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Pordenone-Salernitana, la partita dell’arbitro: promosso Pezzuto

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Ivano Pezzuto torna a dirigere la Salernitana otto mesi dopo il derby contro la Juve Stabia

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Sono sette in totale i cartellini gialli sventolati dal direttore di gara Ivano Pezzuto di Lecce. Una prestazione nel complesso sufficiente dopo la direzione abbastanza problematica nel derby dei granata contro la Juve Stabia. Due in sostanza gli episodi cruciali della partita, che a onor del vero sono stati quelli determinanti per le reti del pareggio tra Pordenone e Salernitana. Il rigore a favore dei padroni di casa viene dopo un fallo di Aya nettamente in ritardo su Pobega. Nessuno dei granata protesta tranne il diretto interessato che nelle ultime uscite sembra abbastanza nervoso e poco lucido. Burrai conclude alle spalle di Vannucchi senza problemi quando siamo al 17’ del primo tempo.

Pordenone-Salernitana: la partita di Pezzuto

Il secondo episodio chiave arriva al 24’ del primo tempo ma la regia non è attenta ad inquadrare una marcatura da rugby di Gasbarro su Heurtaux. Il francese, infatti, nei frame del replay, appare letteralmente senza divisa da gioco dopo lo strattone subito. Nel frattempo, invece, la regia riporta il fallo tra Di Tacchio e Burrai. Il capitano granata sigla il pareggio dei suoi dagli undici metri. Pezzuto redarguisce più volte Di Gregorio secondo la nuova norma per i portieri ovvero entrambi i piedi sulla linea bianca di porta.

Pezzuto applica anche il cooling break secondo la disposizione post lockdown di questo calcio estivo. Bravo a ragguagliare i nuovi cambi secondo gli slot attuali. Attento quando Pobega svirgola il pallone che gli finisce tra spalla e braccio: in questi casi il regolamento non parla di fallo volontario e quindi non sanzionabile di rigore. Verso il 90′ dopo aver decretato sei minuti di recupero ammonisce per perdita di tempo i neroverdi Mazzocco e Barison.


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