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Pietro Strada: “Il direttore ha fatto le dichiarazioni che riteneva opportune”

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In occasione del match di campionato tra Salernitana e Bologna, è intervenuto ai nostri microfoni il doppio ex Pietro Strada. L’ex centrocampista ha detto la sua sull’attuale situazione in casa granata.

Pietro Strada: “A Salerno trampolino di lancio per la mia carriera “

Pietro Strada, ex centrocampista di Salernitana e Bologna, ha vissuto in terra campana annate importanti. Tra i tanti successi ottenuti in carriera, ricordiamo l’esordio in Champions League con la maglia del Parma dell’allora tecnico Carlo Ancelotti e una convocazione in nazionale da parte dell’allora commissario tecnico Cesare Maldini. In totale vanta quarantatre presenze in massima serie con cinque reti all’attivo.


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Cosa ne pensa delle difficoltà a centrocampo della Salernitana, Bohinen può tornare ad essere protagonista?

«La situazione di classifica della Salernitana, essendo deficitaria, penalizza chi è più giovane. La rosa ha tutte le carte in regola per potersi salvare, la Salernitana ha una proprietà solida e seria che interverrà per porre rimedio. Con l’arrivo imminente del mercato di riparazione le deficità saranno prontamente risolte, quando la classifica però non aiuta è logico avere qualche preoccupazione».

Salernitana nuovamente in ritiro dopo la sconfitta di Firenze, è una pratica percorribile?

«Nei momenti di difficoltà il ritiro è uno strumento che viene utilizzato per mantenere il gruppo squadra coeso e concentrato sopratutto in situazioni di classifica deficitaria. Il ritiro fatto in una logica tale può avere un senso, ma sono sempre stato in disaccordo con i ritiri punitivi. Va valutato in un contesto di situazione molto particolare, se diventa una situazione stigmatica la vedo come una coercizione. Inoltre, spesso nel calcio vi è un fattore scaramanzia e se una situazione del genere porta i suoi frutti capita che sia riproposta».

Il direttore questa mattina ha avuto modo di fare mea culpa su alcune scelte…

«Il direttore ha fatto le dichiarazioni che si sentiva di fare in questo determinato momento. Chi scende in campo deve essere solo spronato a far meglio, perchè avere un dirigente che in momenti così complicati ci mette la faccia non è cosa da poco: bisogna però vedere quanti e quali siano le sue reali responsabilità della situazione. Non tutti hanno la personalità e la dignità di fare dichiarazioni di questo tipo, merita rispetto e un ottima prestazione in campo da parte dei ragazzi contro il Bologna».

In che modo i tifosi possono dimostrare vicinanza alla squadra?

«Giocare a Salerno, parlando da avversario, è sempre molto complesso. Dal punto di vista ambientale la piazza che non è seconda a nessuno. Questo plus deve essere sfruttato nonostante la Serie A sia un contesto che presenta spesso come avversari valori superiori a quelli della Salernitana odierna. Il dodicesimo uomo in campo, nonostante non giochi, deve tifare e sostenere la squadra perchè il campionato è ancora apertissimo e tutto può succedere. La contestazione non la vedo come una soluzione, ma come un grosso limite perchè non si sa mai come un calciatore può reagire. Il contesto giusto è quello di tifare a prescindere, ci sarà tempo di esprimere malcontento in caso le cose dovessero andar male».

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Giuseppe Mautone
Giuseppe Mautone
“Sii forte che nessuno ti sconfigga, nobile che nessuno ti umili, e te stesso che nessuno ti dimentichi.”
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