Roma e Salernitana si affrontano all’Olimpico per la trentacinquesima giornata. Di seguito, le pagelle dei granata e un breve racconto di questa ostica trasferta nel Lazio.
Roma-Salernitana: 2-2 e granata da record
Largo turnover per la Roma e qualche cambiamento last-minute per i granata nelle formazioni. Mourinho fa riposare Mancini, Cristante, Pellegrini, Matic ed Abraham, mentre è costretto a rinunciare agli indisponibili Celik e Spinazzola. Recuperati pienamente El Shaarawy e Smalling che tornano titolari, solo panchina per Dybala. Belotti guida l’attacco supportato da Solbakken e Wijnaldum, con spazio anche per Tahirovic, Zalewski, Camara e Bove. Sousa, invece, fa giusto qualche accorgimento: Gyömbér e Daniliuc prendono posto in difesa, a centrocampo Bohinen e Kastanos subentrano a Vilhena e Mazzocchi, mentre Piątek vince il ballottaggio con Botheim per guidare l’attacco.
La Salernitana parte forte e trova subito il gol del vantaggio al 12′: pallone tagliato di Coulibaly e pallonetto volante di Candreva a beffare imparabilmente Rui Patricio. Sull’1-0, i granata prendono consapevolezza dei propri mezzi e mancano con Kastanos e Bohinen due buone opportunità per raddoppiare. La Roma non resta a guardare e va vicina al pareggio in paio di occasioni con El Shaarawy e Zalewski, senza però trovare lo specchio della porta difeso da Ochoa. Il polacco ci riprova di nuovo nel finale di tempo direttamente su punizione, ma Ochoa è attento e blocca in due tempi.
Proprio nel recupero del primo tempo, i giallorossi riescono a trovare il pareggio con Ibanez su azione da calcio d’angolo, ma l’arbitro Colombo annulla su suggerimento del VAR per fallo di mano di Belotti.
Finito il primo tempo sul punteggio di 0-1, Mourinho getta subito nella mischia Matic, Pellegrini e Llorente al posto di Tahirovic, Solbakken e Ibanez. Al 47′, i giallorossi trovano il pari con El Shaarawy, abile nel ribadire in rete una punizione di Pellegrini respinta malamente da Ochoa.
La Roma di inizio ripresa è arrembante e la difesa della Salernitana inizia a scricchiolare in maniera pericolosa. Nel momento di maggiore difficoltà per i granata, arriva il nuovo vantaggio degli uomini di Sousa al 54′: lancio di Candreva agganciato da Piątek, il quale mette in mezzo un pallone che Dia deve solo appoggiare in rete con il tacco. 1-2 ed entusiasmo sempre crescente nel settore ospiti dell’Olimpico.
Sousa si gioca la carta Mazzocchi al posto di un acciaccato Kastanos e il laterale napoletano mette in enorme apprensione la difesa giallorossa con una percussione al 65′ arrestata solo da un grande intervento di Pellegrini. Percependo la difficoltà provata dalla squadra, Mourinho si gioca il tutto per tutto inserendo Abraham al posto di Wijnaldum. Sousa, dall’altra parte, risponde inserendo Lovato e Vilhena per Gyömbér e Bohinen. Nel frattempo, Mourinho perde per infortunio Camara, sostituito da Cristante.
Sousa risponde con un doppio cambio particolare: fuori Pirola e Candreva, dentro Troost-Ekong e Botheim. Sono tre le punte schierate dal tecnico granata sul punteggio di 2-1 all’Olimpico. All’81’, Abraham ha l’occasione per pareggiare i conti di testa, ma Ochoa blocca sicuro la sfera. La Roma insiste e Cristante tenta la fortuna all’ingresso in area, ma Vilhena fa da schermo e devia in angolo. All’83’, però, la Roma trova il pareggio con Matic, lesto nel ribadire in rete un tiro di Llorente respinto da Lovato.
La Roma crede nella possibilità di ribaltare la partita e inizia a prendere d’assalto la porta di Ochoa. Al 91′, brivido lunga la schiena dei granata quando Cristante non riesce a sfruttare un ottimo pallone di Abraham “passandolo” ad Ochoa di testa.
