La Salernitana ritrova la vittoria esterna e i tre punti in campionato. Successo tra le mura avverse che mancava addirittura dell’illusorio 0-1 di Verona dello scorso dicembre. In generale, negli ultimi due anni solari, la Salernitana aveva vinto in trasferta soltanto in due occasioni: per ritrovare il penultimo successo si arriva addirittura al rocambolesco 1-2 in casa del Lecce targato Davide Nicola.
Palermo-Salernitana, le pagelle dei granata
La Salernitana vince e convince a Palermo contro una squadra, sulla carta, costruita per tentare la promozione in massima serie. Gli uomini di Martusciello, nonostante una fisiologica sofferenza nel finale, portano a casa tre punti di vitale importanza per il proseguo della stagione regolare.
I voti
Sepe – Sempre presente quando chiamato in causa e molto sicuro nelle uscite. La miglior prestazione stagionale del portiere partenopeo che salva nel finale anche su Di Francesco. 6.5.
Stojanovic – Baluardo insuperabile per tutta la durata della sua partita. Gagliardo, solido e anche elegante in diverse uscite palla al piede. 6.5. Dal 85′ Torregrossa – s.v.
Bronn – Bene su tutti i frangenti. Lucido, fisico e concentrato. Per Dylan continuità utile in ottica delle prossime difficili gare. 6.5.
Ferrari – Se Brunori prima ed Henry poi non la vedono quasi mai il merito è tanto del centralone emiliano. Discorso da copia-incolla con quello di Bronn. Solido e cattivo. 7.
Njoh – Oggi più accorto dietro e meno garibaldino in avanti. In crescendo su tutti i fronti, anche su quello difensivo. Qualcosa in più della sufficienza perchè, di fatto, i dirimpettai siciliani non lo saltano quasi mai. 6.5.
Tello – Per novanta minuti si è rivisto il Tello ammirato tra Cagliari e Benevento. Qualitativamente in crescendo e tecnicamente più presente nell’azione dei granata rispetto alle prime gare. Bello il gol che sblocca la gara: se il colombiano ritrova la giusta continuità fisica (ma anche mentale) sono dolori per le difese avversarie perchè estro e tecnica sono doti che al ragazzo non sono mai mancate. 7.
Amatucci – Prestazione straordinaria di un fuoriclasse per la categoria. Si divora il centrocampo siciliano per larghi tratti dell’incontro riuscendo ad oscurare un calciatore importante per la categoria come Gomes: un autentico baluardo. 9.
Soriano – Tanta sostanza e qualche lampo di qualità. Prestazione incoraggiante per un ragazzo ancora però in totale fase di rodaggio. In crescendo, sulla sua prestazione pesa però un giallo ingenuo nel primo tempo 6. Dal 60′ Hrustic – Entra bene nel match ma nonostante le buone qualità tecniche del suo curriculum qualche errore tecnico di troppo. 6.
Verde – Non riesce quasi mai ad accendersi, e quando lo fa non è quasi mai realmente pericoloso. Continua il momento no dell’attaccante napoletano. 5.5. Dal 60′ Kallon – La sua partita dura solo 25′ senza mai incidere sull’incontro. Il suo cambio è una scelta tecnica di mister Martusciello – 5. Dal 85′ Ghiglione – s.v.
Simy – Partita ampiamente sufficiente del nigeriano che non lesina la solita dedizione e il solito lavoro sporco. Peccato per un paio di scelte tecniche non esaltanti: in questo periodo storico della sua carriera si nota molto più per la prestanza che per i gol. 6.5.
Braaf – L’unico della truppa di Martusciello che per tutta la durata dell’incontro riesce con discreta costanza a puntare e saltare l’uomo avversario. Uscito stremato dal campo dopo una gara tutto sommato più che sufficiente nonostante sia mancato il guizzo del miglior Braaf. 6. Dal 82′ Jaroszyński – s.v.
All. Martusciello – Nel prepartita il tecnico ischitano è stato molto chiaro con la stampa: non si sarebbe snaturato e mai lo farà. In questa Salernitana, al netto di una sterilità offensiva a tratti evidente, c’è tanto della sua mano. Ha l’attenuante di avere ancora 3-4 elementi in fase di rodaggio: nella crescita di Njoh e Amatucci c’è la sua mano. 6.5.