Dagli uomini alle donne: il bilancio di fine anno è dedicato questa volta alla OMEPS Battipaglia. Tante ombre e qualche spiraglio di luce per il club della Piana.
OMEPS Battipaglia, il bilancio del 2021
La OMEPS Battipaglia è al centro del nostro bilancio di fine anno sulle squadre di basket della provincia di Salerno.
6 vittorie in 30 gare, 5 allenatori in 12 mesi, l’incredibile fuga di Herlser e Melgoza in vista dei play-out, la discesa in A2 dopo 7 anni: il 2021 della società del presidente Rossini non si è granché discostato da quanto avvenuto nei due anni precedenti.
Le cause di questo declino hanno radici profonde: prima di tutto, i continui cambi di rotta hanno impedito di seguire una linea chiara sul piano tecnico. Al netto delle tante avversità, poi, la decisione di chiamare quattro allenatori diversi in soli cinque mesi ha destabilizzato non poco lo spogliatoio.
Come se non bastasse, la fuga notturna di Paulina Herlser e Amber Melgoza poco prima degli spareggi ha aggiunto un ulteriore tocco di grottesco alla stagione della PB63, terminata a testa bassa con l’addio alla A1 nel secondo turno dei play-out.
Incassato il no al ripescaggio in estate, Giancarlo Rossini ha comunque voluto voltare pagina, salutando le reduci dal campionato 2020-2021 (tra cui Bocchetti, Mattera e Opacic) per ripartire dalle ragazze del vivaio, guidate dal CT della Nazionale greca, Vasilis Maslarinos, alla prima avventura oltreconfine della sua carriera.
La OMEPS ha pagato a caro prezzo questa rivoluzione: l’ultimo posto nel girone Sud della A2 è forse una punizione troppo severa per un gruppo che ha più volte dimostrato di avere un buon bagaglio tecnico. Tuttavia, l’assenza di un centro di livello (compensata dall’arrivo di Gerostergiou) e qualche passaggio a vuoto di troppo nei finali di partita hanno impedito a Battipaglia di occupare una posizione meno precaria.
Il 2022 sarà l’anno del rilancio? Per intanto, le giovani promettono bene
Ad ogni modo, la mano di Maslarinos si è vista una settimana fa contro la Cestistica Spezzina, sconfitta dopo una splendida rimonta negli ultimi 3′. Tutto questo per dire che – peccati di gioventù a parte – le arancioblù potranno senz’altro risalire la corrente, purché riescano a trovare quella continuità che è spesso mancata nel recente passato.
In un anno così difficile, però, Battipaglia ha comunque centrato un bel traguardo: la Coppa italiana Under-20 è un premio all’ottimo lavoro svolto dai tecnici delle giovanili e certifica le grandi qualità di atlete come Dione, Logoh e Seka.
D’altra parte, è indubbio che questi risultati dovranno essere ripetuti anche al piano di sopra. A tal proposito, il girone di ritorno darà risposte perentorie.