Le pagelle di Perugia–Salernitana. Ennesimo esame di maturità fallito dalla Banda Ventura, sconfitta da un Perugia in piena crisi e, francamente, tutt’altro che irresistibile.
Le pagelle di Perugia-Salernitana
Cade male, col minimo scarto, la Salernitana al “Curi” di Perugia. Prestazione scialba e, fin troppo rinunciataria nella prima frazione, degli uomini di Ventura, incapaci di imbastire una benché minima trama di gioco degna di nota. Granata in affanno nel primo tempo e, primi dieci minuti a parte, incapaci di reagire nella seconda frazione. A centrocampo, molto male Dziczek, non pervenuto Maistro. In avanti, continua a pesare e non poco l’assenza di Milan Djuric, sia in fase realizzativa e sia, soprattutto, in fase di costruzione. Cerci in ombra, Gondo imbarazzante. Analizziamo le prestazioni individuali dei calciatori della Salernitana di oggi attraverso le pagelle di SalernoSport24.
Micai 6,5 – L’unico dei suoi ad ottenere una sufficienza piena. Stravince il personale duello con Nicolussi Caviglia, su cui compie 3 interventi decisivi, due dei quali da gran portiere qual è. Incolpevole, invece, sul gol umbro di Mazzocchi. Coperto dal corpo Lopez prima, e dalla scivolata disperata di Heurtaux poi, non vede partire la rasoiata del centrocampista di origine napoletane al suo primo gol in B, che passa sotto le sue gambe da distanza abbastanza ravvicinata.
Aya 5 – Insufficiente, questa volta, la gara dell’arcigno difensore ex Pisa. Stranamente distratto, oltre a mancare di lucidità in fase di copertura, specie nel primo tempo, commette una serie di errori di imprecisione in fase di impostazione, regalando pressoché costantemente il pallone agli avversari.
Billong 6 – Sebbene i suoi compagni di reparto quest’oggi non l’abbiano seguirlo in modo adeguato, è lui il vero leader della difesa. La scelta di Micai (o presumibilmente di Ventura) di toccare sistematicamente corto verso di lui sul rinvio dal fondo n’è la prova tangibile. Annulla senza particolari patemi le giocate di Falcinelli prima e Iemmello poi. Unico neo, un paio di appoggi sbagliati di troppo in fase di costruzione facilmente evitabili.
Heurtaux 5 – Al rientro tra i titolari dopo oltre un anno, fa fatica a trovare le cosiddette misure agli avversari sul breve. Da destro naturale, la scelta, forzata per non rischiare Jaroszynski, di schierarlo a sinistra fa il resto, facendogli perdere in più occasioni almeno un tempo di gioco. In ritardo in marcatura anche sulla rete biancorossa di Mazzocchi in cui, non contento, si frappone tra Micai e il pallone, non consentendo al pipelet mantovano di veder partire la sfera. Sicuro, invece, sulle palle alte, dove spadroneggia soprattutto sui calci da fermo.
Kiyine 4,5 – Un film già visto. Schierato, in modo ostinato, da esterno di fascia, in diverse fasi gioco appare più come l’uomo in più per gli avversari che il calciatore devastante che, invece, potrebbe essere partendo da altre zone del campo e, soprattutto, con un altro approccio mentale. Come sempre, si intestardisce nella giocata solitaria perdendo sistematicamente il pallone per poi rimediare l’ormai consueto cartellino giallo. Un po’ di panchina, probabilmente, non gli farebbe male.
Akpa Akpro 6 – Come costantemente accade è l’ultimo a mollare, sebbene sia apparso meno lucido rispetto alle ultimissime uscite. Sempre prezioso in fase di contenimento ma, al contempo, troppo impreciso in fase di costruzione e di ripartenza.
