Milan-Salernitana finisce con il risultato di 1-1. Nel monday night di Serie A, le due squadre non si fanno male e portano a casa un punto a testa. Alla rete iniziale di Giroud, risponde il timbro di Dia. L’allenatore del Milan, Stefano Pioli, ha lasciato le consuete dichiarazioni del post-gara, ai microfoni di SkySport.
Milan-Salernitana, Pioli: “siamo delusi”
«Non pensavamo di aver chiuso la partita dopo il gol. L’abbiamo controllata abbasta bene nel primo tempo ma non con la pericolosità che volevamo. La Salernitana ci aveva già creato pericoli e non è stato un calo mentale o un calo fisico. Una squadra che va in vantaggio deve fare molto di più per cercare di vincere la partita, soprattutto nella situazione dove abbiamo subito gol, perchè ci stiamo lavorando molto su queste situazione. Subire gol da fallo laterale è evitabile e, da lì, la partita è diventata più spigolosa».
«Non abbiamo avuto quel pizzico di fortuna in più per buttare dentro la palla che un paio di volte ci poteva stare. È un occasione persa perchè era una partita che potevamo vincere. La Champions non può averci tolto energie. Se fosse così, significa che dobbiamo crescere perchè le grandi squadre affrontano ogni partita come se fosse la più importante. Kalulu, Krunic hanno giocato mercoledì, eppure oggi hanno giocato benissimo. Altri un po’ meno e quindi dobbiamo far meglio»
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«Era un occasione molto importante, sapevamo che non era facile. La Salernitana ci aveva creato problemi anche nella partita di due mesi fa a Salerno. Ibra è un giocatore fondamentale e con determinate caratteristiche. Lo abbiamo cercato con delle palle più alte perchè non c’era lo spazio per servirlo. Oggi abbiamo avuto un buon palleggio ma troppo lento, abbiamo dato tempo alla Salernitana di piazzarsi e bloccare gli spazi. È anche vero che abbiamo concluso tanto, con più di 20 tiri, ma con poca precisione»
«Mi porto di buono la voglia di cercare la vittoria, nonostante una delle migliori partite dal punto di vista della brillantezza. La difficoltà della partita era soprattutto sbloccarla e, una volta fatto, dovevamo gestirla meglio, coprendo gli spazi e sacrificarci di più in fase difensiva, cercando di raddoppiare»
