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Roberto Breda, il doppio ex di SPAL-Salernitana: “Banco di prova importante per i granata”

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Roberto Breda, storico capitano dell’ultima Salernitana in Serie A, prima di vestire il granata ha giocato una stagione alla SPAL. In vesti da doppio ex ci ha detto la sua sull’attuale Serie B, falcidiata e falsata dalla pandemia da COVID-19, e sul suo futuro in panchina.

Roberto Breda: “SPAL e Salernitana due ottime squadre”

Nel 1992-1993 Roberto Breda veste la maglia della SPAL; stagione non molto positiva per l’allora 23enne trevigiano che, a fine campionato, retrocederà in Serie C1 con la squadra estense.

La stagione successiva, dopo una parentesi lampo alla Sampdoria, Breda approderà alla Salernitana. Proprio in granata il centrocampista vivrà la sua parentesi più bella da calciatore; Breda sarà infatti protagonista prima, e capitano poi, della squadra che verrà promossa dalla Serie C1 alla Serie A. Lasciati i granata dopo l’amara retrocessione del 1999, vi ritornerà per chiudere la sua carriera con altre due stagioni tra il 2003 ed il 2005.

Il rapporto con la piazza, inoltre, verrà consolidato dall’incarico di assessore allo sport e, soprattutto, dalla guida della prima squadra nell’indimenticabile, quanto sfortunata, stagione 2010-2011.

L’intervista

Venerdì sera al “Mazza” si preannuncia una partita spumeggiante. La SPAL s’è ripresa dopo un inizio altalenante e la Salernitana cerca continuità per poter mantenere i piani alti; abbiamo raggiunto telefonicamente un doppio ex che, non ce ne vogliano a Ferrara, ha lasciato alla Salerno sportiva un ricordo indelebile, Roberto Breda. Il tecnico ha parlato a tutto tondo sulle sue esperienze con i club ed ha detto la sua su questa caotica Serie B.

La SPAL ha sofferto l’ambientamento in seguito alla retrocessione, mentre la Salernitana è partita molto bene, ben figurando anche con la Sampdoria in Coppa Italia. Si aspettava quest’inizio da entrambe le squadre?

«La SPAL ha un ottimo organico ed il passaggio dalla A alla B non è mai facile, ha bisogno di tempo. La Salernitana è una delle squadre più scorbutiche da incontrare, con un grande potenziale in attacco ed un ottimo tecnico che stimo molto. L’unica incognita per i granata era lo scetticismo intorno alla squadra, ma il campo sta dimostrando tutt’altro».

Dopo la fine dell’era Ventura la Salernitana è ripartita da Castori. Il tecnico marchigiano ha ripreso in parte quanto visto di buono col suo predecessore, secondo lei questa Salernitana a cosa può ambire a fine campionato?

«Castori e Ventura non hanno moltissimo in comune dal punto di vista tecnico-tattico, ma sono due espertissimi. La squadra ha un reparto offensivo di primo rilievo, ha rinnovato poco mantenendo la stabile ossatura dell’ultimo torneo, in più ha valide pedine pronte a subentrare. La sfida di Ferrara sarà un’ottimo banco di prova per farci capire a cosa potrà ambire, qualora facesse risultato sarebbe un segnale di scossa importante».

I granata nell’ultimo week-end sono stati involontari protagonisti del caso Reggiana. Un suo parere su quanto accaduto?

«Non voglio e non posso espormi su quanto accaduto. Temo, però, che ci saranno altri casi come quello della Reggiana. Il famoso protocollo sottoscritto da tutte le società parla chiaro, fermare il calcio sarebbe impensabile per tutte le persone che lavorano intorno ad esso».

Dopo quanto detto, come giudica questa Serie B? I rinvii ed altre eventuali partite assegnate a tavolino andranno inevitabilmente a falsare il regolare prosieguo del campionato…

«Falsare non credo, le defezioni comunque possono colpire chiunque. L’importante è continuare a giocare e scendere in campo per tutte le famiglie che vivono con il calcio».

Nonostante abbia dei trascorsi con entrambe le casacche, il paragone non reggerebbe. Ci sono comunque momenti particolari che ricorda dell’esperienza a Ferrara?

«A Ferrara ho vissuto un campionato importante per vari motivi, belli e brutti. Innanzitutto il mio primo anno di matrimonio, ricordo anche il calore della piazza ad inizio torneo, qualcosa di magico. Purtroppo, però, la situazione precipitò con il coinvolgimento del presidente nell’inchiesta di Tangentopoli; l’ambiente si demotivò con il suo arresto e a fine campionato retrocedemmo in Serie C1. Un peccato per la conclusione, ma, come detto prima, porto lo stesso con me svariati bei ricordi».

Qualche aneddoto, invece, curioso sull’esperienza in granata?

«Beh, li avrò raccontati tutti, però, in vista di SPAL-Salernitana, mi viene in mente la vittoria che centrammo a Ferrara nel 2010-2011. Gli estensi erano primi in classifica e noi riuscimmo a vincere 2-1 in casa loro. Peccato che quel campionato finì in malo modo, ma porterò con me tantissimi bei ricordi».

Al momento lei è senza squadra, c’è però qualcosa che bolle in pentola?

«Qualcosa c’è, è appena cominciato il mese di novembre e la situazione per alcune squadre deve ancora ben delinearsi. Seguo moltissime società, ma sono sereno, qualora arrivasse qualche proposta concreta, la valuterei».

Il ritorno a Salerno, resta un sogno? In estate, prima dell’ufficialità di Castori alcune voci l’hanno accostata alla panchina granata, solo voci?

«A Salerno ho moltissimi amici, magari qualcuno di loro avrà messo nell’aria questa voce (ride, ndr). Ho molto rispetto per Castori, per la sua storia in panchina e per il suo modo di lavorare. Spero, per il bene suo e della città, che tutto vada al meglio».

Un pronostico secco per venerdì sera?

«Non è mai il caso di fare pronostici, ripeto però quanto detto, se la Salernitana riuscirà a fare risultato, potremo cominciare a capire tante cose».

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Luigi Lodato
Luigi Lodato
Luigi Lodato nasce a Salerno nel 1993. Residente a Roccapiemonte, ridente cittadina dell'Agro, si avvicina al giornalismo ad inizio 2010 sulle onde radio di Radio Blue Star, grazie alla quale ottiene l'iscrizione all'albo dei pubblicisti nel 2012. Fino al 2015 è corrispondente e reporter per la radio e svariate testate giornalistiche dell'Agro. Ritorna a scrivere nel 2017 sul sito tematico Granatissimi e, dal 2018, entra nella famiglia di SalernoSport24 come redattore per divenire, in seguito, caporedattore e responsabile alle interviste. Qualche citazione, tanta imparzialità ed un pizzico d'ironia per invogliare alla lettura, buon viaggio sul nostro giornale!

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