulla Carrarese, nell’analisi del match riviviamo passo per passo la gara. I granata respirano dopo essere piombati in piena zona retrocessione sul fondo classifica e ritrovano l’entusiasmo per venir fuori dalla crisi di risultati.

Vittoria convincente della Salernitana: l’analisi

I Granata demoliscono il muro della Carrarese, il 4-1 finale è sicuramente troppo rotondo rispetto a quanto fatto dagli ospiti, ma è comunque il sintomo di un cambiamento. Ora la squadra di Colantuono affianca proprio i toscani e nel prossimo turno se la vedrà con il Modena, un altro scontro diretto per risalire la china della classifica.

Colantuono tra conferme e novità

Mister Colantuono conferma il canovaccio tattico messo in opera a Sassuolo: squadra in campo dal 1′ con il modulo 3-5-2, che diventa a cinque in fase difensiva. Rispetto a quella del Mapei sono diverse le modifiche alla formazione iniziale. Dinanzi al rientrante Sepe la difesa è composta dal trio Bronn, Ferrari e Jaroszysnki, Stojanovic sulla corsia destra e Ghiglione su quella destra. In mediana Amatucci in cabina di regia, Soriano e Reine-Adelaide sono le mezzali, mentre l’attacco è affidato alla coppia Wlodarczyk-Verde. La Carrarese allenata da Calabro  adotta un elastico e pragmatico 3-4-2-1: Bleve tra i pali, Shpendi e Cherubini giocano a sostegno di Capello.

Si gioca in uno stadio Arechi deserto per la protesta dei tifosi granata nei primi 15 minuti di gara, sono 7.634 gli spettatori ad assistere al match.

Doppio vantaggio granata, toscani accorciano dal dischetto

Carrarese spavaldo nelle prime battute, Amatucci salva miracolosamente sulla linea al 4′. Wlodarczyk incorna centralmente da posizione ravvicinata ma Radunovic è ben posizionato. La Salernitana si ricompatta e prova a reagire con due tiri di Verde al 5′ e al 12′, Bleve salva. Toscani disposti in campo con linee piuttosto serrate tra i reparti e pronti a ripartire, attaccanti che si interscambiano spesso la posizione. Gli ospiti agiscono di rimessa innescando la velocità delle punte e concedono il possesso palla prevalente alla Salernitana, che prova ad utilizzare le mezzali per penetrare nella retroguardia avversaria.

La partita vive di ritmi non esaltanti. I granata tentano con fatica di sviluppare i tecnicismi della propria organizzazione tattica ma non riescono a trovare il guizzo decisivo negli ultimi sedici metri. Verde appare reattivo e presente in partita, si accentra spesso nel vivo del gioco e prova il tiro dalla distanza.

Al 18′ la partita si sblocca: tiro di Bronn dalla distanza, Bleve non trattiene e Wlodarczyk insacca in rete. Salernitana in vantaggio e primo squillo in serie B per il bomber polacco. Dopo due minuti cross di Ghiglione dalla destra, Soriano tutto solo incorna e batte ancora il portiere. Raddoppio granata.

La Carrarese prova ad abbozzare una reazione, che si sintetizza in una debole punizione dai 30 metri, facile preda di Sepe. Granata pericolosi poco dopo in ripartenza e poi su corner ancora col bomber polacco. Al 39′ Reine-Adelaide si lascia ipnotizzare da Bleve su sviluppi di corner. Sul capovolgimento di fronte Ferrari stende Shpendi e l’arbitro La Penna decreta il penalty. Dal dischetto Schiavi accorcia le distanze.

Sul finire del tempo Verde fallisce il tris dinanzi a Bleve. Si va al riposo, Curva Sud Siberiano che non lesina cori contro la proprietà del club.

Nella ripresa arriva il tris

La ripresa si apre con un colpo di testa a lato di Bronn su azione di corner. La Salernitana riesce a rendersi nuovamente pericolosa con una maggior presenza in fase offensiva. Al 52′ azione sull’asse Verde-Soriano, l’ex Bologna anticipa il neo entrato Capezzi e l’arbitro indica ancora il dischetto. Verde trasforma per il tris, che gli vale anche il terzo gol in campionato. Granata di nuovo avanti sul doppio vantaggio.

La Carrarese prova a venir fuori con maggior convinzione attaccando soprattutto sul versante destro, dove stazionano Stojanovic e Jaroszynski. Colantuono al 59′ manda in campo Tello per Reine-Adelaide, a riserva di energie. Verde prova tenere accesa la luce in fase offensiva, Sepe chiude la porta su una conclusione ravvicinata.

