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Il pagellone del calciomercato di Serie A 2022-2023

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Giovedì 1 settembre è terminato il calciomercato estivo della Serie A 2022-2023. Il gong è suonato alle ore 20:00, anche se le cessioni dei giocatori ai campionati esteri sono proseguite fino alle ore 24:00. Molti sono i club che sono riusciti a muoversi bene e per tempo, mentre altri dovranno aspettare la sessione invernale per correggere le mancanze. Ecco, di seguito, il pagellone del calciomercato di Serie A di SalernoSport24.

Pagellone calciomercato Serie A: bene big e Salernitana

ATALANTA 6

I bergamaschi stanno vivendo un’annata di transizione dovuta alla mancata partecipazione alle coppe europee. Le situazioni di Malinovskyi, Hateboer, Boga e Maehle, dati costantemente per partenti ma rimasti alla corte di Gasperini, non sembrano essere state gestite con lucidità. Certo, la loro permanenza non è una brutta notizia in sé per la Dea, ma le intenzioni della dirigenza erano ben altre. La rescissione di Ilicic e il riscatto di Demiral erano atti dovuti. Giuste le cessioni di Gollini, Miranchuk, Lovato, Pessina e Freuler, ormai fuori dal progetto tecnico o giunti alla fine del loro ciclo in nerazzurro. I grandi colpi sono Ederson, arrivato dalla Salernitana per rinforzare la mediana, e Lookman per l’attacco. Hojlund, Soppy e il ritorno di Okoli sono colpi di prospettiva.

BOLOGNA 5,5

Ci si aspettava molto di più dal mercato del Bologna. Hickey, Svanberg e Theate hanno lasciato il capoluogo emiliano stabilendo un record per il club in fatto di cessioni, ma i rimpiazzi non sembrano suscitare facili entusiasmi. Lucumì e Posch sono buoni difensori, Moro è un centrocampista di talento e Cambiaso e Lykogiannis non sono da buttare a sinistra, così come Zirkzee in attacco, ma dalle cessioni si potevano ottenere acquisti più altisonanti. Sosa e Ferguson sono giocatori completamente da scoprire. Una manna dal cielo le permanenze di Arnautovic, Orsolini e Schouten.

CREMONESE 6

Profonda rivoluzione in casa Cremonese in vista del ritorno in Serie A dopo 26 anni. Del blocco giovane e italiano che ha centrato la promozione, sono rimasti solamente Zanimacchia, Sernicola, Valeri e Carnesecchi. Per il resto, si ha a che fare con una squadra profondamente rinnovata a partire dalla guida tecnica, affidata a Massimiliano Alvini in vece di Fabio Pecchia. I grandi colpi sono Dessers (capocannoniere della scorsa Conference League), Okereke, Ascacibar, Chiriches e Felix. Buono anche l’arrivo last-minute dell’ex Milan e Torino Meité. Da scoprire, invece, Pickel e Quagliata. Chissà se basterà per mantenere la categoria.

EMPOLI 6

Mercato importante per i toscani, soprattutto in attacco, completamente rivoluzionato con gli arrivi di Destro, Pjaca, Lammers e Satriano. Il voto sarebbe potuto essere più alto se la gestione della cessione di Bajrami alla Fiorentina e del conseguente ritorno di Zurkowski ad Empoli in compagnia di Kouame fosse stata migliore. Per il resto, investimenti oculati (Marin, Walukiewicz, Cambiaghi e De Winter) e cessioni ben monetizzate (Viti al Nizza e Asllani all’Inter). Suscita curiosità l’arrivo in Toscana di Akpa-Akpro. Per mister Paolo Zanetti, l’eredità lasciata da Andreazzoli è molto pesante.

FIORENTINA 6,5

La Fiorentina che si appresta a tornare a disputare le coppe europee dopo cinque stagioni di assenza è una squadra giovane e ambiziosa. Mister Italiano ha sacrificato Torreira per puntare su Mandragora e solo il tempo gli dirà se ha avuto ragione. Il mancato arrivo di Bajrami, con le conseguenti permanenze di Kouame e Zurkowski, ha portato meno alternative sulla trequarti, ma ha arricchito attacco e mediana. I colpacci Gollini e Jovic sostituiscono i polacchi Dragowski e Piatek, mentre l’addio di Nastasic ha riportato in rosa l’ex Salernitana Ranieri. Barak è il giocatore chiamato a spostare gli equilibri in mediana, soprattutto dopo l’annata da star a Verona. Dodò è l’erede designato di Odriozola rientrato al Real, mentre Callejon e Pulgar hanno salutato la compagnia. Una squadra che si è mossa bene sul mercato, ma non benissimo.

