Ecco le pagelle della Salernitana, che ancora una volta rimanda la prima vittoria nel campionato 2023-2024 e pareggia con il Cagliari. Resta immutata la classifica sia per i granata che per i rossoblù.
Salernitana-Cagliari, le pagelle dei granata
Prima da titolare per Benoit Costil, che sostituisce un Ochoa tornato da poche ore dopo gli impegni con la nazionale messicana. Inzaghi opta per la difesa a quattro, una novità per la Salernitana e rilancia Fazio titolare (non accadeva dall’esordio in campionato con la Roma).
Nel primo tempo la Salernitana fa girare palla e prova a tenere il possesso, ma senza risultare concreta e non impegna il portiere del Cagliari. Gli ospiti preferiscono giocare in ripartenza e grazie anche alla velocità di Luvumbo fanno traballare la difesa granata, non troppo solida e sicura nell’impedire le avanzate. Le occasioni migliori dei primi 45 minuti vedono i sardi protagonisti.
Potrebbero interessarti anche:
Nella ripresa i granata calano ulteriormente e danno l’impressione di non avere idee quando arrivano negli ultimi 20 metri di campo: manca sempre il passaggio decisivo. La partita si sblocca con la rete del solito Luvumbo. Inzaghi cambia modulo e si affida ad uno spregiudicato 4-2-4 per trovare il pareggio. È di Dia il gol dell’1-1, ma dopo pochi secondi il Cagliari va – di nuovo – incredibilmente in rete con Viola.
Lo stesso Viola causa, involontariamente, un rigore poi trasformato da un freddissimo Boulaye Dia, che sigla la sua doppietta personale e regala il punto ai granata. Il finale è frenetico allo stadio “Arechi” con un forcing finale dei padroni di casa che schierano addirittura cinque attaccanti. Dieci minuti dopo il 90′ l’arbitro Chiffi fischia la fine.
Le pagelle della Salernitana
Costil – Chiamato a sostituire Ochoa. È attento su Luvumbo e Deiola, bravo su Prati. Forse poteva fare un po’ di più sul primo gol degli ospiti, ma la sua partita è buona. 6
Mazzocchi – Zito Luvumbo, con la sua velocità ed esplosività, è un cliente scomodo, ma lui tiene botta. Sale spesso e volentieri, purtroppo è il lontano parente del Mazzocchi apprezzato in passato. 5,5
Fazio – Alla prima di Inzaghi fiducia per l’argentino, che torna titolare dopo due mesi. Partita condotta senza sbavature. Con lo schieramento a quattro il reparto traballa, ma non a causa sua. 6. Dall’83’ Ikwuemesi – Prima offre un cioccolatino a Dia, che infila il gol dell’1-1, poi cicca un tiro nel finale, che avrebbe regalato i tre punti ai granata. Tutto sommato è riuscito ad incidere. 6
Gyomber – Prestaazione con alti e bassi. Quando il Cagliari attacca trema lui così come tutta la struttura difensiva. Bisognerà abituarsi alla difesa a 4. 5,5
Bradaric – Tante imprecisioni e (poche) spinte sulla fascia che non portano i risultati sperati. Perde un paio di palloni che avrebbe potuto passare facilmente ai compagni. 5
Coulibaly – Sotto tono. Nel primo tempo è poco presente e non riesce a fare il suo solito lavoro da motorino in mezzo al campo. 5,5. Dal 76′ Legowski – Prova ad inserirsi nel finale arrembante dei granata. E proprio un suo inserimento porta al pareggio: Viola va in marcatura su di lui e commette l’infrazione che porta al rigore del 2-2. 6
Maggiore – Impiegato davanti alla difesa nel centrocampo a tre, ma non fa il regista. È chiamato a fare il lavoro sporco, senza brillare. Si vede che non detta i tempi, visto che i granata preferiscono giocare sulle fasce e i palloni non passano dai suoi piedi. 5,5
Kastanos – Compassato come mezzala, lento nel tentare il passaggio. Aspetta troppo prima di liberarsi della sfera. 5,5. Dal 55′ Martegani – Perde un pallone velenosissimo che regala, di fatto, il pesantissimo primo gol al Cagliari. 5
Candreva – In avvio appare attivo, quasi rinvigorito dopo le ultime uscite. Nella ripresa, però, cala e oltre ad una conclusione poco pericolosa non fa vedere nulla del suo repertorio. 5,5. Dal 76′ Tchaouna – Spinge sulla destra e prova a creare superiorità numerica. Non sfigura nel finale. 6
Cabral – Premiato come miglior giocatore del mese di ottobre, ma non offre una prestazione all’altezza. Insieme a Candreva prova ad illuminare le offensive granata nel primo tempo, ma Ranieri gli costruisce una gabbia intorno e per lui non è facile. Bravo nel far partite un’azione, impreciso nell’ultimo passaggio. 5,5. Dal 55′ Stewart – Entra e lavora da 9 al centro dell’attacco. Non offre una buona prestazione come contro il Monza, ma riesce a portare via l’uomo, creando spazio per Dia. 6
Dia – Spesso si intestardisce e prova a fare tutto da solo. Va vicino alla rete in un primo tempo da dimenticare. Poi segna i due gol fondamentali nella ripresa e ricorda a tutti che giocatore è. Egoista, efficace, indispensabile. 7
Inzaghi – La squadra dimostra di non avere idee, di non avere gioco. È coraggioso a cambiare modulo, passando alla difesa a quattro, e lo è ancora di più quando, per recuperare, passa prima a quattro e poi a cinque attaccanti. 6