Le forze iniziano e diminuire e mister Colantuono attinge dalla panchina ancora al 72′: dentro Simy per Wlodarczyk e Hrustic per Soriano. All’83’ altra coppia di avvicendamenti: Velthuis e Gentile prendono il posto di Stojanovic e Jaroszynski. È Simy all’89’ a inventarsi con astuzia e spunto tecnico in area di rigore la rete del 4-1. Terzo sigillo in campionato anche per l’attaccante nigeriano.

Le energie evaporano e la gara si conclude senza ulteriori sussulti sul punteggio di 4-1. Al triplice fischio applausi per la vittoria ritrovata e cori di disapprovazione del pubblico all’indirizzo di Iervolino. I granata riescono a muovere la classifica salendo a quota 16 punti, agganciando il trio composto da Modena, Cosenza ed appunto Carrarese.

Testa fuori dalle sabbie mobili

Dopo un digiuno di circa tre mesi la Carrarese all’Arechi arriva la quarta vittoria in campionato, la terza casalinga, che vale il 16′ posto in classifica, con annessi 16 gol fatti (23 i subiti). I granata respirano, sebbene invischiati sempre in zona retrocessione.

Il ritiro ha probabilmente contribuito a serrare i ranghi e fare gruppo. La prestazione nel complesso è stata buona, il punteggio poteva essere anche più largo se la compagine del Cavalluccio avesse maggiore incisività e fiducia negli ultimi sedici metri. Le solite incertezze difensive condizionano sempre l’andamento delle partite.

Le assenze di giocatori di qualità pesano certamente non poco sull’economia di gioco granata, il recupero di Reine-Adelaide ne è la conferma evidente. L’utilizzo di elementi di spessore tecnico consente di cambiare lo scenario contro avversari più abbordabili e di essere all’altezza di quelli più attrezzati. Il match ha mostrato inevitabilmente tutta la superiorità di organico della Salernitana, che ritrova anche diverse reti realizzate.

Continua il tempo dei bilanci tecnici e le riflessioni in casa Salernitana. I risultati sono sempre la medicina migliore per attenuare l’aria mesta e di preoccupazione nell’ambiente della Bersagliera. La squadra deve continuare a dare il massimo nel pieno delle proprie potenzialità per mettere quanto più fieno in cascina fino a gennaio, dove il protagonista dovrà essere ancora l’operato del DS Petrachi. Le idee e le soluzioni di potenziamento del roster dovranno essere inevitabilmente chiare, così come chiara dovrà essere la posizione della proprietà, che continua a nascondersi dietro a immagini di inopportuni fantocci e a non programmare un futuro ambizioso.

Il tabellino del match

Salernitana (3-5-1-1): Sepe; Bronn; Ferrari; Jaroszynski (83′ Velthuis); Ghiglione, Reine-Adelaide (59′ Tello), Amatucci, Soriano (71′ Hrustic), Stojanovic (83′ Gentile); Verde; Włodarczyk (71′ Simy). A disp.: Corriere, Fiorillo, Gentile, Velthuis, Hrustić, Maggiore, Sfait, Tello, Simy. All.: S. Colantuono

Carrarese (3-5-2): Bleve; Oliana, Illanes, Imperiale; Zanon (46′ Bouah), Zuelli, Schiavi (46′ Capezzi), Capello (58′ Cerri), Cicconi; Cherubini (58′ Panico), Shpendi (79′ Finotto). A disp.: Chiorra, Mazzini, Guarino, Motolese, Giovane, Capezzi, Belloni, Bouah, Palmieri, Capello, Falco, Finotto, Panico, Cerri. All.: A. Calabro

Marcatori: 18′ Włodarczyk, 20′ Soriano, 41′ Schiavi (rig.), 53′ Verde (rig.), 89′ Simy
Corner: 5-3
Ammoniti: 75′ Ghiglione, 78′ Cerri, 81′ Jaroszynski, 95′ Panico

Arbitro: Federico La Penna di Roma
Assistenti: C. Carbone (sez. Napoli) – M. Belsanti (sez. Bari)
IV Ufficiale: Alessandro Recchia (sez. Brindisi)
VAR: Matteo Gualtieri (sez. Asti)
AVAR: Matteo Gariglio (sez. Pinerolo)

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