Dziczek 4 – Pessima prestazione, probabilmente la peggiore, per il giovane metronomo polacco di proprietà della Lazio. Completamente spaesato, perde una miriade di palloni in mezzo al campo che consentono al Perugia di ripartire. Da un suo errore nasce il contropiede, poi capitalizzato in gol, degli uomini di Cosmi. Perde costantemente l’uomo in marcatura e, in più, nelle rare occasioni in cui non è aggredito, preferisce appoggiare corto senza mai verticalizzare. Unico spunto positivo, la bella punizione dal limite su cui è attento Vicario. Dal 56′ Capezzi 5,5 – Cerca di fare ordine in mezzo al campo, ma non sempre ci riesce. Anche lui, come il suo collega di reparto, preferisce troppo spesso l’appoggio corto alla verticalizzazione sugli esterni. Probabilmente, visto il momentaneo periodo di inflessione di Dzickek, meriterebbe di partire dall’inizio.
Maistro 4,5 – Non pervenuto. Non riesce praticamente mai ad entrare nel vivo del gioco, vagando per il campo alla ricerca di una palla giocabile. Dal 46′ Jallow 5,5 -Entra bene in partita con un paio di aperture degne di nota ma, forse anche perché per niente supportato dal suo compagno di reparto, si fa spegnere via via dal torpore generale. Ha il merito di conquistare la punizione dal limite nei minuti finali da cui, per un nonnulla, Cicerelli manda al lato per buona pace dell’immobile Vicario.
Lopez 5,5 – Tanto cuore, ma poca sostanza. Dal suo out, comunque, giungono gli unici cross che impensieriscono un minimo la retroguardia avversaria.
Cerci 5 – In ombra, questa volta, l’ex attaccante di Toro e Atletico Madrid, senz’altro condizionato dalla residua autonomia fisica dopo l’ottima prestazione di 4 giorni fa all’Arechi. Nel primo tempo, cercato molto dai compagni. entra spesso nel vivo del gioco cercando in più di un’occasione il fraseggio con Gondo che, però, non lo segue praticamente mai. E’ sua anche l’unica conclusione nello specchio nella porta dei granata, su cui Vicario para in due tempi senza particolari affanni. Nel secondo tempo, complice la condizione fisica tutt’altro che ottimale, sparisce progressivamente dal campo. Dal 79′ Cicerelli 6 – Non ha il tempo materiale per entrare nel vivo, ma la punizione dal limite terminata di un soffio di poco a lato sarebbe valsa da sola, porte chiuse a parte, il prezzo di un ipotetico biglietto.
Gondo 3,5 – Imbarazzante. Non tira mai in porta, non salta mai l’avversario e, soprattutto, non riesce mai a mantenere un pallone spalle alla porta per consentire ai suoi di salire. L’impegno che, obiettivamente, non manca, gli porta soltanto a collezionare cartellini gialli in serie che gli costeranno la squalifica nella prossima gara contro il Pisa all’Arechi. Nessun peso specifico… ma tanta confusione.
Ventura 4,5 – Al netto delle pesanti assenze di Lombardi e Djuric, la sua squadra in trasferta sembra la lontana parente di quella cinica e tosta che si vede regolarmente all’opera tra le mura amiche. Probabilmente, vista l’emergenza e l’ormai acclarata mancanza di peso specifico in avanti in assenza del Panzer bosniaco, un’altra soluzione tattica avrebbe quantomeno permesso di uscire indenni dal “Curi” al cospetto di un Perugia, francamente, tutt’altro che irresistibile.
Il tabellino del match
Perugia (3-5-2): Vicario, Sgarbi, Rosi (91′ Rajkovic), Falasco, Mazzocchi, Falzerano, Caviglia, Greco (88′ Carraro), Di Chiara, Melchiorri, Falcinelli (75′ Iemmello). A disp.: Albertoni, Benzar, Buonaiuto, Capone, Carraro, Dragomir, Fulignati, Iemmello, Konate, Kouan, Nzita, Rajkovic. All.: Serse Cosmi
Salernitana (3-5-2): Micai, Aya, Billong Heurteaux, Lopez, Akpa Akpro, Dziczek (56′ Capezzi), Maistro (46′ Jallow), Kiyine, Gondo, Cerci (80′ Cicerelli). A disp.: Capezzi, Cicerelli, Curcio, Iannone, Jallow, Jaroszynski, Karo, Migliorini, Vannucchi. All.: Gian Piero Ventura
Marcatori: 22′ Mazzocchi
Corner: 7-4
Ammoniti: 39′ Greco, 41′ Kiyine, 50′ Dziczek, 54′ Gondo, 79′ Sgarbi, 86′ Jallow