INTER 7

La rincorsa alla seconda stella per l’Inter parte con i soliti tormentoni di mercato. L’addio di Perisic pesa come un macigno, ma il ritorno di Lukaku e, di conseguenza, della LuLa con Lautaro Martinez, potrebbe in qualche modo alleviare la perdita. Certo, Gosens resta ancora un’incognita, così come l’arrivo dell’ex Cagliari Bellanova, ma gli uomini di Inzaghi hanno le risorse tecniche per sopperire a tali mancanze. La permanenza di Skriniar è un colpaccio della dirigenza nerazzurra, che ha rinforzato il pacchetto arretrato con l’arrivo di Acerbi al posto di Ranocchia. Asllani potrebbe ritagliarsi uno spazio importante per far rifiatare qualche titolare a centrocampo, ma resta da capire il vero ruolo di Onana: futuro titolare o perenne vice-Handanovic? Per quanto riguarda Mkhitaryan, la tenuta fisica resta un’incognita.

JUVENTUS 7

Una Juventus che ha fatto acquisti importanti, ma anche cessioni importanti. Di Maria, Bremer, Milik, Kostic, Paredes e Pogba non sono nomi da poco per il calciomercato di questa Serie A. Certo, la tenuta fisica del francese ex Manchester United è un rebus, ma c’è chi può tenergli il posto in caldo prima del rientro. La cessione di De Ligt al Bayern Monaco per 67 milioni più 10 di bonus è risultata necessaria per fare mercato. L’addio di Chiellini lascia un grande vuoto al centro della difesa e toccherà alla scommessa Gatti non farlo rimpiangere. Fagioli, di rientro dalla Cremonese, scalpita per avere più spazio insieme a Miretti, pertanto non hanno fatto male i prestiti in Premier League di Arthur (Liverpool) e Zakaria (Chelsea).

LAZIO 6,5

Mercato oculato e di prospettiva quello della Lazio, con molti esuberi che hanno trovato altra sistemazione. Rifatta completamente ex-novo la batteria dei portieri con Luis Maximiano e Provedel al posto di Reina (tornato al Villarreal) e Strakosha (passato al Brentford). In difesa, gli addii di Luiz Felipe (Betis Siviglia) e Acerbi (Inter) hanno portato agli arrivi di Casale dal Verona e di Romagnoli dal Milan. A centrocampo hanno salutato Lucas Leiva, Akpa-Apkro ed Escalante e sono arrivati Vecino e Marcos Antonio. Le scommesse giovani si chiamano Mario Gilà in difesa e Matteo Cancellieri in attacco, peccato, però, che non siano arrivati un vice di Ciro Immobile e il terzino sinistro. Sarri è chiamato ad ulteriori invenzioni tattiche per colmare queste lacune.

LECCE 6,5

Mercato à la Corvino per il Lecce, tra profili internazionali e giovani interessanti e di prospettiva. Saltano subito all’occhio i colpi Umtiti e Pongracic per la difesa, così come l’acquisto a sinistra di Pezzella, reduce da una stagione importante con l’Atalanta. Le scommesse prendono il nome di Ceesay, Banda, Baschirotto, Samek, Colombo e Bistrovic, giocatori giovani e di talento. Enigmatico anche il colpo last-minute Oudin per l’attacco. Cetin e Askildsen conoscono già il campionato italiano, mentre Falcone ha finalmente la sua chance da titolare dopo le ultime stagioni da vice-Audero. Un grande esempio di qualità e quantità di acquisti il mercato del Lecce, anche se la speranza è quella di non dover rimpiangere Massimo Coda, il bomber della promozione in A.

MILAN 7,5

Colpi giovani, mirati e lungimiranti per i campioni d’Italia in carica. A fronte delle perdite di Kessie, Romagnoli, Castillejo e Maldini, il Milan è riuscito a trovare sostituti all’altezza giovani e a prezzo contenuto. Adli, Vranckx, Thiaw e Dest (acquistato dopo l’infortunio di Florenzi) sono scommesse sicure. Molte, invece, le aspettative sull’astro nascente belga De Ketelaere, mentre, dopo molta panchina a Liverpool, arriva una chance importante per Origi. Unico neo: la gestione di Bakayoko non è sembrata esattamente irreprensibile. Positive le permanenze di Bennacer e Rafael Leao. Un calciomercato importante, quello dei rossoneri, per confermarsi in testa alla Serie A e per affrontare al meglio la Champions’ League.


