Salernitana-Ascoli, sfida tra i due, interessanti, numeri 17 che, con ogni probabilità, si troveranno di fronte nella gara di sabato prossimo allo stadio Arechi. Stiamo parlando di Alessio Da Cruz ed Emmanuele Cicerelli, autentiche rivelazioni di questo primo scorcio di stagione. Stesso numero di maglia, ma con caratteristiche diverse.
Sfida tra… le credenze popolari e il numero “17”
Il 17 è un numero storicamente controverso e, per certi versi, più temuto d’Italia. Esiste addirittura una patologia denominata “eptacaidecafobia”, che consiste nella paura del suddetto numero. I pregiudizi che lo costellano solo legati, soprattutto, alla cultura popolare. Come chiunque saprà, ad esempio, nella Smorfia napoletana è identificato con la “disgrazia”. Nel calcio, invece, questo numero non sembra turbare più di tanto. Tanti giocatori, infatti, hanno associato la propria carriera al numero in questione. Cristiano Ronaldo, non uno qualsiasi, nella sua nazionale ha mosso i primi passi con il 17 sulla schiena perchè il 7, tanto amato dal portoghese, era di proprietà di un certo Luis Figo. Un altro 17 che si fa fatica a dimenticare è sicuramente David Trezeguet. Il Cobra di Rouen, con la maglia della Juventus, ha realizzato 138 reti in 245 partite, infischiandosene altamente della cabala.
I “17” a confronto: Cicerelli contro Da Cruz
A quanto pare, anche i due calciatori presi in analisi non sembrano subire alcun tipo di pressione o sfortuna particolare. Alessio Da Cruz nasce ad Almere il 18 Gennaio 1997. Muove i primi passi nel mondo del calcio nelle illustri giovanili dell’Ajax, dove cresce insieme a Ziyech. Dai lancieri si sposta all’Almere, squadra della sua città natale, dove resta fino ai 17 anni. Viene poi ceduto al Twente dove rimane per tre anni e in cui, appena maggiorenne, fa il suo esordio in Eredivise. Qualche anno più tardi, viene girato in prestito al Dordrecht per farsi le ossa in Ereste Divisie, il campionato cadetto olandese. In maglia biancorossa colleziona 28 presenze condite da 5 gol.
Le sue prestazioni di alto livello attirano l’attenzione di molte squadre tra cui quella del Novara che, nel 2017, lo preleva a titolo definitivo. In terra piemontese si fa conoscere al calcio italiano disputando 6 mesi di buon livello in Serie B, in cui segna 5 gol in 19 apparizioni. Nel gennaio 2018 esordisce in Serie A con la maglia del Parma, prima del prestito ancora in cadetteria allo Spezia. Da quest’anno milita nell’Ascoli, dove ha già conquistato i tifosi a suon di giocatore d’autore e gol, ben 6 in 11 partite disputate. L’olandese può essere definito come un attaccante dalla tecnica cristallina e dal discreto fiuto del gol. Senza dubbio, un talento da tenere d’occhio per il futuro.
Emmanuele Cicerelli, prima dell’infortunio, è stata la piacevole rivelazione di questo primo scorcio di campionato. Ritornato dal prestito al Foggia, nel corso del ritiro estivo ha ben impressionato Gian Piero Ventura e il suo staff. Dato per sicuro partente, il folletto pugliese ha letteralmente conquistato l’ex CT della Nazionale. Nel 3-5-2 tanto caro a mister Ventura, Cicerelli sembra trovarsi perfettamente a suo agio, sciorinando prestazioni di alto livello per la categoria. Dribbling, assist al bacio e tanta corsa per l’ex centrocampista di Foggia e Paganese a cui, finora, è mancato solo il gol.
L’infortunio al polpaccio rimediato quasi due mesi fa, però, ne ha rallentato la crescita che, fino a quel momento, sembrava esponenziale. Chissà che non possa ritornare il Cicerelli di inizio stagione proprio dalla prossima gara contro l’Ascoli, magari realizzando il primo gol con la maglia granata sotto la Curva Sud Siberiano.