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Salernitana all’Olimpico, all-in contro Mourinho

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La Salernitana insegue ancora il difficile sogno salvezza dopo aver perso un’altra occasione per accorciare in classifica contro il Torino.

Visti i risultati di Venezia e Cagliari, i tre punti col Torino sarebbero stati pesantissimi contro una squadra che ha comunque perso, nel recente passato, con tutte le dirette avversarie dei granata. E invece è arrivata l’ennesima sconfitta della stagione, i risultati parlano chiaro, come freddamente osservato anche dal presidente Iervolino nell’analisi settimanale.

L’ultima vittoria risale ormai quasi a tre mesi fa, dal lontano 9 gennaio contro il Verona, all’Arechi invece la vittoria manca da sei mesi, 1/0 di misura sul Genoa con Castori in panchina.

Le percentuali di salvezza sono ormai bassissime, meno del famoso 7% annunciato da gli addetti ai lavori all’indomani del mercato di gennaio. Sabatini lo aveva preso come riferimento per la sfida della Bersagliera ma i risultati latitano. Nessuna vittoria ancora per mister Nicola, solo qualche pareggio oltre alle sconfitte con Inter, Juve e Toro.

Con l’arrivo di Nicola è cambiato l’atteggiamento in campo della squadra, più propositivo, ma i risultati sono rimasti quasi invariati e il calendario di certo non aiuta. Oggi tocca incrociare i guantoni con la Roma di Mourinho, squadra forte e in forma, sebbene reduce da un inatteso KO in Conference League. La matematica non condanna ancora i granata che, con le partite da recuperare, sono ancora potenzialmente a 3 punti dalla salvezza. Partite che però devono essere comunque giocate e vinte, cosa non semplice vista la difficoltà dei granata ad ottenere i tre punti.

Sono soltanto tre le vittorie in campionato finora (29 giornate).

Bisognerà reggere l’urto anche in casa dei giallorossi. Il rischio è che la squadra molli mentalmente, prima del dovuto. Uno dei compiti principali di mister Nicola sarà quindi quello di tenere accesa la speranza, di credere che il miracolo si può ancora compiere. Una vittoria potrebbe scacciare via tante paure e incertezze e sbloccare mentalmente la squadra e magari far svoltare davvero la stagione proprio quando si è sull’orlo del precipizio. 

La speranza, ultima a morire, induce a crederci sino alla matematica retrocessione ma una società lungimirante, come è quella granata, avrà sicuramente già in mente un piano B in caso di ritorno nel torneo cadetto. Giusto, quindi, testare il gruppo per verificare chi di esso potrà fare parte della Salernitana targata 2022/2023. 

Una programmazione accurata, che parta già da giugno, per avere una rosa completa all’80%già a fine luglio; una mission che rappresenterebbe un punto di partenza importante per una squadra chiamata al pronto riscatto. E chissà, che calciatori come Mikael, Mousset, Bohinen non mostrino qualità tali da spingere patron Iervolino ad investire sul loro cartellino e trattenerli a titolo definitivo a Salerno. Naturalmente, programmare il prossimo futuro, neanche tanto lontano, non significa che l’attuale Salernitana sia chiamata a chiudere da comparsa questo difficile torneo. Tutt’altro. Crederci, ma dimostrandolo sul campo, è il modo migliore per ripagare, almeno in parte, l’impagabile sostegno offerto dalla torcida granata.

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