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Verso Reggina-Salernitana: in esclusiva il doppio ex Franco Colomba

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Franco Colomba a SalernoSport24 da doppio ex, parla di RegginaSalernitana e della sua esperienza sulla panchina di entrambe le squadre. L’allenatore bolognese infatti, tra la seconda metà degli anni novanta e i primi del duemila, ha lavorato sia a Salerno che a Reggio Calabria.

Colomba: “Salernitana e Reggina nel cuore”

Nel luglio del 1995 iniziò la sua avventura in serie B con la Salernitana. Con  i granata sfiorò la promozione in A chiudendo il primo campionato al quinto posto in classifica. Poi l’esonero e l’esperienza con la Reggina sempre in serie B e poi nella massima serie.

Due piazze speciali in cui ha lasciato il cuore. Colomba tra passato e presente commenta anche il campionato delle due squadre che si troveranno di fronte lunedì sera e fornisce anche un suo pronostico di come sarà la partita valida per la prima giornata del girone di ritorno del campionato di Serie B.

Cosa ricorda dell’esperienza di Salerno?

«Ho un ottimo ricordo della piazza di Salerno dove ho allenato per la prima volta in Serie B. Venivo dalla Serie C2, fu Cannella a portarmi da Aliberti. Fu una stagione importante in cui ho capito di poter fare l’allenatore ad un buon livello. Disputammo due ottimi campionati e sfiorammo anche la promozione».

«L’anno successivo fu sbagliato il mercato con l’arrivo dei primi stranieri, l’unico che si distinse fu Masinga. Fu un anno difficile, riuscimmo a salvarci ma poi mi esonerarono proprio dopo un Reggina-Salernitana; perdemmo 3-0 e salutai la Salernitana».

Cosa le è rimasto di quegli anni sulla panchina amaranto?

«Scherzo del destino, approdai a Reggio Calabria, dove sono rimasto per circa cinque anni. Anche in riva allo stretto ho dei ricordi straordinari, fu un momento di trapasso da una società all’altra. Bel periodo della mia carriera».

Con la Reggina in Serie A lancia dei giovani promettenti come Pirlo e Baronio.

«Nel 1999-2000 consegnai le chiavi del centrocampo della squadra a Pirlo e Baronio. Avevano entrambi delle grandi qualità. Fu un’annata molto positiva per la squadra e di conseguenza anche per me».

«Baronio giocava a centrocampo mentre Pirlo sulla trequarti. Mi ero riproposto di schierare Andrea Pirlo nel ruolo di regista se non fosse andato via l’anno successivo. Aveva già all’epoca, il passo da mediano ma l’illuminazione del trequartista. Poi sia Baronio che Pirlo andarono via dalla Reggina e qualcun altro pensò bene di trasformare Pirlo in mediano».

Come giudica i suoi ex calciatori ora allenatori in Serie A?

«Pirlo al suo primo anno da allenatore sembra stia sulla strada giusta. Non ha esperienze in passato da tecnico però ne ha tanta da calciatore. Un giocatore intelligente, un uomo squadra che già conosce determinate dinamiche che deve imparare a vederle dalla parte di chi sta in panchina, dal lato opposto rispetto a prima. Siccome è una persona intelligente credo che abbia già bruciato le tappe ed ora si trova sulla buona strada».

«Segno del destino la presenza anche di Baronio come secondo alla Juventus. Lui ha già qualche anno in più di esperienza come allenatore rispetto a Pirlo. Entrambi sono destinati a formare una coppia importante nel calcio».

Quante possibilità ha la Salernitana di restare sul treno play-off?

«Il treno play-off non deve sfuggire altrimenti significherebbe buttare al vento il lavoro fatto finora. Per restare al secondo posto è complicato perché ci sono squadre molto attrezzate. Tutte quante ci proveranno ma credo che i granata abbiano un’ottima possibilità di starci su questo treno e devono assolutamente centrare questo obiettivo».

Qual è il giudizio sul lavoro di Fabrizio Castori?

«È senza dubbio un ottimo allenatore, un veterano che è molto concreto e pratico. Ho molto rispetto delle persone come lui e degli allenatori di questo genere perché nel calcio bisogna essere come Castori. Non mi piacciono i profeti. Quest’anno come in passato sta facendo bene».

La Reggina, invece, in crisi di risultati, come se lo spiega?

«La Reggina aveva troppe aspettative all’inizio di questo campionato invece la realtà della B è diversa rispetto alla Lega Pro. Non è partita bene e ora sta pagando lo scotto. La Reggina con molti calciatori nuovi deve lottare e trovare la continuità nei risultati per risalire la china. Si è complicata la vita, non so se riuscirà ad arrivare ai play-off ma io comunque glielo auguro perché ci sono rimasto affezionato come lo sono per Salerno».

Qual è il suo pronostico per Reggina-Salernitana di lunedì sera?

«Dico pareggio, la Reggina farà la partita e la Salernitana agirà di rimessa perché ha le capacità per farlo. I padroni di casa devono fare punti; quindi credo che questa spinta possa sconvolgere i valori in campo. Che vinca il migliore».


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