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MONZA 6+

In teoria, il Monza sarebbe la squadra che, tra le neopromosse, si sarebbe mossa meglio in questo calciomercato. In teoria, però, perché la pratica ha portato finora in dote 0 punti in quattro partite. Sarà l’emozione della prima volta in assoluto in Serie A per l’ambiziosa compagine brianzola del duo Berlusconi-Galliani, ma gli esordienti in massima serie tra i membri della rosa sono fin pochi. Pessina, Petagna, Caprari, Izzo, Pablo Marì, Rovella, Sensi, Andrea Ranocchia, Carboni, Marlon e Cragno non sono dei novellini della categoria. Qualche scommessa come Filippo Ranocchia e Birindelli c’è, insieme a qualche debuttante della vecchia guardia come Dany Mota, Di Gregorio e Carlos Augusto, ma dalla squadra di Stroppa ci si aspetta molto di più. Non il decimo posto, ma almeno la permanenza in A sì.

NAPOLI 8

Tra le big del campionato, i partenopei sono coloro che si sono mossi meglio. Abbassato il monte ingaggi e lasciata andare gran parte della vecchia guardia in fase ormai calante (Koulibaly, Insigne, Mertens, Fabian Ruiz, Ghoulam, Ospina), la squadra è stata rinnovata per aprire un nuovo ciclo che si spera vincente. Ndombele, Raspadori e Simeone rappresentano i colpi a botta sicura, mentre le scommesse sono il sudcoreano Kim e il georgiano Kvaratskhelia. Sirigu, Ostigard e Mathias Oliveira completano l’organico, mentre Zerbin e Gaetano dovranno sudare per ritagliarsi il loro spazio. Fondamentali le permanenze di Zielinski, Di Lorenzo, Osimhen e Lozano. Giuste le cessioni di Petagna e Ounas. I rimpianti restano Keylor Navas e Cristiano Ronaldo, ma il Napoli è comunque la regina assoluta del calciomercato di Serie A di questa stagione.

ROMA 7

Grandi colpi e giocatori funzionali al credo tattico di Mourinho. Il mercato della Roma è stato dispendioso dal punto di vista delle risorse, ma perfettamente in linea con la crescita della squadra. Dopo la vittoria della Conference League della scorsa stagione, la Roma ha voluto alzare l’asticella della competitività. A testimoniarlo, gli acquisti di Wijnaldum, Belotti, Dybala e Matic. L’infortunio occorso all’olandese ex Liverpool e PSG ha portato anche all’arrivo del guineano Mady Camara, in modo da allungare la coperta a centrocampo. L’ex Lille Celik potrebbe insidiare la titolarità di Karsdorp, mentre il giovane Svilar può crescere alle spalle di Rui Patricio. Il punto di forza del mercato della Roma è stato quello di aver trattenuto tutti i giocatori più ricercati, tra cui Pellegrini, Abraham e Zaniolo. Gli unici pezzi grossi ad aver salutato sono stati Veretout, Sergio Oliveira e Mkhitaryan, mentre si ripartirà da uno Spinazzola in più.

SALERNITANA 7,5

Il calciomercato della Serie A 2022-2023 ha trovato la sua grande sorpresa: la Salernitana. Il DS De Sanctis, subentrato a Walter Sabatini, è riuscito a costruire una rosa dal valore importante in seguito ad una salvezza miracolosa. Certo, cessioni dolorose ce ne sono state (Ederson, Verdi e Djuric in primis), ma gli arrivi sono di altissimo profilo. Vilhena, Candreva, Dia e Piatek sono nomi che, fino a qualche mese fa, nessuno avrebbe immaginato di vedere in una piazza come Salerno. Inoltre, le permanenze di Bonazzoli, Bohinen, Mazzocchi, Kastanos e Lassana Coulibaly fanno capire la bontà del progetto tecnico. Maggiore, Bronn, Sambia e Botheim aumentano le alternative in panchina, mentre Lovato, Valencia, Bradaric e Daniliuc sono colpi di prospettiva importanti per una squadra che punta alla salvezza. Sul fronte cessioni, il piazzamento degli esuberi è stato gestito a regola d’arte. Il presente è promettente e il futuro è roseo.

