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Pisa-Salernitana, le pagelle dei granata: la sveglia è suonata tardi

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Pisa e Salernitana si sono affrontate per la ventitreesima giornata del campionato di Serie B. Di seguito, le pagelle dei granata.

Pisa-Salernitana, le pagelle dei granata

Inzaghi ritrova da ex la Salernitana per puntare alla Serie A. Il tecnico nerazzurro dovrà fare a meno dello squalificato Caracciolo e dell’infortunato Tramoni ed ecco che presenta diverse novità rispetto al pareggio di Catanzaro: Rus completa il terzetto difensivo, Hojholt prende il posto di Piccinini in mediana, mentre Meister vince il ballottaggio con Arena in attacco per affiancare Moreo e Lind.

Breda, per dare continuità al successo ottenuto con la Reggiana, risponde facendo esordire Christensen in porta, sostituendo l’indisponibile Stojanovic con Ghiglione e puntando su Verde titolare al posto di Raimondo. La partita ha visto il Pisa vincere per 1-0 grazie al gol di Moreo al 56′, nonostante i nerazzurri fossero in 10 dal 13′ per l’espulsione di Marin.

Christensen – Dopo un primo tempo da spettatore non pagante, è costretto a raccogliere in fondo al sacco la conclusione vincente ravvicinata di Moreo. Forse, nell’occasione, poteva tentare di anticipare Abildgaard in uscita al momento della sponda. Successivamente si rifà anticipando Moreo su un retropassaggio avventato di Ferrari e chiudendo la porta a Piccinini con una parata comunque difettosa. 5,5.

Ruggeri – Arcigno e roccioso, nonostante le note lacune tecniche, sa farsi valere quando la partita richiede forza fisica e grinta. Peccato, però, che sia lui a perdersi Albidgaard sulla sponda vincente che vale il vantaggio di Moreo. 5,5.

Ferrari – I brividi li regala facendosi anticipare da Moreo sul retropassaggio scriteriato di Tongya e chiamando Christensen all’uscita disperata con un retropassaggio folle. Non che le cose abbiano influito sul risultato, ma sono situazioni che riflettono tanta insicurezza all’interno del pacchetto arretrato. 5,5.

Lochoshvili – Rischia di rimettere in parità numerica la partita con il fallo su Moreo nel primo tempo, ma ha agito nell’unico modo possibile per fermare il contropiede pisano. Per il resto, non sfigura affatto. 6.

Ghiglione – Richiamato all’ultimo secondo tra i titolari per il fastidio occorso a Stojanovic durante il riscaldamento, impatta col match in maniera svagata e frenetica. Prima si fa ammonire per un’entrataccia, poi manda il pallone alle stelle su un cross al bacio di Verde. Nella ripresa diventa più intraprendente, partecipando attivamente al tentativo di forcing granata e crescendo alla distanza. 6.

Girelli – Cerca di partecipare attivamente alla manovra, ma ritarda sempre i tempi delle giocate e soffre la fisicità degli avversari. 5. Dal 58′ Caligara – Prova a dare maggiori geometrie al centrocampo, avendo anche un paio di occasioni per poter pareggiare i conti con due tiri insidiosi. A questo punto ci si domanda: perché non lui dall’inizio? 6.

Amatucci – Meno lucido del solito in fase di impostazione, ma in fase di raddoppio e copertura è sempre presente. Nella ripresa cerca di più la conclusione da fuori, ma non riesce a dare continuità alle proiezioni offensive. 5,5. Dal 78′ Torregrossa – Entra nel finale senza, però, ricevere palloni utili per poter contribuire alla causa. s.v.

Tongya – Nel momento di maggiore pressione del Pisa, causa l’espulsione di Marin, però ha rischiato di restituire il favore con un retropassaggio scriteriato che poteva costare caro a Lochoshvili. Per il resto, non 45′ memorabili per il fantasista scuola Juve. 5,5. Dal 46′ Reine-Adelaide – Ingresso non un granché impattante per il francese, ancora troppo impaurito e compassato per poter far svoltare un match così fisico. 5,5.

Njoh – Avvio di gara dove sembra poter scavare i solchi sulla sinistra, nonostante qualche imprecisione al cross, salvo poi ritrovarsi ancorato sempre nella propria metà campo per tamponare le scorribande di Toure. Visto in difficoltà, Breda lo fa sedere all’intervallo. 5,5. Dal 46′ Jaroszynski – Entra per dare maggiore sicurezza al pacchetto arretrato sugli attacchi provenienti dalla fascia sinistra, ma finisce per perdersi Moreo in occasione del vantaggio pisano. Si riscatta parzialmente negando il raddoppio a Mlakar nel finale di partita. 5.

Verde – La maggior parte delle sortite offensive dei granata nel primo tempo nascono tutte dai suoi piedi delicati. Il pallone offerto a Ghiglione era uno di quelli che andavano sfruttati, peccato che poi sparisca a poco a poco nel corso del match. 5,5. Dal 58′ Raimondo – Entra e diventa lui l’uomo più pericoloso della Salernitana, creando almeno dei pericoli reali e concreti davanti la porta di Semper. 6.

Cerri – Lotta, fa sentire la propria presenza, difende palla e fa salire la squadra, su questo non ci sono dubbi, però non riesce mai ad arrivare al tiro, né ad attaccare i cross col giusto tempismo. Ci si aspetta molto di più da uno come lui. 5,5.

Breda – La mossa a sorpresa di Girelli a centrocampo in luogo di Caligara non ha dato i frutti sperati e la squadra è sembrata troppo contratta, soprattutto dopo che è maturata la superiorità numerica al 13′. Inoltre, neanche l’ingresso di Jaroszynski ha fatto svoltare in positivo la partita, dato che il polacco si è rivelato il più colpevole nella dormita difensiva generale che è costata la sconfitta. Ci volevano maggiore spregiudicatezza e personalità per portare a casa i punti da un campo difficile come Pisa, anche in virtù dell’evolversi della partita. Va bene che la prudenza non è mai troppa, ma così si esagera. 5.

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