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Poker Cagliari, la Salernitana sprofonda: le scelte di Liverani

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La Salernitana cade anche a Cagliari e si avvicina a lunghi passi alla serie B.

Con l’ennesima sconfitta in uno scontro diretto i granata lasciano passare anche l’ultimo treno per tentare di dirigersi verso i lidi della salvezza.

Mister Liverani schiera i suoi ancora con il 4-3-1-2, le novità rispetto a Udine sono Fazio e Kastanos dal primo minuto al posto di Pellegrino e l’acciaccato Basic.

Ranieri risponde con un sornione 4-4-1-1, che tanti grattacapi creerà alla difesa ospite.

Discreto approccio dei granata che ben presto però finiscono con lo sfaldarsi in fase difensiva. Liverani chiede pressione alta disponendo una linea di retroguardia molto alta ed esposta al rapido contropiede sardo, azionato da Gaetano e Lapadula.

Malgrado la sedicente preparazione in settimana dichiarata dal tecnico nel post partita, la Salernitana non riesce ad arginare la profondità concessa sistematicamente ai rossoblu. Così arriva il doppio vantaggio cagliaritano nella prima frazione. Granata pressoché non pervenuti.

All’intervallo solito cambio per batterie scariche per Manolas, dentro il redivivo Pirola.

Sussisto d’orgoglio: due gol lampo con Maggiore e Kastanos, il migliore del Cavalluccio.

Liverani decide di aumentare la pressione con fisicità e gente fresca: Simy per Weissmann al 65’. Ranieri corre ai ripari con tre cambi e spegne la verve della Bersagliera.

I granata sostituiscono un esausto Zanoli e Coulibaly per far posto a Sambia e Gomis.

Arriva, tuttavia, il poker dei padroni di casa e la partita sostanzialmente si chiude.

Nel finale inutile l’ingresso di Basic per Kastanos, la Salernitana è costretta a leccarsi ancora una volta le ferite.

La sconfitta è molto probabilmente la pietra tombale sulle residue speranze di lottare per conservare la categoria.

Squadra spenta, fragile e rassegnata al proprio triste destino, disegnato da una società che ha operato in maniera semplicemente scellerata su tutti i fronti. Risultati, prestazioni e umiliazioni sono sotto gli occhi di tutti.

Non resta che chiudere i restanti impegni per salvare almeno la dignità di una città e far luce sui reali programmi per il futuro.

Macte animo.

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