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Paganese, Di Napoli pre-Fidelis Andria: “Spero in un grande apporto della tifoseria”

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È tornato a parlare dopo un lungo periodo di silenzio stampa il mister della Paganese Raffaele Di Napoli, accompagnato dal capitano Matteo Zanini alla vigilia della delicata gara d’andata dei play-out contro la Fidelis Andria.

Paganese, Di Napoli: “Domani la prima di due finali”

Alla vigilia dell’andata dei play-out torna a parlare dopo un lungo silenzio il mister degli azzurrostellati Lello Di Napoli.

L’allenatore ex Akagras è tornato in quel di Pagani appena 15 giorni dopo l’esonero di Grassadonia dopo la sconfitta per 4-0 contro la Juve Stabia. Nelle ultime due gare di campionato la Paganese, però è uscita sconfitta per 2-3 contro il Picerno e 4-2 nella gara successiva contro la Turris. La sconfitta di Torre del Greco ha certificato la matematica certezza di disputare i play-out contro la Fidelis Andria.  Insieme al mister Di Napoli, presente anche il capitano Matteo Zanini.

La conferenza di mister Raffaele Di Napoli

La Paganese in 180 minuti si gioca la categoria

«Le armi sono la consapevolezza, intelligenza, cuore e gambe. Lavoro con i ragazzi da 15 giorni, hanno tanta fame e voglia di rivalsa. Dobbiamo avere coraggio e lottare fino all’ultimo secondo. La partita si gioca in due tempi. La prima domani al Torre, la seconda sabato prossimo ad Andria». 

Conosce la strada del successo, visto che lo scorso anno si è trovato nella stessa situazione?

«Ho avuto la fortuna di aver successo perché, ho avuto un gruppo di ragazzi che ha lottato fino all’ultimo secondo per la Paganese. Quest’anno, le qualità dei ragazzi sono indiscusse, confido molto nella voglia d’orgoglio di chiudere meglio la stagione. Chiedo ai ragazzi di essere coraggiosi e determinanti». 

Dal suo ritorno che gruppo ha trovato rispetto a settembre?

«Ho trovato una squadra con il morale sotto ai tacchi. Abbiamo certo di infondere sicurezza e tranquillità e di alimentare quella determinazione che c’è in loro. Sono sicuro che basterà una scintilla e i ragazzi faranno sicuramente bene. Dobbiamo trascinare il nostro pubblico, sarà il nostro dodicesimo uomo in campo sia qui ma anche ad Andria». 

Si è consapevoli che domani sarà inevitabilmente la Paganese a fare la gara domani?

«Penso che, la partita si prepara da sola. Una parola ci deve accompagnare (intelligenza). A me interessa sapere che i miei ragazzi vanno in campo con la fame e con il senso d’appartenenza, devono dare il massimo per far sì di regalare una gioia alla città. Queste sono partite che si preparano da sole. I ragazzi hanno voglia di realizzare un’ qualcosa che non hanno potuto realizzare in 38 gare. Cancelliamo il passato e pensiamo al presente».

Situazione ritiro

La scelta è condivisa con la società, dal presidente che è un tifoso, dallo stesso presidente che è un leone ferito. Questa settimana ci è servita per stare insieme, dobbiamo essere consapevoli della nostra forza. Questo gruppo di ragazzi ha voglia di essere protagonisti.

Come vede l’Andria?

L’Andria ha avuto problemi con li abbiamo avuti noi. In 90 minuti ci saranno sicuramente momenti di difficoltà e dobbiamo essere bravi a superarli. Dobbiamo essere compatti e superare tutte le difficoltà insieme». 

Le parole di Matteo Zanini

Al gol di Diop, lo scorso anno eri in lacrime. Siete pronti a dimostrare che non siete di questa posizione?

«L’anno scorso erano lacrime di gioia. Quest’anno c’è più rabbia, perché non c’è più tempo. Domani sarà una prima finale e dobbiamo prepararci per il second round».

In 180 minuti la Paganese contro l’Andria ha subito due tiri, perdendo entrambe le gare. C’è rivalsa? Cosa temete dell’Andria?

«Hanno cambiato allenatore, ed hanno giocato in due modi sia all’andata che al ritorno. Dobbiamo tenere d’occhio un po’ tutti ma possono essere vulnerabili in fase difensiva».

Un messaggio alla tifoseria

«Penso che l’unione fa la forza. Se siamo un blocco unico ci toglieremo un enorme soddisfazione, siamo la Paganese».


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Ugo D'Amico
Ugo D'Amico
Classe 1996, giornalista pubblicista dal 2022 e prossimo alla laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali. Nato praticamente con una palla tra i piedi, ma vista la scarsa qualità il sogno ora è di raccontare le mille emozioni che regala quel magico prato verde. Sono cresciuto seguendo le gesta di: Del Piero, Buffon, Ronaldo, Messi e tanti altri. Appassionato di calcio locale, passione che permette di capire a 360° le innumerevoli sfaccettature che sono presenti in questo fantastico mondo.

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