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Salernitana: tutti gli allenatori dell’era Lotito-Mezzaroma

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Focus sugli allenatori dell’era LotitoMezzaroma. Numerosissimi gli avvicendamenti in 9 anni, specialmente dal ritorno in cadetteria.

Gli allenatori dell’era Lotito-Mezzaroma

Dalla stagione 2011-2012, che segnò l’avvento della nuova proprietà romana, il cambio di allenatore è stato pressoché una costante. Un modus operandi che, sostanzialmente, fa il paio con le continue rivoluzioni tecniche in termini di calciatori. Nella prima annata in Serie D, la squadra viene affidata a Carlo Perrone, il quale, dopo aver conquistato la promozione con non poche difficoltà, non venne riconfermato per la stagione successiva. Al suo posto giunge a Salerno Beppe Galderisi, salernitano di nascita, ma veronese d’adozione. L’approdo di Nanu alla corte di Lotito e Mezzaroma, però, non sortisce gli effetti sperati. Un solo punto conquistato in tre partite spingono la proprietà a cambiare la guida tecnica, soprattutto dopo i mugugni della piazza. Tuttavia, la squadra è attrezzata per vincere il campionato e, con il ritorno in panchina di Perrone, la Salernitana centra il ritorno in Serie C1.

L’anno di transizione e il ritorno in Serie B

Proprio quando la riconferma dell’ex tecnico del Pescina sembrava scontata, dissidi con il club portano alla risoluzione del contratto. Il nuovo allenatore Sanderra, però, dura poco, a causa di risultati altalenanti e di un ambiente piuttosto avverso. Ecco, quindi, il terzo ed ultimo ritorno di Perrone, che non riesce fare tanto meglio del suo precedessore. E così, con l’avvento di Fabiani, si assiste ad un nuovo ribaltone. La panchina granata viene affidata ad Angelo Gregucci, con un passato a Salerno nell’ultimo anno di presidenza Aliberti. La Salernitana alla fine, tra mille difficoltà, termina la stagione in nona posizione. Ultimo posto utile per accedere ai play-off promozione. L’avventura agli spareggi, però, dura appena una partita. I granata, infatti, vengono superati al vecchio “Matusa” dal Frosinone per 2-0. Eliminazione che, tanto per cambiare, causa l’ennesimo cambio di guida tecnica.

Per la stagione 2014/2015, la società costruisce una squadra importante per puntare alla promozione diretta affidandola a Mario Somma, tecnico legato alla città e di comprovata esperienza. Tuttavia, prima dell’inizio del campionato, dei dissidi con Fabiani causano l’allontanamento volontario dell’ex calciatore granata. La guida tecnica, dunque, in fretta e furia viene affidata a Leonardo Menichini, storico vice di Carlo Mazzone ai tempi del Brescia. Alla fine, nonostante alcune divergenze con la piazza, il tecnico toscano ottiene la promozione in B e con pieno merito.

Il quinquennio in Serie B

Nonostante l’ottimo risultato, l’approdo in B sancisce l’ennesimo ribaltone tecnico. Fuori Menichini, dentro Torrente. Con il tecnico cetarese, però, i risultati latitano e, con la squadra in piena zona retrocessione, la società opta per il ritorno di Menichini, che salva la Salernitana ai play-out contro il Lanciano. Nella stagione 2016-2017 è la volta di Beppe Sannino, chiamato per trascinare la squadra ai play-off. Tanto per cambiare, però, i risultati non arrivano, e alla 17ª giornata, l’ex tecnico del Palermo viene sollevato dall’incarico. Al suo posto Alberto Bollini, tecnico, fino a quel momento, della Primavera della Lazio. Alla fine, il trainer nativo di Poggio Rusco ottiene un decimo posto e, per la prima volta nell’era Lotito-Mezzaroma, la riconferma anche per la stagione successiva. Il campionato 2017-2018 sembra finalmente sorridere ai granata, capaci di inanellare una lunga serie di risultati utili consecutivi. Nel mese di dicembre, però, la luce si spegne, e la Salernitana perde sempre più terreno dalla zona play-off. Il 12 dicembre, dunque, ecco l’ennesimo avvicendamento in panchina. Al posto di Bollini, ecco Stefano Colantuono, che traghetta i suoi al dodicesimo posto finale.

La sciagurata stagione 2018-19 e l’arrivo di Ventura

La stagione 2018-2019 si apre con grandi aspettative da parte della piazza. La Salernitana di Colantuono, seppur non bella da vedere, parte forte, rimanendo stabilmente nelle prime posizioni fino al mese di novembre. Tanto per cambiare, nelle ultimissime settimane che precedono il Natale, arriva il sistematico periodo di flessione dei granata. Alla fine, il 18 dicembre, l’ex tecnico del Bari rassegna le dimissioni per motivi personali, dopo tre sconfitte consecutive e con la squadra al decimo posto a -2 dai play-off. Con l’addio di Colantuono, ecco il Gregucci ter, ma i risultati, per usare un eufemismo, stentano ad arrivare. La Salernitana cade in una sorta di stato depressivo/comatoso, che per poco non costa la retrocessione diretta. Per dare una scossa all’ambiente, la proprietà richiama in panchina Leonardo Menichini, già autore di una salvezza ai play-out 4 stagioni prima, per le ultime due, decisive gare. L’ex tecnico, tra le altre, del Crotone, alla fine centra l’obiettivo salvezza, salvo poi essere dirottato nelle giovanili della Lazio al termine della stagione.

La stagione 2019-2020, si apre nel segno di Gian Piero Ventura. Reduce da due esperienze “non propriamente” positive sulle panchine dell’Italia e del Chievo, il tecnico genovese decide di rimettersi in gioco proprio a Salerno. Considerato il curriculum importante, e l’indiscusso valore tecnico, tutto lascia presagire ad una stagione da protagonisti… o quasi. Ventura, come già accaduto a quasi tutti i suoi predecessori, parte forte, con 3 vittorie nelle prime 3 giornate. Tutto sommato, prima dello stop causato dalla pandemia da Coronavirus, la Salernitana oscilla tra le prime posizioni, pur rimanendo ben salda nella zona play-off.

Dalla ripresa dopo il lockdown fino ad oggi

Dalla ripresa del campionato in poi, però, qualcosa si rompe. Dieci punti nelle ultime dieci gare, infatti, non bastano alla Salernitana per centrare la qualificazione agli spareggi promozione, beffata in extremis da Empoli e Chievo. Il giorno dopo la fatale sconfitta contro lo Spezia, che sancisce il secondo decimo posto della Salernitana dal ritorno in B, Mister Libidine rassegna le sue dimissioni. Il resto è storia recente, con la panchina affidata pochi giorni fa a Fabrizio Castori, già a Salerno nella stagione 2008-09 sotto la gestione Lombardi.

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Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Cronache di Salerno, TuttoSalernitana, Granatissimi ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa, e attualmente conduce due programmi sportivi a RCS75 - Radio Castelluccio, Destinazione Sport e Destinazione Arechi. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.

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