SAMPDORIA 5

Fare un calciomercato in Serie A senza avere una società solida alle spalle non è impresa da poco. Le cessioni sono state troppe e dolorose, come lamentato dal mister Giampaolo in questi giorni. Candreva, Thorsby, Ekdal e Yoshida erano giocatori importanti per questa Samp. Depaoli è stato ceduto in prestito, mentre Falcone aveva bisogno di giocare un campionato da titolare altrove. Sul fronte dei nuovi arrivi, però, non sembrano essere arrivati sostituti di grande livello. Djuricic e Winks sono gli unici nomi di un certo rilievo, mentre in attacco non può bastare il solo Pussetto per dare manforte a Gabbiadini, Quagliarella e Caputo. Amione non è un colpo da far esaltare le folle, mentre Villar non è più il giocatore visto a Roma. I ritorni di Murillo e Leris servono solo per allungare il brodo. Positiva la permanenza di Colley. Si prevede una stagione difficile per i blucerchiati.

SASSUOLO 6

Tempo di rivoluzione in quel di Sassuolo. Scamacca e Raspadori salutano a peso d’oro, venendo sostituiti da Pinamonti e Laurenté. Le scommesse provenienti dal mercato estero quali Alvarez e Thorstvedt potrebbero ripagare, mentre per Antiste ci vorrà un po’ di tempo nonostante il primo anno di rodaggio a La Spezia. Erlic va a colmare il vuoto lasciato da Chiriches, mentre le permanenze di Frattesi, Berardi e Lopez aiutano a mantenere la competitività della rosa. Ora sta a mister Dionisi dare continuità ai risultati.

SPEZIA 5

Calciomercato non da Serie A, indecifrabile, quello dello Spezia. Certo, le cessioni di Provedel e Maggiore sono state ben colmate con gli arrivi di Dragowski ed Ekdal, ma la squadra non sembra essersi rinforzata. Caldara riceve la pesante eredità di Erlic, ma a Venezia non ha brillato, così come Ampadu. Le permanenze di Kovalenko, Bourabia e Agudelo sono importanti, ma Daniel Maldini è un’incognita in tutto e per tutto. Manaj non è stato rimpiazzato e ciò potrebbe essere un problema: il solo Nzola potrebbe non bastare in attacco. Gotti è chiamato al miracolo per mantenere lo Spezia in massima serie.

TORINO 6,5

La lite tra Juric e Vagnati aveva lasciato presagire il peggio in vista di questo campionato per il Torino. Invece, il Toro si è mosso bene, sostituendo giocatori importanti come Bremer, Praet, Mandragora, Brekalo e Belotti con elementi di spessore assoluto. Schuurs, Radonjic, Vlasic e Miranchuk sono calciatori di talento e con qualità non indifferenti. Manca il sostituto del “Gallo”, la cui eredità è stata raccolta da Sanabria e Pellegri. Chissà se verranno ripagate le scommesse Lazaro e Karamoh.

UDINESE 6

Solito mercato da galleggiamento e sopravvivenza quello dell’Udinese. Tra permanenze di lusso (Deulofeu, Pereyra, Walace, Becao, Perez e Beto) e partenze dolorose (Molina, Soppy e Pablo Marì), c’è un prestito salvifico: quello di Udogie. Il laterale sinistro, acquistato dal Tottenham per 20 milioni, rimarrà un altro anno in Friuli. Molti dei nuovi arrivi sono scommesse per il futuro: Ebosse, Ehizubue, Buta ed Ebosele sono i classici colpi à la Pozzo. Lovric e Bijol possono dare una grossa mano, mentre Masina può rivelarsi utile grazie alla sua duttilità. Mister Sottil può giocarsi una salvezza tranquilla, senza grandi patemi.

HELLAS VERONA 5

Va bene il rinnovamento, ma quando si esagera i risultati potrebbero non coincidere con le aspettative. Riproporre il tandem salvezza della scorsa stagione della Salernitana Verdi-Djuric potrebbe essere un’idea interessante, se nelle corde dell’allenatore. Per ora, mister Cioffi si è affidato esclusivamente a Lasagna e Henry, segno che alcune gerarchie sono già stabilite. L’attaccante francese ex Venezia raccoglie la pesante eredità di Giovanni Simeone e, per il momento, non sta facendo rimpiangere l’argentino. Per quanto riguarda il resto, è un terno al lotto: Doig, Hien, Cabal e Hrustic sono giocatori tutti da scoprire. Le permanenze di Ilic, Lazovic, Faraoni e Gunter lasciano almeno una base, ma le partenze di Barak, Caprari e Casale non sono di facile sostituzione. Il colpo last-minute Depaoli sembra non aggiungere niente.

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