Domani la Salernitana sarà di scena a Lecce. L’occasione è il III° turno di Coppa Italia. Roberto Breda quest’anno proseguirà la sua avventura sulla panchina del Livorno. Lui, un vero appassionato granata, ha allenato Giannetti il quale, in forza alla Salernitana, sembra stia spingendo Djuric sul mercato.
I pensieri di Breda, tra Giannetti e… Masinga
Sempre disponibilissimo Roberto Breda quando si presenta ai nostri microfoni. Intervistarlo rimane un piacere, lui che è rimasto nel cuore dei salernitani come pochi. Attaccato alla maglia granata, ha saputo portare quella fascia da capitano con orgoglio e umiltà, sacrificio e dedizione. Un punto di riferimento rimasto inalterato anche quando dal campo è passato alla panchina. Oggi lo ritroviamo avversario dei granata in campionato, in veste di allenatore del Livorno. Mister Breda ci parla della Salernitana prima di tutto, poi passa per Giannetti, ed arrivare, infine, a Masinga, suo compagno di squadra nel campionato 1996-1997. Phil Masinga è prematuramente scomparso all’età di 49 anni.
Un Roberto in versione ultras
Vediamola da fuori, da tifoso: il prossimo campionato, si spera, possa mettere alle spalle un torneo da incubo per i colori granata, vissuto con la paura di retrocedere. Tu cosa ti aspetti?
«Mi aspetto, da parte dei granata, un grande campionato. La dirigenza ha scelto un tecnico di assoluto valore con grandissima voglia di rivalsa. Sta costruendo un’ottima squadra e credo che saranno protagonisti del torneo».
Eppure il malcontento sembra non si riesca ad accantonare. La gente si è sentita presa in giro. Non basteranno qualche nome altisonante, ora servono i fatti. Da tecnico sai che alla fine a parlare sono i fatti.
«Servono solo i risultati… questi mettono sempre tutti d’accordo. I risultati del campo sono l’unica verità alla fine. Il campionato scorso si è rilevato al di sotto delle aspettative. Se dovesse andare in maniera diversa il prossimo, tutto verrebbe dimenticato e l’entusiasmo si rivelerebbe subito, all’improvviso».
Eccolo l’allenatore, mister Breda
Da tecnico ora. Hai avuto Giannetti alle tue dipendenze. Che tipo è?
«Giannetti è un ottimo giocatore ed è un bravissimo ragazzo. Sono contento che sia a Salerno. Devo dire però che mi dispiace non averlo più, lo avrei allenato ancora molto volentieri».
L’impressione ora è nelle gerarchie di Ventura, abbia scalzato Djuric.
«In questo momento le gerarchie sono relative, c’è ancora tutto da dimostrare per ogni giocatore. Dal punto di vista interno al club non posso sapere se è una decisione della società e quindi scelte definitive…».
Ne hai visti di attaccanti a Salerno. Chi ricorda di più?
«Ho giocato con tanti calciatori molto forti, ma il mio pensiero va molto spesso a Phil Masinga. Non c’è più da un po’ di tempo ma mi dispiace veramente molto».