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Obiettivo DS: Petrachi-Bigon e l’“italoscouting” che piace al presidente

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Il rapporto Iervolino-Sabatini è scoppiato: per il post i nomi in cima alla lista sono quelli di Gianluca Petrachi e Riccardo Bigon

Iervolino-Sabatini: quella voglia di “cambiare il calcio”

Walter Sabatini, da ieri, non è più il direttore sportivo della Salernitana targata Danilo Iervolino. Alcune divergenze in merito al nuovo corso che intende portare il presidente granata, hanno fatto interrompere il rapporto sportivo-romantico tra l’ormai ex DS e il granata. Commissioni sì, commissioni no, agenti sì e agenti no, il leitmotiv (che non è ancora ufficialmente chiaro ma soltanto supponibile) ha scatenato l’out di mister 7% nonostante un miracolo salvezza. Iervolino vuole cambiare il calcio. Le decisioni in materia economica ma soprattutto vuole dare una reale svolta a tutto l’ambiente calcistico italiano. Magari anche in vista delle ultime prestazioni a livello nazionale. A Iervolino non sarebbero piaciute alcune operazioni di mercato per l’aspetto commissioni pagate agli agenti. Troppo alte, secondo il parere del proprietario della Salernitana che dal primo giorno di insediamento ha deciso di “combatterle”. Come il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso.

Nuovo DS: Petrachi e Bigon in cima ma occhio alle sorprese

Walter Sabatini lascia la carica nonostante l’aver regalato alla Salernitana il potenziale di Ederson e Bohinen. Ma chi dopo Sabatini? Iervolino avrebbe individuato in Gianluca Petrachi il profilo ideale. Pisa, Torino e Roma le esperienze del 53enne leccese con un trascorso da giocatore, attraversando tutte le categorie del calcio italiano dalla Serie C2 alla Serie A e un’esperienza all’estero con il Nottingham Forest. D’Ambrosio, Cerci, Darmian, Immobile, Zappacosta, Benassi, Bruno Peres, Glik, Maksimovic ma anche Belotti, Baselli, Iago Falquè, Hart, Meitè, N’Koulou, Ljajic e soprattutto Bremer. Questi alcuni dei colpi ai tempi del Torino. Col passaggio alla Roma è riuscito a portare in giallorosso Mancini, Veretout, Smalling, Ibanez, Carles Perez, Diawara e Mkhitaryan. Petrachi, durante la sua carriera, ha dimostrato di avere un ottimo occhio sia sul mercato italiano che su quello sud americano. Iervolino ha da sempre ribadito l’importanza di avere giocatori italiani per valorizzare paese e territorio.

Pochissime esperienze da calciatore ma da dirigente anni importanti con Reggina, Napoli, Verona e Bologna. Riccardo Bigon, 51 anni il prossimo 26 giugno, ha vissuto proprio col Napoli pagine importanti prima di arriva al Bologna. Mertens, Ghoulam, Koulibaly, José Callejon e Jorginho, tutti scovati da Bigon quando era in Campania senza dimenticare Cavani e Higuain… anche se la paternità di questi ultimi se l’è attribuita patron De Laurentiis. Sei anni sotto il Vesuvio per poi passare al Verona, giusto un anno, il tempo di approdare al Bologna dove ci resterà dal luglio 2016 fino al mese scorso. Con i rossoblu il colpo Simone Verdi dal Milan, oltre ai vari Skorupski, Tomiyasu, Dominguez, Schouten, Theate, Svanberg e Hickey, tra gli ultimi. Anche il Parma è su Bigon in seguito alle dimissioni di Javier Ribalta. Non solo Petrachi e Bigon: occhio alle sorprese Sean Sogliano e Daniele Faggiano.

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