Nel finale di gara saltano i nervi con espulsione per entrambe le panchine, ma alla fine il pari resiste. Il 2-2 permette alla Salernitana di superare il record di punti in A giungendo a 39 punti, mentre la Roma dovrà passare necessariamente per la vittoria dell’Europa League se vorrà partecipare alla prossima Champions League.
Le pagelle dei granata: Dia, Coulibaly e Candreva solide certezze
Ochoa – Nel primo tempo meno dell’ordinaria amministrazione, ma sulla punizione di Pellegrini ribadita in rete da El Shaarawy poteva e doveva fare meglio. Incolpevole in occasione del gol di Matic. 5,5.
Daniliuc – Gara attenta, anche se El Shaarawy gli dà parecchio filo da torcere. Si fa ammonire ingenuamente per perdita di tempo, cosa che lo costringerà a saltare la gara contro l’Udinese. 5,5.
Gyömbér – Ritorna al centro della difesa e si vede. Agisce con vigore e personalità almeno fino a quando non è costretto ad uscire per crampi. Ammonito, salterà l’ultima in casa in quanto diffidato. 6,5. Dal 71′ Lovato – Salva un gol praticamente fatto su Llorente, ma nulla ha potuto per evitare la ribattuta di Matic. 6.
Pirola – Almeno un paio di chiusure provvidenziali nel primo tempo ad evidenziare la crescita del calciatore in questo ultimo periodo. Nel secondo tempo tiene botta al possibile ritorno di fiamma della Roma. 6,5. Dal 77′ Troost-Ekong – Entra nel momento di maggiore pressione della Roma, ma non riesce ad impedire il ritorno dei giallorossi. 6.
Kastanos – Schierato a sorpresa la posto di Mazzocchi sulla destra, il cipriota interpreta il ruolo in maniera ordinata e diligente, senza commettere sbavature. 6. Dal 59′ Mazzocchi – Appena entrato, semina il panico sulla destra, facendo ammattire il povero Zalewski. Il giocatore sta bene e vuole dare il suo contributo per il finale di campionato. 6,5.
Bohinen – Grintoso e sempre nel vivo dell’azione, il norvegese sembra essersi ricordato che tipo di giocatore fosse lo scorso anno. Nel secondo tempo cala vistosamente, ma la prova del regista ex CSKA Mosca resta comunque un notevole passo in avanti. 6. Dal 71′ Vilhena – Fa quello che può per arginare le avanzate della Roma, ma anche lui deve arrendersi in occasione del gol di Matic. 6.
Coulibaly – L’assist per il gol di Candreva è un’opera d’arte da esporre al Louvre. Per il resto, la solita corsa a perdifiato in mezzo al campo, impreziosita da un paio di chiusure fondamentali in fase di ripiegamento. 7.
Bradaric – Molta meno spinta rispetto al solito, ma anche più sicurezza in difesa. Lavoro oscuro, ma prezioso per mantenere l’equilibrio in mezzo al campo. 6.
Candreva – Dopo il pallonetto con la Lazio, il romano si ripete anche contro i giallorossi con un’acrobazia da attaccante vero. Nella ripresa, è lui ad ispirare l’azione del secondo gol granata con un lancio illuminante per il “pistolero”. Di gran lunga il migliore in campo della Bersagliera. 7,5. Dal 77′ Botheim – Non ha modo di dare il suo contributo nel convulso finale di gara. s.v.
Dia – Più lavoro di fatica che di finalizzazione per il senegalese nel primo tempo. Nella ripresa, riesce in quello che sa far meglio: fare gol. E non lo fa neanche in modo banale. 7.
Piątek – Solita generosità al servizio dei compagni. Lavora un grande pallone in occasione del nuovo vantaggio di Dia. 6,5.
Sousa – Gara interpretata in maniera coraggiosa, con Mazzocchi fatto partire dalla panchina e lo schieramento delle tre punte sul secondo vantaggio. Ha sicuramente poco da rimproverare ai suoi dal punto di vista dell’impegno e della disciplina. Il record di punti passa anche dal suo lavoro nella testa dei giocatori. 7.