Si spostano gli equilibri?
Finalmente è finita una fase del calciomercato per la Salernitana. Ancora un po’ di pazienza e si potrà tornare sui gradoni a soffrire come ogni week-end. Mancano ancora dei colpi in uscita, ancora degli esuberi ma Colantuono può lavorare su un gruppo che appare completo e, forse, è la prima volta che si può fare simile affermazione. Troppo spesso, infatti, in passato ci si era affidati ai classici jolly, agli adattati che finivano per essere dei disadattati, ai fuori ruolo. La Salernitana a oggi è completa, se volessimo muovere un piccolo appunto si potrebbe dire che forse sulla sinistra si poteva fare qualcosina in più, evidentemente scopriremo un grande Pucino anche sull’emisfero sinistro, logico e pratico.
In porta c’è il pivot più forte degli ultimi anni in Serie B, Micai e il suo secondo non è da meno: Vannucchi, il più forte della C. Nel gioco di Colantuono servono sei difensori; in rosa però ce ne sono cinque ma oggi dovrebbe firmare Migliorini. Poi con i ritorni in reparto di Casasola dal centrocampo e Bernardini dall’infermeria, sarà difficile passare. Il centrocampo sembra essere il reparto che potrebbe dare le maggiori soddisfazioni; ci sono Castiglia, Odjer, Palumbo, Di Gennaro, Djavan Anderson… si potrebbe continuare ma già tra questi uscirebbero i titolari certi. Quando in attacco si ha una certo Rosina si può sempre sognare! Quest’anno però puoi aggiungere un Bocalon con un anno di esperienza in più, due arieti come Vuletich e Djuric; poi c’è Orlando il quale è un po’ in credito con la sorte, poi Jallow in fase di ascesa nel calcio cadetto e già un punto fermo della propria nazionale. Poi c’è curiosità per l’altro Anderson, André: già il club di provenienza lascia sognare, il Santos di Pelé. E se restasse anche Volpicelli…
Ad una settimana circa dall’inizio del campionato di Serie B, uno dei più difficile degli ultimi anni. La Salernitana si presenta con tutti i tasselli in ordine, ha l’allenatore giusto, ha i giocatori giusti e riconquisterà il suo pubblico e l’affaire Bari ha dimostrato, in qualche modo, che un futuro può averlo anche la Salernitana. Quest’anno sognare si può.