L’esperto di mercato Paolo Bargiggia ha parlato della situazione Salernitana, che dopo la promozione in Serie A, non potrà più avere Lotito come co-patron.
Salernitana, Bargiggia sulla cessione del club
Paolo Bargiggia attraverso il suo sito ufficiale dà importanti novità sulle trattativa per la cessione della Salernitana da parte di Claudio Lotito. Infatti secondo le indiscrezioni riportate dall’esperto di mercato, domani Lotito a Roma incontrerà i rappresentanti del fondo australiano interessato all’acquisto. Infatti:
«Domani potrebbe essere il giorno giusto per capire qualcosa in più sul futuro della Salernitana quando mancano 25 giorni al prossimo 25 giugno; data limite per l’iscrizione del club campano alla serie A, attraverso la cessione della proprietà attualmente nelle mani di Lotito e del cognato Marco Mezzaroma. Nello studio di Claudio Lotito che detiene il 51% del pacchetto azionario del club appena promosso in serie A, torneranno per la seconda volta i rappresentanti del Fondo di investimento australiano intenzionato a rilevare tutta la Salernitana».
L’incontro di domani tra Lotito e il fondo australiano
«Ricordiamo che nel corso del primo appuntamento lo scorso venerdì 21 maggio, Lotito aveva valutato il club una cifra vicina agli 80 milioni di euro. Cifra piuttosto alta per il valore reale del mercato attuale ma non tale da spaventare gli australiani, portati ad investire in Italia dall’imprenditore Alessandro Nuccilli. Ma che pieghe prenderà l’incontro romano? E’ evidente che sulla Salernitana e sulle mosse di Lotito c’è una certa pressione, determinata dall’ansia dei tifosi che non vogliono perdersi la serie A guadagnata sul campo e dalle attenzioni di Federcalcio e Lega sulle prossime mosse».
«La sensazione è che Lotito, almeno inizialmente, non non abbia ancora una gran voglia di vendere il club, al massimo sembra disposto a cedere la sua quota del 51% per mantenere il restante pacchetto azionario al 49% nelle mani di Mezzaroma; blindando però la Salernitana in un trust in modo tale da separarne la gestione dalla proprietà. Ma, su questo tipo di blind trust non c’è certezza che, in base alle Norme Federali, l’iscrizione in A possa essere accettata. A questo punto sarà importante capire le reali intenzioni di Lotito di fronte al Fondo australiano. Quest’ultimo, come abbiamo spiegato, non sembra intenzionato a voler condividere l’investimento con un socio così ingombrante come Mezzaroma; soprattutto senza poi avere certezze sull’iscrizione in serie A».