La Salernitana torna a vincere, e a far sognare. Il co-patron, Marco Mezzaroma, invita tutti però a mantenere i piedi per terra.
Mezzaroma sull’avvio sprint della Salernitana
Il co-patron della Salernitana, Marco Mezzaroma, è tornato parlare di Salernitana. Il suo invito è eloquente, il suo aplomb si enuncia anche dal modo sempre diretto di esprimersi, senza mai una piega: né nell’abito, né nei modi. Dalle colonne de La Città le sue parole sono inequivocabili:
«Non esaltiamoci e restiamo coi piedi per terra. Non abbiamo fatto nulla di particolare, siamo solo all’inizio del campionato. Due gare vinte su due disputate non possono determinare un giudizio definitivo».
Dice bene Mezzaroma
Il cataclisma di sconfitte consecutive sul finire del torneo, aveva portato la Salernitana sull’orlo del baratro. Non solo. Anche parte del tifo organizzato ne aveva risentito. Una città spaccata, unità solo dall’amore comune manifestato il 19 giugno con la festa del centenario. C’era da ricucire lo strappo. La dirigenza granata, già appesantita da ingaggi pesanti ed influenti nello spogliatoio, fin da subito si era messa all’opera. Primo tassello: l’allenatore.
L’operazione, a bocce ferme, con la sessione di calciomercato alle spalle, si può dire sia riuscita a metà. Via alcuni di quei contratti, la Salernitana è riuscita ad inserire pedine importanti nello scacchiere di Ventura. È rimasto il nodo Rosina, fuori dai giochi, fuori dalla rosa… fuori, apparentemente, da ogni contesto di logica lo volesse ancora a Salerno. Ma lui è restato. E il mercato ne ha risentito. Akpa Akpro resterà fuori dai giochi per un po’. In questa condizione sarebbe servito come il pane un centrocampista in grado di sopperire la sua mancanza.