Andrè Anderson, con un bel piazzato, ha regalato alla Salernitana 3 punti d’oro contro l’Ascoli. Il trequartista italobrasiliano torna al gol dopo quasi 22 mesi di digiuno, l’ultima rete la segnò al Lecce nel gennaio 2019.
La Salernitana sorride grazie ad Anderson
Sorride la Salernitana ma, soprattutto, sorride e si toglie un peso da dosso Andrè Anderson; il 21enne trequartista, infatti, ha rotto il digiuno del gol dopo un’assenza di ben 22 mesi. La sua seconda e, fino a ieri, ultima rete in granata è stata siglata ai danni del Lecce nel gennaio 2019 ma, in quell’occasione, è servita a poco. Nell’anno agli ordini di Simone Inzaghi, complice la concorrenza ed una posizione in campo a lui non congeniale, ha tutt’altro che brillato; solamente 7 gettoni tra campionato e coppa e zero gol o assist.
Il ritorno a Salerno, piazza che lo ha da subito ri-accolto a braccia aperte, è servito proprio a metterlo in condizione di riprendere ciò che aveva interrotto, la sua crescita professionale. In queste prime uscite stagionali sta raccogliendo solo scampoli di partite, ma contro Pisa e Vicenza ha brevemente illuminato la scena con alcune magie. Contro l’Ascoli, poi, la rete che, come si augurano i tifosi, darà il via ad un’altra scalata verso grandi successi. Nel 4-4-2 di Castori, purtroppo, non trova grande spazio, ma in un più sbarazzino 4-2-3-1, magari partendo alle spalle dell’unica punta o sull’out mancino… potrebbe essere micidiale. Il tecnico, in realtà, gli sta concedendo scampoli per testarlo e rodarlo, ma con la Sampdoria martedì o la Reggiana sabato, siamo certi che potrebbe debuttare dal 1′. Intanto ieri, seppur partendo dalla panchina, ha detto la sua.
Anderson – Altro scampolo di partita per il trequartista italo-brasiliano che, a differenza delle altre occasioni, entra e spezza l’equilibrio con un piazzato chirurgico che beffa Leali. Si limita a pressing ed a difendere il risultato in quanto il campo non gli permette di effettuare le sue amate serpentine palla al piede. Match-winner, 6,5.