Pro Vercelli-Salernitana è stata diretta da Marini di Roma, il fischietto laziale stava riuscendo a farsi sfuggire di mano un match che aveva ritmi compassati e lenti, una partita semplice da dirigere si è rivelata una vera e proprio chimera per un arbitro che non è riuscito a portare a casa la sufficienza. Il primo errore importante a sfavore della Pro avviene nella prima frazione di gioco, alla mezz’ora Ricci atterra in area di rigore, in modo netto, un attaccante piemontese, per Marini non ci sono gli estremi per il penalty, si gioca. Il rigore sarebbe stato giusto, il tiro dagli undici metri sarebbe stata la decisione corretta da prendere. Il fischietto romano sembra accusare il colpo e qualche minuto dopo interviene solo con un cartellino giallo un intervento killer dell’ex Mammarella, la scivolata in netto ritardo del terzino piemontese manda anzitempo negli spogliatoi Alex, il cartellino rosso poteva essere la sanzione disciplinare migliore. Nel secondo tempo ci sono state poche difficoltà, Marini nonostante la partita facile non è riuscito a guadagnarsi la cosiddetta “pagnotta”, l’8 e 60, che nel metro arbitrale sta ad indicare il voto di una partita pressoché perfetta, sembra essere un miraggio per il direttore di gara laziale.