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Salernitana, Nicola: “Dobbiamo continuare a crederci”

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Il tecnico della Salernitana, Davide Nicola, si è espresso in conferenza stampa dopo la vittoria contro la Fiorentina. Ecco le sue parole.

Salernitana, Nicola: “Dobbiamo continuare a crederci”

La Salernitana di Davide Nicola ha ottenuto la terza vittoria consecutiva battendo la Fiorentina allo stadio Arechi. Ora i granata possono continuare a sognare una miracolosa salvezza anche in virtù del calendario che propone diversi scontri diretti nelle ultime giornate di campionato.

Al termine della gara, lo stesso allenatore dei campani si è espresso in conferenza stampa. Queste le sue dichiarazioni: «La salvezza non è più facile avendo visto tre partite, anzi, ora dovremo dare tutto e non possiamo far altro che continuare a crederci. Oggi l’unica pecca è stata non chiuderla, non segnare un gol in più fin da subito. La Fiorentina non aveva mai subito un gol nei primi dieci minuti, noi abbiamo cercato di vincerla a tutti costi rispettando un avversario qualitativo».

«La scarpa? Avevo un sassolino dentro che mi dava fastidio, poi uno deve inventarsi altri modi di comunicare per richiamare l’attenzione di qualche giocatore. Direi che ha sortito i suoi effetti. Non è la scarpa o il dire di volerci credere, bensì avere una squadra che crede veramente in quello che fa. Qui c’è voglia di apprendere, migliorare. Mi aspettavo di andare nel doppio vantaggio almeno nella prima mezz’ora, lì forse dobbiamo migliorare. Chi è entrato però ha dimostrato di valere, poi raggiunto il 2-1 la squadra è stata più padrona di gestire situazioni potenzialmente pericolose. Ora chiedo alla mia gente di sostenere la squadra con amore incondizionato. Memore dall’ultimo scontro con Italiano col Torino ho pensato a una strategia diversa. Anche in quell’occasione c’era stato un turno infrasettimanale. La Fiorentina concede poco, ma le abbiamo sfruttate bene».

«Col Crotone non sono subentrato ma sono partito dall’inizio, con loro è stato un percorso di un intero anno. Invece per poter crescere in ambito di carriera ho dovuto accettare di subentrare, io sono convinto di avere una cultura del lavoro che funziona. Nella mia carriera quello che ho ottenuto è per questo».


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